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Sara Kelany (FdI): Le sentenze sull’immigrazione? Decisioni precostituite

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In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’onorevole Sara Kelany (nella foto in evidenza) di Fratelli d’Italia ha duramente criticato la recente decisione del Tribunale di Roma riguardante l’immigrazione. Kelany, avvocato e politico, ha descritto la sentenza come “una decisione precostituita” e ha accusato alcuni magistrati di essere “ideologizzati”, facendo riferimento alla giudice Silvia Albano e paragonandola alla giudice Iolanda Apostolico.

La critica al concetto di “Paese sicuro”

Secondo Kelany, la sentenza si basa su una cattiva interpretazione delle norme internazionali, citando a sproposito la Transnistria in Moldova come “porzione insicura in un Paese sicuro”. Ha sottolineato che questo principio non è applicabile al contesto italiano e ha ribadito che la norma è cambiata, rendendo la citazione inappropriata.

Scontro con la magistratura?

Pur negando che si tratti di una “guerra con la magistratura”, Kelany ha puntato il dito contro quei magistrati che, a suo avviso, “smontano le leggi sull’immigrazione” e si sostituiscono all’attività di governo. Ha poi difeso il governo dagli attacchi di Elly Schlein e Giuseppe Conte, che hanno criticato il costo del progetto di gestione dei migranti, evidenziando che si tratta di una spesa di 650 milioni in cinque anni, una cifra modesta rispetto ai 1,8 miliardi spesi ogni anno per l’accoglienza.

Immigrazione clandestina e procedura d’urgenza

In risposta alle critiche sugli appalti in affidamento diretto, Kelany ha spiegato che la procedura è d’urgenza, ma non esclude controlli antimafia. Ha inoltre sottolineato come figlia di genitori egiziani regolari, distinguendo tra immigrazione regolare e clandestina.

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Economia

Bonus edilizi 2024: corsa contro il tempo per ottenere le agevolazioni in scadenza

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Con l’avvicinarsi del 31 dicembre 2024, è una corsa contro il tempo per usufruire dei bonus edilizi in scadenza. Tra questi, troviamo l’aumento dal 36% al 50% del bonus casa Irpef, il sismabonus, l’ecobonus, il bonus mobili e il bonus giardini. Queste agevolazioni riguardano sia i privati cittadini sia le imprese edili, che devono completare i lavori o eseguire i pagamenti entro questa data per poter accedere ai vantaggi fiscali.

Le scadenze chiave

Sebbene per il bonus casa e il bonus mobili sia previsto un probabile rinvio, altre agevolazioni come la detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche e il superbonus (che si ridurrà dal 70% al 65% nel 2025) scadranno alla fine del 2025.

Pagamenti e competenza

Le imprese dovranno applicare il metodo della competenza per poter beneficiare delle agevolazioni, assicurandosi che i lavori siano completati o che gli stati di avanzamento lavori (Sal) siano certificati entro la fine dell’anno. Le persone fisiche, invece, potranno accedere alle detrazioni se effettueranno i bonifici parlanti entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori si concluderanno successivamente.

Adempimenti necessari

Per accedere alle agevolazioni fiscali, è fondamentale rispettare alcuni adempimenti, come il Durc contributivo, il Durc di congruità della manodopera, la notifica preliminare alla Asl e l’indicazione nei contratti del Ccnl edile. Inoltre, per il sismabonus e l’ecobonus, sono richieste specifiche asseverazioni tecniche e comunicazioni all’Enea.

Rischi di sanzioni

In caso di mancato rispetto delle scadenze o di incompleta documentazione, vi è il rischio di incorrere in sanzioni che possono arrivare fino al 25% (30% per le violazioni commesse fino al 31 agosto 2024) più gli interessi. Pertanto, è cruciale pianificare attentamente i lavori e i pagamenti per non perdere i benefici previsti dai bonus edilizi.

Bonus 50%

Il quadro degli sconti per la casa nel 2025 si sta componendo in questi giorni. Il bonus ristrutturazioni sarà confermato anche il prossimo anno, ma solo per le prime case. Per le seconde resterà al 36 per cento.

Bonus mobili Anche il bonus mobili sarà prorogato per il prossimo anno. A differenza del bonus ristrutturazioni, però, il rinvio non prevede modifiche alle regole attuali. In sostanza, lo sconto sarà ancora del 50% per arredi e grandi elettrodomestici, sia per la prima che per la seconda casa.

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Esteri

Musk aumenta la ricompensa per chi lo aiuta a sostenere Trump

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Elon Musk (nella foto Imagoeconomica in evidenza) alza la ricompensa per chi lo aiuta a sostenere Donald Trump. Il patron di Tesla offre 100 dollari agli elettori registrati in Pennsylvania per firmare una petizione a favore dell’ex presidente. “Se sei un elettore registrato in Pennsylvania, tu e chiunque ti abbia segnalato riceverete ora 100 dollari per firmare la nostra petizione a sostegno della libertà di parola e del diritto di portare armi. Guadagna denaro sostenendo qualcosa in cui credi già”, ha scritto il ceo di SpaceX ai suoi oltre 200 milioni di follower su X, riferendosi al primo e secondo emendamento della costituzione americana. Musk offre altri 47 dollari (47 come il futuro presidente Usa) per ogni successivo elettore registrato che qualcuno segnala per la petizione.

L’obiettivo dichiarato della petizione è registrare un milione di elettori negli stati in bilico, consentendo solo agli elettori registrati in Pennsylvania, Georgia, Nevada, Arizona, Michigan, Wisconsin e North Carolina di firmare e richiedere i 100 dollari prima che l’offerta scada il 21 ottobre (scadenza per la registrazione degli elettori). Allo stesso modo, la homepage di America Pac, il comitato elettorale creato da Musk a supporto di Trump, sta reclutando persone che “sono interessate a lavorare per aumentare la registrazione degli elettori e l’affluenza alle urne” per 30 dollari l’ora e “bonus per le prestazioni”. Mentre la legge federale stabilisce che pagare le persone per votare o accettare pagamenti per la registrazione degli elettori o il voto è un reato, compensare le persone per aver firmato petizioni o per aver convinto altri a firmare petizioni non è contro la legge.

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Esteri

Bambina di 3 anni in coma colpita da proiettili vaganti è in fin di vita

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Una bambina di 3 anni è stata colpita alla testa, giovedì notte, a Belford Roxo, nella Baixada Fluminense. Estela de Oliveira Ferreira era con i suoi genitori, nel quartiere di Bela Vista, quando i miliziani sono arrivati ;;sul luogo, dominato dal traffico di droga, sparando. La bambina è stata sottoposta a un intervento chirurgico per ridurre la pressione intracranica. L’intervento, durato circa 4 ore, è stato effettuato presso l’Ospedale Adão Pereira Nunes, a Duque de Caxias. Secondo l’ufficio stampa dell’unità, la bambina è intubata e sta lottando tra la vita e la morte. Secondo un’indagine dell’Istituto Fogo Cruzado, quest’anno nella regione metropolitana di Rio sono stati raggiunti da proiettili vaganti almeno 17 bambini, due dei quali sono morti. Negli ultimi otto anni, a Rio de Janeiro 161 bambini sotto i 5 anni sono stati colpiti da proiettili vaganti e, di questi, 43 sono morti e 118 sono stati feriti.

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