Dopo appena venti ore, Eugenio Gaudio rinuncia all’incarico di commissario alla Sanita’ in Calabria. E’ il terzo passo indietro in meno di due settimane. E riapre un dossier che per il governo si fa sempre piu’ spinoso e imbarazzante, nel giorno in cui in Calabria si registra un record di contagi, con 680 positivi al Covid, sette morti e un aumento dei ricoveri in terapia intensiva. “Ora dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine”, sale sugli scudi il presidente facente funzione della Regione, Nino Spirli’. A questo punto, sono consci nella maggioranza, non si puo’ piu’ sbagliare. “Dobbiamo risolvere la questione in poche ore”, dice il ministro della Salute Roberto Speranza. Per tutto il giorno prosegue il pressing di una parte del M5s e di Iv perche’ Gino Strada venga indicato come commissario alla sanita’ calabrese. Ma a sera quell’ipotesi sembra allontanarsi, ma Emergency entra prepotentemente nel sistema sanitario calabrese con un ruolo da subito operativo nella Regione per la gestione dell’emergenza Covid: “Oggi pomeriggio – annuncia Strada – abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria”. Si parte da domani: l’associazione si occupera’ di gestione degli ospedali da campo, supporto all’interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali. Quanto al dossier sanita’, il passo indietro di Gaudio e’ una doccia fredda sul governo. “Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro”, annuncia lui stesso dopo aver annunciato il passo indietro per “motivi personali”. Il rettore uscente della Sapienza, che e’ consulente del ministro dell’universita’ Manfredi, “non aveva mai accettato” l’incarico, sostiene dalla Calabria il fratello Roberto. Che la moglie fosse contraria, confermano fonti di governo, l’aveva fatto sapere. Ma di fronte alle crescenti pressioni per la sostituzione di Giuseppe Zuccatelli, politicamente vicino a Leu ma subito finito nella bufera per un video contro le mascherine, lunedi’ il premier Giuseppe Conte ha deciso di accelerare. E cosi’, in sequenza, sono arrivate le dimissioni di Zuccatelli, sollecitate da Speranza, e la nomina in Cdm di Gaudio, con contestuale annuncio di un ruolo da affidare a Strada. Tutto a posto? Che qualcosa non andasse, si e’ capito da subito. Sia perche’ Strada ha negato di essere stato indicato per lavorare in tandem con Gaudio, sia per il dissenso espresso da una parte del M5s, che da due settimane si batte, con le Sardine, perche’ a Strada venga affidato il ruolo di commissario. La senatrice pentastellata Bianca Laura Granato arriva ad annunciare l’intenzione di votare contro il decreto per la sanita’ in Calabria, in dissenso rispetto alla nomina di Gaudio. Ma e’ lui stesso a farsi da parte: “Rinuncio all’incarico per motivi personali”, dice in un’intervista a Repubblica.it che coglie di sorpresa gran parte della maggioranza e del governo. Il professore di medicina dice di aver comunicato la sua decisione a Speranza ma il ministro della Salute smentisce con nettezza: i due, fanno sapere dal ministero, non si sono mai sentiti. Ma a Speranza addossano la colpa Spirli’ e Matteo Salvini: “Si dimetta”, chiedono a gran voce. Ora per il premier Conte il dossier si riapre, tra le polemiche dell’opposizione e l’insofferenza della maggioranza. Un nuovo Consiglio dei ministri dovra’ essere convocato per la nomina del nuovo commissario alla sanita’. Per Strada sembra definirsi quel ruolo di gestione dell’emergenza Covid che Conte gli aveva prospettato gia’ ieri. Un ruolo che dovrebbe restare distinto da quello di commissario alla sanita’, ossia della figura che si deve occupare del buco dei conti e delle difficolta’ della rete sanitaria calabrese. Per questo ruolo, tra Roma e la Calabria, si rincorrono nomi e ipotesi. Si citano Francesco Paolo Tronca, gia’ commissario nella capitale, e Jacopo Marzetti, avvocato romano e garante dell’Infanzia del Lazio. Salvini propone il professor Pellegrino Mancini, responsabile dei trapianti in Calabria. “Strada e’ disponibile, si nomini lui”, continuano a insistere dal M5s. Ma il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri auspica un manager: “Strada non va bene”. Il prossimo, sara’ il quarto commissario alla sanita’ della Regione in due settimane, dopo il caso dell’uscente Cotticelli, che in tv dichiarava di non sapere di dover fare un piano per il Covid. Sono gia’ stati fatti “troppi errori”, dice Ettore Rosato: “ora si rifletta bene”. “I ministri del M5s hanno sempre mostrato collaborazione con le indicazioni dei competenti dicasteri ma ora occorre procedere senza altri passi falsi”, dichiara Alfonso Bonafede per il M5s. Il dito e’ puntato contro Speranza ma anche contro Roberto Gualtieri, che formalmente firma la nomina, e contro Gaetano Manfredi, di cui Gaudio e’ consulente. Il Pd non commenta, “come dall’inizio della vicenda”. Mentre fonti parlamentari di sinistra spiegano che e’ stato Conte a gestire il dossier, dopo l’esplosione del caso Zuccatelli. Palazzo Chigi ufficialmente tace ma nelle prossime ore si attende una soluzione. Sapendo che Spirli’ e’ sempre piu’ sulle barricate: “Basta ispettori governativi ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perche’ dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo piu’ bisogno di commissari”. “La Calabria non merita questo governo di incompetenti”, si indigna Giorgia Meloni.