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Salvini “chiama” Conte su rimpatri e torna ad attaccare la Difesa, ma il M5S lo zittise: hai fallito

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Incassati tre sbarchi di migranti in un giorno nonostante la sua linea dei “porti chiusi”, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, reagisce. Prende carta e penna e scrive al premier Giuseppe Conte ed al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per sollecitare “un salto di qualità” sui rimpatri. In sostanza, per chiedere nuovi accordi bilaterali (“che non sono di mia competenza”) con i Paesi di origine degli stranieri che siano condizionati all’accettazione di una quota di migranti irregolarmente presenti in Italia. Secca la replica M5S: “Non faccia lo gnorri e si prenda le responsabilita’ invece di coprire i suoi fallimenti: i rimpatri sono di sua competenza”. Per tutta risposta, il titolare del Viminale annuncia un decreto sicurezza bis con cui intende riscrivere le competenze sui transiti in mare attribuendo al Viminale il potere di veto. Iniziativa che innervosisce ulteriormente i Cinquestelle, decisi a bloccare il provvedimento ma convinti che possa essere il Quirinale a bocciare la norma. Un altro capitolo della guerra ormai quotidiana tra i due alleati di Governo a pochi giorni dalle elezioni Europee. Col mare calmo e la Libia nel caos, aumentano le partenze di migranti verso l’Italia. Oggi c’e’ stata anche l’ennesima tragedia: circa 70 morti su un barcone naufragato a 40 miglia dalle coste tunisine. Salvi invece i 36 migranti soccorsi e portati ad Augusta dalla Marina Militare, i 30 salvati dalla nave Mare Jonio e sbarcati a Lampedusa e la settantina intercettati dalle motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza mentre cercavano si arrivare sull’isola a bordo di un barchino. L’attenzione di Salvini si e’ focalizzata sulla Mare Jonio. “Non entrera’ a Lampedusa da nave libera”, ha annunciato in mattinata, “senza portare via il lavoro ai magistrati”. Questi ultimi non si sono fatti vivi, ma il Viminale ha fatto sapere che la nave di Mediterranea saving humans e’ stata sequestrata “d’iniziativa” dalle Fiamme Gialle che avrebbero rilevato alcune irregolarita’. L’ipotesi accusatoria e’ quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Noi non abbiamo avuto alcuna notifica di irregolarita’ o di sequestro”, ha ribattuto il capo missione Beppe Caccia e comunque, ha aggiunto, “il sorriso di Alima, la bambina sudanese di 2 anni che abbiamo salvato ieri, vale qualsiasi denuncia e qualsiasi problema giudiziario”. Per lo stop della Mare Jonio si sono espressi anche Conte e Di Maio. “Ci siamo sentiti con Salvini e siamo d’accordo sul sequestro, la nave era stata gia’ diffidata, ora si faranno le verifiche”, ha detto il premier, aggiungendo: “ma i migranti a bordo verranno fatti scendere e messi in sicurezza, ci mancherebbe, mica li mettiamo nelle patrie galere o li affoghiamo in mare”.

Di Maio ha ricordato che “questa nave e’ stata sequestrata un’altra volta, spero che si arrenda e smetta di girare nel Mediterraneo, facendo una serie di azioni che evidentemente hanno qualcosa che non va”. In attesa di eventuali decisioni della magistratura, Salvini ha aperto un nuovo fronte con la lettera a Conte e Moavero in cui ha rivendicato i 2.179 rimpatri forzati di quest’anno. Ma per fare di piu’, ha sottolineato, serve “un vero e proprio salto di qualita’ nella politica estera nella sua collegialita’, investendo profili di natura economica-commerciale e di politica estera tout court, ambiti che travalicano le competenze del mio dicastero”. Sferzante la replica di fonti M5S vicine al premier Conte: “Salvini ha sempre detto che l’immigrazione e i rimpatri sono temi suoi e ora che sta clamorosamente fallendo con i rimpatri tira dentro Conte e gli altri ministeri. Non usi strategie per coprire i suoi fallimenti”. L’altra mossa del ministro dell’Interno indigesta per gli alleati e’ la bozza del decreto sicurezza bis: uno dei 12 articoli ‘scippa’ al ministero delle Infrastrutture incardinandola a quello dell’Interno la competenza “a limitare o vietare il transito e/o la sosta nel mare territoriale qualora sussistano ragioni di ordine e sicurezza pubblica”. Non esattamente musica per le orecchie dei Cinquestelle. Cosi’ come la norma ‘spazza clan’ per “smaltire l’arretrato nei tribunali” con l’istituzione di un commissario straordinario. Tema che dovrebbe competere al ministro della Giustizia. M5S sono cosi’ intenzionati a non far passare il provvedimento. E la guerra continua.

