Collegati con noi

In Evidenza

Rigenera HBW, accordo con Integra LifeSciences: il colosso americano distribuirà il dispositivo dell’azienda italiana leader nella rigenerazione dei tessuti

Pubblicato

del

Continua l’espansione e la crescita di Rigenera HBW, l’azienda biotech made in Italy leader nel campo della medicina rigenerativa, capace di affermarsi in pochi anni in oltre quaranta Paesi. Rigenera ha infatti sottoscritto un accordo con il colosso statunitense Integra LifeSciences per la distribuzione in Italia della linea Wound Care. Il dispositivo Rigenera, frutto di una lunga ricerca biotecnologica, è in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti danneggiati grazie alla tecnologia dei microinnesti. Preleva dal paziente minuscoli frammenti di tessuto sano, che vengono poi innestati nelle aree danneggiate, cutanee, ossee e cartilaginee, restituendo forma e funzioni perse.

Antonio Graziano. L’amministratore di Rigenera

Quattro sono le linee di prodotto Rigenera, corrispondenti ai diversi campi di applicazione della tecnologia: dermatologia (trattamento della vitiligine, biostimolazione di cute e capelli), Wound Care e chirurgia plastica (cura di ustioni, ulcere e ferite difficili), ortopedia e odontoiatria. “LifeSciences, leader mondiale nel settore delle tecnologie mediche, diventa nostro partner in Italia per la linea Wound Care – annuncia con soddisfazione Antonio Graziano, cofondatore e amministratore di Rigenera HBW -. La nostra tecnologia sarà distribuita da Integra unitamente ai loro prodotti, delle matrici finalizzate proprio alla cura di ustioni, ulcere e ferite difficili”. 

L’obiettivo è dunque quello di sposare le due tecnologie per arrivare ad offrire a medici e pazienti tecniche chirurgiche dei tessuti sempre più efficienti e performanti. “Il frammento di tessuto che noi preleviamo dal paziente potrà essere utilizzato dal chirurgo in associazione al biomateriale di Integra per ottenere la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Si arriva così ad un ibrido, un tessuto biocomplesso, costituito da una parte esogena, artificiale, e da una parte autologa, quella che forniamo noi con i nostri microinnesti”, spiega Graziano. 

rigenera

Rigenera HBW – che sta per Human Brain Wave – nasce a Torino dalle menti di due giovani ricercatori napoletani, Riccardo D’Aquino e Antonio Graziano. Ai due si aggiunge poi un altro napoletano, Giancarlo Arra, che nel 2018 entra in società come capo dell’area relazioni pubbliche istituzionali. Negli ultimi anni prende vita anche Rigenera Napoli, braccio operativo al Sud Italia dell’azienda. 

In una fase storica in cui tanti cervelli cercano fortune all’estero, questi tre giovani professionisti hanno scelto di investire in Italia e al Sud. E non sono venuti meno nel momento del bisogno, quando, nel cuore dell’emergenza Covid-19, hanno convertito una parte della produzione per produrre gel igienizzanti e visiere. Una scelta dettata dal desiderio di mettere le proprie competenze scientifiche al servizio del Paese. 

Rigenera. Tra i due giovani ricercatori napoletani, Riccardo D’Aquino (Sx) e Antonio Graziano (Dx), c’è Giancarlo Arra

“La pandemia ha confermato che le tecnologie della salute sono un asset strategico per il nostro Paese – conclude Graziano -. Le biotecnologie rappresentano oggi ciò che la fisica ha rappresentato per gli anni Quaranta e Cinquanta, e l’Italia, oggi come allora, è un Paese all’avanguardia, che traccia la strada da seguire. C’è bisogno però di un sistema Paese in grado di valorizzare il lavoro e il talento dei ricercatori: non possiamo lasciare sempre l’iniziativa alla startup di turno. E serve una maggiore protezione della proprietà intellettuale per impedire che Paesi stranieri possano appropriarsi delle nostre tecnologie”. 

Advertisement

Cronache

Stop a sfratti per il Giubileo, appello Diocesi e Caritas

Pubblicato

del

Sospendere gli sfratti durante il Giubileo, a partire da quelli per ‘morosità incolpevole’ ossia legati alle difficoltà nel pagare l’affitto. A lanciare la moratoria per l’Anno Santo sono la Caritas di Roma e la Diocesi, nel giorno in cui è stato presentato il nuovo rapporto sulla povertà nella capitale.

“Ci piacerebbe promuovere una moratoria affinché nel Giubileo non vi siano sfratti”, ha detto il Vicario per la città, mons. Baldo Reina. Un appello subito accolto dalle istituzioni locali. “Mi farò portavoce nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti” ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ricordando che era già stato fatto durante il Covid e che è necessario un “atto normativo”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sosterrò già dal prossimo Tavolo sul Giubileo questa istanza” ha detto il governatore sottolineando: “Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione sappiamo per certo che intere aree di edilizia residenziale pubblica sono in mano alla criminalità mentre ci sono persone fragili”. E in tal senso ha annunciato che sono in arrivo risorse per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla povertà alimentare.

“Nei prossimi giorni, siamo in fase di legge di bilancio e stabilità, ci saranno misure interessanti” ha promesso Rocca. Un impegno apprezzato dal sindaco Gualtieri che ha definito l’ipotesi del contributo regionale “molto positiva”. Di diverso avviso sulla moratoria per gli sfratti il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri: “La proprietà privata non si tocca ed il proprietario di un immobile è giusto che possa agire, sempre, per garantire il suo bene – ha tuonato -. Se Gualtieri si fa garante delle occupazioni illegali, noi ci facciamo portavoce, come sempre, della tutela della proprietà privata”.

