Collegati con noi

Cronache

Scarcerati 10 presunti narcos nigeriani: il gip fa copia e incolla degli atti del pm

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Il tribunale del Riesame di Venezia ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 10 dei 29 nigeriani arrestati a settembre con l’accusa di far parte di un’associazione di narcotrafficanti. Questa decisione è stata presa in seguito a una serie di vizi procedurali e carenze evidenziati dal presidente del tribunale, Alessandro Gualtieri.

Gli arresti erano stati effettuati in seguito a una richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia, che aveva condotto un’indagine antidroga su un giro di cocaina ed eroina che coinvolgeva diverse città, tra cui Padova, Vicenza, Ferrara e Pistoia.

La decisione di annullare la custodia cautelare è stata presa dopo una valutazione critica dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Venezia, Luca Marini. Il presidente del tribunale del Riesame ha rilevato evidenti problemi nella richiesta della procura, tra cui un uso eccessivo della tecnica del “taglia e cuci” e la mancanza di una valutazione differenziata delle posizioni degli arrestati.

Uno dei principali punti sollevati è stato l’utilizzo di un approccio collettivo nella valutazione delle accuse, senza tenere conto delle differenze tra gli arrestati, come la presenza di recidivi o l’assenza di precedenti penali. Inoltre, il tribunale ha rilevato numerosi refusi e errori nel testo dell’ordinanza.

Il presidente Gualtieri ha sottolineato come l’ordinanza sembrasse essere il risultato di un “taglia e cuci” della richiesta cautelare, evidenziando la mancanza di una disamina approfondita da parte del giudice delle prove presentate. In pratica, il giudice per le udienze preliminari non avrebbe effettuato una valutazione adeguata delle fonti di prova prima di emettere le misure cautelari.

L’annullamento dell’ordinanza ha portato al rilascio di dieci degli arrestati, che ora vedono revocata la custodia cautelare. La decisione del tribunale del Riesame mette in luce l’importanza di un’analisi accurata e individualizzata delle prove prima di applicare misure cautelari, sottolineando l’importanza di rispettare i principi procedurali per garantire una giustizia equa.

Advertisement

Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

Pubblicato

del

Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

Continua a leggere

Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

Continua a leggere

Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

Pubblicato

del

“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto