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Rivolta dei gilet gialli, per il pugile picchiatore dei poliziotti a Parigi la colletta per la sua difesa legale ha già fruttato 117.000 euro

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Una colletta lanciata online domenica a favore di Christophe Dettinger, il pugile immortalato mentre prende a calci e pugni due agenti di polizia durante la manifestazione dei gilet gialli di sabato, ha raggiunto questa mattina la cifra di 117.000 euro. Prima ricercato, Dettinger si e’ costituito ieri, postando un video in cui si dice pentito dell’accesso di violenza ma invita i gilet gialli a continuare la lotta. I commenti all’iniziativa, partita da un amico del pugile, sono tutti entusiastici e di assoluta adesione e solidarieta’ con Dettinger. Fra i circa 7.000 sottoscrittori, c’e’ anche Eric Drouet, uno dei leader del movimento.

“Un grazie enorme a Christophe, mi da’ coraggio per continuare la lotta”, si legge in uno dei 3.000 commenti. “Bravo per il tuo coraggio Christophe, sei un uomo di grande valore e lo hai dimostrato”, scrive un altro. “Ho donato 5 euro, questo e’ quello che posso dare – e’ il contenuto di un altro messaggio – ma con tutto il cuore sono al tuo fianco”. Da ieri sera, sono cominciate pero’ a piovere le critiche: il sottosegretario al Digitale, Mounir Mahjoubi, ha denunciato la “colletta indegna”, esprimendo “disgusto” per “il desiderio di guadagnarci che si aggiunge all’odio”. Alcuni esponenti di movimenti sindacali di polizia scrivono suggerendo un sequestro legale della somma. Questa mattina, in un tweet, la ministra per gli Affari Europei, Nathalie Loiseau, ha polemizzato: “Non sarebbe molto piu’ appropriata una colletta per gli esponenti delle forze dell’ordine feriti da irresponsabili?”. L’agente preso a calci da Dettinger e’ stato ingessato al braccio e alla spalla e ha una prognosi di 15 giorni.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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