Intanto dal VII rapporto della Caritas di Roma, una lettura della città dal punto di vista dei poveri, emerge che la quota di persone a rischio di povertà nella capitale è del 12,7%. Lo scorso anno c’è stato un aumento del 21% delle persone accolte nelle tre mense sociali. Complessivamente gli ‘ospiti’ sono stati 11.124, con 322.058 pasti distribuiti in convenzione con Roma Capitale. Otto su dieci sono uomini. In crescita anche le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto (3 quelli diocesani e 201 nelle parrocchie). Sono state accolte in tutto 13.162 persone, segnando un +12% rispetto al 2022 e superiori a quelle incontrate durante l’emergenza Covid. A chiedere aiuto continuano a essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. A pesare, secondo la Caritas, anche il “progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’istituzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere”.

“Abbiamo bisogno di metterci in ascolto” ha detto il vicario generale per la diocesi di Roma, Baldo Reina che, riguardo al recente appello del Papa ai parroci ad offrire spazi ai poveri, ha annunciato: “La settimana prossima incontreremo i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti per metterci all’opera”. Tra le proposte concrete per il Giubileo quella di “arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola” ha spiegato il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, che è intervenuto anche sulla questione delle tensostrutture pensate per offrire accoglienza ai senza fissa dimora. “La polemica mi sembra un po’ campata in aria. E’ chiaro che non è soluzione ma nel frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che facciamo?” ha detto Trincia. Dal canto suo Gualtieri ha assicurato: “Le tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo secondo i piani e saranno pronte per il Giubileo”.

Continua a leggere

In Evidenza

Psi, per Regionali in Campania lista aperta al riformismo e al futuro del Sud

Pubblicato

del

Il segretario regionale del Psi, Michele Tarantino ha convocato una riunione insieme ai membri della direzione nazionale di Napoli(Antonio Demitry, Roberto De Masi, Pasquale Sannino e Antonella Marciano, Felice Laudadio), al consigliere regionale socialista, Andrea Volpe, Marco La Monica, Felice Iossa e Giulio Di Donato, per discutere il nuovo percorso politico del Partito Socialista Italiano in vista delle Regionali 2025. Il PSI lancia un appello a tutte le forze riformiste, ai movimenti civici e a quei cittadini “che non si sentono rappresentati dagli attuali partiti ma vogliono contribuire a costruire una proposta politica innovativa, inclusiva e concreta.

La lista socialista è pronta ad accogliere le istanze di chi desidera un Mezzogiorno più forte, coeso e protagonista di un’Italia moderna e solidale. Invitiamo tutte le realtà riformiste, associative e civiche, e i cittadini che non si riconoscono nei partiti tradizionali a unirsi alla nostra lista e al nostro progetto. Insieme possiamo costruire una Campania e un Mezzogiorno più giusti, moderni e capaci di rispondere alle sfide del futuro”. “La recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale delle proposte di autonomia differenziata rende evidente la necessità di ripensare il regionalismo in Italia”.

Il PSI “intende aprire un dibattito serio e costruttivo su questo tema cruciale per il futuro del Mezzogiorno. A gennaio, avvieremo una grande Conferenza sul Regionalismo, coinvolgendo esperti, rappresentanti istituzionali e cittadini. Sarà un’occasione per elaborare proposte innovative che coniughino equità territoriale, efficienza amministrativa e solidarietà tra i territori, garantendo risorse e opportunità uguali per tutti”. “Guardando alle elezioni regionali del 2025, il PSI invita tutto il centro-sinistra ad avviare un dialogo aperto e costruttivo per definire un programma condiviso e ambizioso, così come indicato dal Segretario Nazionale, Enzo Maraio. È necessario rispondere insieme alle sfide della Campania, con particolare attenzione a temi come la giustizia sociale, la sanità, il lavoro, l’ambiente e il rilancio del Mezzogiorno. L’obiettivo è costruire una coalizione forte e coesa, in grado di offrire ai cittadini una visione chiara e condivisa per il futuro della Regione”, conclude la nota.

Continua a leggere

In Evidenza

Università e ospedali plurisecolari su francobolli Italia

Pubblicato

del

Tre universita’ e cinque ospedali ”storici” italiani compariranno sui francobolli italiani. L’emissione dedicata alle università e’ stata emessa oggi e riguarda le universita’ di Napoli, Trieste e Firenze. La serie dedicata agli ospedali comparira’ invece il 24 novembre prossimo e riguardera’ ospedali di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze. Le vignette dei francobolli (tutti validi per la posta ordinaria) mostrano per le universita’:

  • -una prospettiva della facciata principale dell’Università degli Studi di Napoli” Federico II” istituita il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro romano Impero;
  • -su uno sfondo che riprende i colori istituzionali del centenario dell’Università degli Studi di Trieste, una rivisitazione del logo dell’anniversario che raffigura, un’illustrazione al tratto, l’edificio centrale dell’Ateneo;
  • -l’ingresso del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze che, nel 2024, celebra i 100 anni dalla sua fondazione; Per gli ospedali le vignette mostrano;
  • -ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: il Loggiato di ingresso, progettato da Bernardo Buontalenti nel 1574, in cui è visibile l’affresco “Annunciazione” del XVII secolo attribuito al Pomarancio; -ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia;
  • – il Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco a Venezia (1485-1495);
  • -Ca’ granda ospedale maggiore policlinico di Milano: la Sala del Capitolo d’estate, edificata nel 1637 su progetto di Francesco Richini, che ospita l’archivio storico;
  • -ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma: le Corsie Sistine risalenti al XV secolo; -ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli: la Farmacia storica degli Incurabili con i vasi in maiolica del 1747-1751.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto