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Scandalo abusi, aut aut delle campionesse spagnole

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È “il momento di lottare” per dire “basta” ad “atteggiamenti contrari alla dignità delle donne”. Trentanove giocatrici spagnole si sono dichiarate pronte ad un braccio di ferro per ottenere dalla loro Federcalcio “cambiamenti profondi”. A costo di rinunciare, in caso contrario, a convocazioni per le partite della Nazionale. E così il caso, partito da un bacio non consentito dell’ex presidente federale Luis Rubiales a Jennifer Hermoso, una delle atlete laureatesi campionesse del mondo a Sydney ad agosto, assume le dimensioni di una bufera sempre più clamorosa.

Le calciatrici che assecondano la protesta, tra cui Hermoso stessa e la due volte Pallone d’Oro Alexia Putellas, si dicono “enormemente scontente” per quell’episodio e per la successiva assemblea della Rfef in cui Rubiales aveva sostenuto che quel bacio era stato “consensuale”, annunciando che non si sarebbe dimesso. E né il suo passo indietro alla fine arrivato oltre due settimane dopo quell’assemblea né l’esonero del ct Jorge Vilda – che aveva vecchie ruggini accumulate con una parte del gruppo squadra – appaiono quindi “sufficienti” per chiudere la crisi. Già il 25 agosto, le 23 giocatrici vincitrici dei Mondiali, più diverse altre loro colleghe, avevano esplicitamente detto di non essere disposte ad accettare nuove convocazioni in Nazionale senza cambiamenti significativi ai vertici della federazione.

Adesso, alla vigilia dei nuovi impegni della ‘Roja’ e con la guida della squadra affidata alla nuova ct Montse Tomé, il concetto è stato ribadito forte e chiaro, con la richiesta di “tolleranza zero” verso cariche della federazione che hanno leso “la dignità delle donne”. La vicepremier Yolanda Díaz le sostiene: “Siete un esempio”. A firmare il nuovo comunicato sono state 21 delle 23 neo-campionesse, più altre 18 calciatrici. Un’altra reduce dai Mondiali, Claudia Zornoza, ha spiegato poco dopo che aveva già deciso da tempo di lasciare la Nazionale, ma che comunque sostiene le rivendicazioni delle colleghe. La presa di posizione delle giocatrici ha costretto a un cambio di programmi la Federcalcio, che ha rinviato “a data da destinarsi” la presentazione ufficiale di Tomé e della prima lista di convocate per la sua ‘Roja’, prevista per venerdì. Nel frattempo, il giudice che studia un’accusa di “aggressione sessuale” e “coercizione” a Rubiales da parte della procura per il bacio a Hermoso ha disposto misure cautelari per l’indagato: divieto di avvicinamento a meno di 200 metri dalla vittima e proibizione di contattarla in qualsiasi modo. Chiamato a deporre sul caso in tribunale, l’ex dirigente ha respinto tutte le accuse.

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Atalanta, Fiorentina e Lazio da favola, Roma a picco

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Al vertice della Serie A, in attesa di Inter-Napoli, c’è un’ammucchiata perché la squadra di Antonio Conte è stata raggiunta da Atalanta, Fiorentina e Lazio, tutte vittoriose nei rispettivi incontri. Nel caso della Dea è un successo non tutto da godere perché nel corso della sfida con l’Udinese (che era passata in vantaggio) si sono infortunati Djimsiti, Zappacosta e Zaniolo (la sfortuna si accanisce su di lui) e ora la sosta servirà allo staff medico orobico per capire l’entità dei danni. Gasperini può consolarsi con l’efficacia del gioco dei suoi, che in campionato sono arrivati alla sesta vittoria consecutiva e sembrano non avere limiti.

La Fiorentina si è affidata alla vena ritrovata del suo bomber Moise Kean per battere il Verona. Alla fine l’attaccante viola si è portato a casa il pallone del match, avendo segnato una tripletta che fa sognare Firenze, mentre il Verona incassa la botta, consapevole che la strada verso la salvezza è ancora lunga. Stesso discorso per il Monza, battuto in casa dalla Lazio di capitan Zaccagni, autore del gol decisivo con una prodezza balistica delle sue.

La squadra dell’ex icona laziale Alessandro Nesta (che per ora non rischia la panchina)rimane quindi ultima e sconta la propria inconsistenza offensiva, mentre quella biancoceleste continua a far sognare i suoi tifosi, forte di un’identità tattica che conferma le capacità dell’allenatore Marco Baroni, finora sottovalutato l’impresa di aver salvato, la scorsa stagione, un Verona completamente smontato sul mercato di gennaio. Sull’altra sponda del Tevere non c’è mai fine al peggio per la Roma, che ha praticamente la metà dei punti dei ‘cugini’ (13 contro 25) e ha perso anche contro il Bologna, meritando la contestazione dei suoi tifosi, molti dei quali se ne sono andati prima della fine del match.

A fine partita arriva l’esonero di Juric e riparte il totoallenatore, con Roberto Mancini in pole position, mentre gruppi di supporter si recano fino a Trigoria per continuare la protesta anche fuori del ‘Fulvio Bernardini’. Al ds Ghisolfi non rimane che chiedere scusa alla gente di fede romanista e ribadire che i Friedkin (contestati anche loro e non ancora in Italia) non intendono mollare. L’allenatore nuovo verrà comunicato nei prossimi giorni e i tifosi sperano che almeno questa volta non si affidino agli algoritmi per scegliere tecnico e le figure dirigenziali che attualmente mancano in società. La sosta servirà per schiarire le idee, ma certo il calendario non dà una mano, visti i prossimi impegni con Napoli e Atalanta e, in Europa, con il Tottenham. Chiunque arrivi alla Roma dovrà rimettere insieme i cocci e poi avrà molto lavoro da fare.

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Atp finals, esordio vincente per Sinner: battuto De Minaur

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Esordio vincente per Jannik Sinner alle Nitto Atp Finals di Torino. Il tennista altoatesino, numero 1 al mondo, ha sconfitto l’australiano Alex De Minaur (numero 9 del ranking Atp) in due set. Il punteggio finale è stato 6-3, 6-4.

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L’entusiasmo dei tifosi a Milano per Inter – Napoli

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La passione dei tifosi del Napoli non conosce confini e l’ultimo esempio di questo amore incondizionato è andato in scena a Milano. In occasione della partita contro l’Inter, un nutrito gruppo di sostenitori azzurri si è radunato davanti all’albergo della squadra per accogliere i loro beniamini prima che si recassero allo stadio.

Le immagini straordinarie di questo caloroso benvenuto, sono state catturate dal professor Bruno Siciliano – illustre esperto di robotica e devoto tifoso del Napoli – e raccontano una storia di entusiasmo e appartenenza. I cori, gli striscioni e l’energia contagiosa dei supporter hanno trasformato l’atmosfera della sera in un momento indimenticabile.

Il professor Bruno Siciliano a Milano per vedere Inter – Napoli: è l’autore del video

Questo tipo di accoglienza non solo motiva i giocatori, ma rappresenta anche un segno tangibile di quanto il legame tra squadra e tifosi sia forte e autentico. I napoletani, ovunque si trovino, portano con sé la loro passione, dimostrando ancora una volta che il Napoli è più di una semplice squadra di calcio: è un simbolo di identità e orgoglio.

Grazie al professor Siciliano per aver condiviso queste immagini, che ci ricordano quanto sia speciale il legame tra la città e la sua squadra.

 

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