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Schlein e Renzi chiudono a Firenze, Schmidt senza big

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Ultimi fuochi a Firenze per una campagna elettorale giocata fino all’ultimo secondo, e con la prospettiva di un probabile ballottaggio. Ieri la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha scelto il capoluogo toscano per chiudere, nella popolare piazza dell’Isolotto, la sua campagna e tirare la volata alla candidata sindaco Sara Funaro e ai candidati Dem alle europee. Funaro chiude stasera con una cena popolare al Galluzzo, alla quale è annunciata la presenza di oltre mille persone, tra candidati, militanti e sostenitori. Funaro “è una grande amministratrice che ha dimostrato grande attenzione ai bisogni delle persone e potrà fare benissimo per questa città – ha detto ieri Schlein -. Ho una sensazione bella, positiva”.

“Ho fatto una campagna con grande senso di responsabilità e con i piedi per terra – ha detto Funaro dal palco dell’Isolotto – Le differenze sono chiare: noi abbiamo un progetto per Firenze e le competenze. Dall’altra parte non c’è visione, né valori”, “c’è la peggiore destra di sempre, anche se il loro candidato si traveste da civico”. Chiusura senza big per il candidato del centrodestra Eike Schmidt, che per tutta la campagna elettorale ha cercato di affrancarsi dalla presenza di ministri ed esponenti di governo. L’ex direttore degli Uffizi ha scelto di chiudere questa sera sotto il grande murale dedicato a Gramsci, realizzato dall’artista Jorit in viale Canova. Schmidt si è detto più volte “ottimista, sono sul campo, sto correndo. Mancano poche ore al silenzio stampa poi la palla passa ai fiorentini. Lunedì vedremo dove saremo arrivati, quanti goal dobbiamo ancora fare ma siamo convinti di poter vincere questa volta. Io mi sto preparando all’idea del ballottaggio”.

Questa sera sarà in città anche il leader Iv Matteo Renzi per festeggiare al giardino dell’Orticoltura con la candidata sindaco Stefania Saccardi. Renzi, che più volte ha sottolineato di puntare ad essere ago della bilancia ad un eventuale ballottaggio, è convinto che dei vari candidati “Saccardi è la più brava, se lei va al ballottaggio vince. Se al ballottaggio ci andranno Funaro e Schmidt vedremo e ragioneremo sulla base di quello che sarà meglio per Firenze”.

Saccardi ricorda che “c’è ancora un 40% di persone che non ha deciso come votare e neppure se andare a votare. Secondo me ci saranno delle sorprese. Quindi vedremo dove gli aghi della bilancia penderanno”. Cecilia Del Re di Firenze Democratica ha chiuso ieri in piazza Ss Annunziata. Festa oggi ai giardini di San Jacopino per Dmitrij Palagi, candidato della sinistra, e per Lorenzo Masi (M5s) all’impianto sportivo Cerreti. Andrea Asciuti (Firenze vera) ha chiuso la campagna due giorni fa con Gianni Alemanno, feste, brindisi e cene di chiusura oggi per Francesca Marrazza (Ribella Firenze) e Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce).

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La versione di Conte: o il M5s resta progressista o avrà un altro leader

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“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo. Abbiamo un obiettivo ambizioso, che culminerà con l’assemblea costituente di sabato e domenica: rigenerarci, scuoterci, dare nuove idee al Movimento. Nessuno lo ha fatto con coraggio e umiltà, come stiamo facendo noi”. Così a Repubblica il leader del M5s Giuseppe Conte (foto Imagoeconomica in evidenza).

“Se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership – aggiunge – mi farei da parte. Si chiama coerenza. Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”.

Sull’alleanza col Pd “la mia linea è stata molto chiara. Non ho mai parlato di alleanza organica o strutturata col Pd. Nessun iscritto al M5S aspira a lasciarsi fagocitare, ma la denuncia di questo rischio non può costituire di per sé un programma politico”. “Gli iscritti sono chiamati a decidere e hanno la possibilità di cambiare tante cose. Anche i quesiti sul garante (Grillo, ndr) sono stati decisi dalla base. Io non ho mai inteso alimentare questo scontro. Sono sinceramente dispiaciuto che in questi mesi abbia attaccato il Movimento. Se dovesse venire, potrà partecipare liberamente all’assemblea. Forse la sensazione di isolamento l’avverte chi pontifica dal divano vagheggiando un illusorio ritorno alle origini mentre ha rinunciato da tempo a votare e portare avanti il progetto del Movimento. L’ultimo giapponese rischia di essere lui, ponendosi in contrasto con la comunità”.