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Urban Award, Comune di Napoli premiato per mobilità sostenibile

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Per le iniziative avviate nel campo della mobilità sostenibile e per l’attività di mecenatismo legata alle piste ciclabili, il Comune di Napoli ha ottenuto il terzo premio dell’Urban Award. Giunto all’ottava edizione, l’Urban Award è organizzato da Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E proprio nel corso della 41esima Assemblea nazionale dell’Anci, a Torino c’è stata la consegna dei riconoscimenti a cui hanno preso parte, tra gli altri, il giornalista e scrittore Marino Bartoletti, che è l’ambassador del premio, e Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia e pioniere del ciclismo sostenibile. A ritirare il premio per il Comune di Napoli il capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore.

La giuria ha inteso premiare, in particolar modo, la scelta dell’Amministrazione comunale di puntare sui percorsi riservati alle bici, anche attraverso progetti come “Adotta una ciclabile”, coinvolgendo e responsabilizzando i cittadini e creando una cultura sul tema della mobilità dolce. “Stiamo investendo sulla mobilità su più fronti, dal potenziamento del trasporto pubblico con le nuove linee metropolitane alla mobilità su due ruote. In questo caso – ha spiegato il sindaco Manfredi – dobbiamo fare i conti anche con le criticità specifiche della città di Napoli. Abbiamo un programma molto ampio di espansione delle piste ciclabili con la realizzazione di 38 chilometri di nuovi percorsi distribuiti nelle aree Est, Ovest e Nord, ma è anche importante manutenere e gestire quelli che già stati realizzati. Lo stiamo facendo anche attraverso accordi con i privati, il contributo è determinante per realizzare questa componente importante della mobilità dolce, di cui la città bisogno”.

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Vento forte, collegamenti difficili per Ischia e Procida

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Il maltempo che continua ad imperversare in questi giorni rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Numerose anche le corse sospese delle navi per Ischia e Procida effettuate, sia da Napoli Porta di Massa che da Pozzuoli: le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. Probabili ulteriori cancellazioni anche per il resto della giornata così che per chi deve viaggiare oggi per mare è consigliabile consultare preventivamente call center e siti delle compagnie di navigazione per accertarsi della regolarità del servizio.

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Ancora freddo e vento, ma nel fine settimana migliora

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Ancora freddo e venti forti, soprattutto al Centro Sud, ma nel fine settimana si prevede un miglioramento. Lo indica Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it. “Nelle prossime ore imperverserà ancora la burrasca sul Medio Adriatico e tra Mar Ligure e Tirreno settentrionale in successivo spostamento verso il Tirreno centrale e meridionale”, si legge nella nota.

“Dopo i marosi eccezionali della notte, oltre i 7-8 metri tra Liguria di Levante e Toscana, presenti ancora al largo, anche nelle prossime ore avremo onde di 4-5 metri davanti alla Sardegna occidentale e tra Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Anche il mare Adriatico sarà a tratti agitato con un venerdì 22 decisamente difficile per le condizioni meteomarine. Nel weekend – rileva Sanò – tutto tornerà più tranquillo”. Nelle prossime ore sono attesi ancora vento forte e rovesci “su buona parte del Centro-Sud, più diffusi nelle zone interne delle regioni tirreniche, ma in parziale sfondamento anche verso le adriatiche.

I cumulati più importanti si prevedono su Lazio, Campania e Calabria”. Con lo spostamento della perturbazione verso i Balcani, dalla sera di venerdì 22 novembre si prevede un miglioramento generale, anche se sabato 23 è atteso un calo delle temperature minime, fino a -5°C nella Pianura Padana e fino a -3 e -4 gradi a Torino e Milano. Per domenica 24 novembre nuvoloso con qualche pioggia sul settore occidentale, conseguenza di una nuova perturbazione nel Nord Europa.

Nel dettaglio Venerdì 22: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro venti di tempesta specie fino al primo mattino, maltempo sulle tirreniche, neve sull’Appennino; al Sud maltempo, venti molto forti. Sabato 23: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro soleggiato, venti in attenuazione, più freddo; al Sud soleggiato, venti in attenuazione, calo termico. Domenica 24: al Nord nuvoloso con pioviggine in Liguria; al Centro da poco nuvoloso a nuvoloso, al Sud soleggiato.

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