Sui risultati elettorali “in un contesto di forte astensionismo, sicuramente è il voto di opinione sui territori, non collegato a strutture di potere e logiche clientelari, ad essere maggiormente penalizzato. Dobbiamo tornare ad ascoltare i bisogni delle comunità locali. E poi c’è la formazione delle liste: dobbiamo sperimentare nuove modalità di reclutamento, senza cadere nelle logiche clientelari che aborriamo”.

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Politica

Alessandro Piana: “Perdono, ma non dimentico” – La fine di un incubo giudiziario

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Alessandro Piana (nella foto in evidenza), esponente della Lega e vicepresidente della Regione Liguria, tira un sospiro di sollievo dopo la conclusione di un’inchiesta giudiziaria che per oltre un anno lo ha visto al centro di pesanti sospetti. Accusato ingiustamente di coinvolgimento in un presunto giro di squillo e party con stupefacenti, Piana è stato ufficialmente escluso dall’elenco dei rinviati a giudizio, mettendo fine a un incubo personale e politico.


Un’accusa infondata che ha segnato una campagna elettorale

Alessandro Piana racconta di aver vissuto un periodo estremamente difficile, aggravato dalla tempistica dell’inchiesta, che ha coinciso con la campagna elettorale.

«L’indagine era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere per renderne noto l’esito. Mi sarei aspettato maggiore attenzione, considerato il mio ruolo pubblico. Per mesi sono stato bersaglio di accuse infondate, che sui social si sono trasformate in attacchi personali».

Nonostante il clamore mediatico, Piana ha affrontato con determinazione la situazione, ricevendo il sostegno del partito e del leader regionale della Lega, Edoardo Rixi.


Le accuse e il chiarimento

Piana spiega di essere venuto a conoscenza del suo presunto coinvolgimento attraverso i media, vivendo quello che definisce un “incubo”:

«Ero al lavoro quando ho saputo del mio presunto coinvolgimento. Credevo fosse uno scherzo, invece era terribilmente vero».

L’esponente leghista si è immediatamente messo a disposizione della magistratura, fornendo tutte le prove necessarie per dimostrare la sua estraneità ai fatti:

«Non ero presente dove si sosteneva che fossi. Ero a casa mia, a 150 chilometri di distanza, con testimoni pronti a confermarlo. Non ho mai frequentato certi ambienti, nemmeno da giovane».

Secondo Piana, il suo nome sarebbe stato tirato in ballo per millanteria durante un’intercettazione telefonica che citava genericamente un “vicepresidente della Regione”.


Una vicenda che lascia il segno

Nonostante la sua assoluzione dai sospetti, Piana non nasconde l’amarezza per i danni subiti:

«Ho pagato un prezzo molto salato, gratuito e ingiusto. Per mesi sono stato additato come vizioso. Perdono chi ha sbagliato, ma non dimentico».

Il vicepresidente auspica che casi simili siano gestiti con maggiore rapidità in futuro, per evitare che accuse infondate possano danneggiare ingiustamente la reputazione di figure pubbliche.


Conclusione

La vicenda di Alessandro Piana solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra diritto di cronaca e tutela dell’immagine pubblica, in particolare quando si tratta di accuse che si rivelano infondate. Oggi, il vicepresidente della Regione Liguria guarda avanti con serenità, forte del sostegno ricevuto e con la determinazione di proseguire il suo impegno politico senza lasciarsi scoraggiare dagli eventi passati.

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Trasporti, De Luca: investito un miliardo per rinnovo parco bus

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Millequattrocento autobus nuovi sui 1.800 programmati, per un investimento di quasi un miliardo di euro, sono già in esercizio sulle tratte coperte da Air Campania. Il dato lo fornisce il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che oggi ha inaugurato ad Avellino la nuova sede dell’azienda interamente partecipata dalla Regione, con la consegna di cinque bus elettrici. “Un impegno enorme – ha sottolineato De Luca-: stiamo sostituendo l’intero parco dei mezzi pubblici, non soltanto per il trasporto su gomma, ma anche per quello ferroviario”. Su questo specifico settore, De Luca ha rimarcato lo “sforzo gigantesco” della regione: “Ora – ha aggiunto – attendiamo l’omologazione per la linea Circumvesuviana che collega Napoli a Sorrento per mettere in esercizio il nuovo treno che ci è stato appena consegnato. Su un altro fronte, abbiamo indetto un altro concorso e presto assumeremo 150 giovani”.

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