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Cronache

Rider droga a Napoli, 2 arresti e sequestro 190 kg hashish

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L’avrebbero trasportata a destinazione dentro zaini con il marchio di una azienda di delivery, come due rider qualsiasi. La loro ‘consegna’ pero’ non era fatta da panini o sushi, ma da 190 chili di droga. Due persone di 31 e 35 anni, gia’ note alle forze dell’ordine, sono stata arrestate in un blitz dei carabinieri a Napoli in un deposito del quartiere di San Giovanni a Teduccio. Rinvenuti e sequestrati quasi 2mila panetti di hashish. Trovati anche 20mila euro in contanti. Quando i militari dell’Arma sono entrati nel locale, hanno sorpreso i due indagati mentre si preparavano per partire con parte dello stupefacente verosimilmente destinata in una larga parte della provincia di Napoli. I due avevano in spalla lo zaino di un noto marchio di food delivery (l’azienda e’ estranea ai fatti) con lo scopo di mimetizzarsi nel traffico cittadino del sabato sera. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere.

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Cronache

La mafia investe in Brasile e altri paesi: 4 arresti

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Tre persone in carcere e una ai domiciliari nell’operazione della Guardia di finanza di Palermo che ha portato al sequestro di 350mila euro e nove società tra immobiliari e ristorazione soprattutto in Brasile ma anche in Italia, Svizzera e Hong Kong. L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda. Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, reati aggravati dalla finalità di aver agevolato importanti famiglie mafiose. L’operazione si inserisce nell’ambito dell’indagine che lo scorso 13 agosto ha portato all’arresto, in Brasile, dell’imprenditore Giuseppe Bruno e al sequestro, sempre in Sud America, di disponibilità finanziarie e beni per 50 milioni di euro. Entrambe le misure erano state disposte dal 2° Tribunale Federale del Rio Grande Do Norte (Brasile) all’esito di un’inchiesta sviluppata a partire da riscontri investigativi acquisiti dalla Dda di Palermo e condivisi con le autorità brasiliane nel quadro di una squadra investigativa comune istituita con il coinvolgimento della Dda e antiterrorismo e di Eurojust.

Giuseppe Calvaruso, già reggente del mandamento mafioso di Pagliarelli, con la complicità di Bruno e servendosi delle prestazioni di esperti professionisti del Nord Italia, avrebbe investito in Brasile capitali frutto delle attività di Cosa nostra e, in particolare, del mandamento di appartenenza. Tra questi anche i soldi raccolti dalle estorsioni compiute ai danni di imprenditori palermitani. Il denaro, stando a quanto emerso dalle investigazioni, dall’Italia sarebbe stato trasferito in Brasile attraverso articolati meccanismi di riciclaggio, transitando in molti casi su conti correnti all’estero. Oltre 500 milioni di euro: questo il valore, secondo una prima stima, delle società nel tempo gestite dagli indagati anche con l’ausilio di prestanome. Il gip ha ravvisato la sussistenza di esigenze cautelari per Giuseppe Calvaruso, 47 anni; Giuseppe Bruno, 51 anni; Giovanni Caruso, 53 anni: Rosa Anna Simoncini, 73 anni, madre dell’imprenditore Bruno. L’operazione è l’esito di un’attività investigativa per far luce sulle cointeressenze di esponenti di spicco di Cosa nostra palermitana in compagini societarie in Italia e all’estero, in particolare in Brasile.

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Cronache

Lotto, ‘colpo’ da 620mila euro a San Sebastiano del Vesuvio

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La fortuna bacia San Sebastiano del Vesuvio, in provincia di Napoli, grazie al gioco del Lotto. Nel concorso di sabato 5 ottobre, come riporta Agipronews, sono stati vinti 622.500 euro grazie alla combinazione 2-17-24-71 sulla ruota di Napoli. Da segnalare anche due vincite in provincia di Salerno, una da 19.700 euro a Sarno e una da 14.500 a Fisciano, oltre a una da 12.500 a Napolie due da 9.750 euro a Benevento. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito 9,1 milioni di euro, per un totale di 984 milioni da inizio anno.

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Cronache

Borrelli: Napoli infestata dai parcheggiatori abusivi

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“La città di Napoli è letteralmente infestata dai parcheggiatori abusivi. Non esistono zone franche, ogni quartiere ha i suoi criminali della sosta, che gestiscono il parcheggio illegale con minacce e violenze. Un’attività illecita che ogni anno fa guadagnare milioni di euro alla malavita. I cittadini sono taglieggiati, in particolare durante i week end o i grandi eventi, dove le tariffe per il parcheggio toccano anche i 20€ a macchina”.

Lo dice il deputato Francesco Emilio Borrelli che riferisce di aver ricevuto “tantissime segnalazioni che, solo nelle ultime ore, i cittadini hanno inviato a da sempre impegnato nella lotta agli abusivi della sosta. Delle foto scattate a Mergellina, proprio davanti la stazione, mostrano auto parcheggiate sul marciapiede e in mezzo alla carreggiata, costringendo il traffico a scorrere praticamente su un’unica corsia. Alla rampe di Sant’Antonio, a Posillipo, c’è una vera e propria squadra di parcheggiatori che gestisce la sosta su tutta la strada.

A Santa Lucia è praticamente impossibile parcheggiare senza pagare la tangente agli abusivi, sono in ogni angolo e conservano anche i posti migliori ai residenti, che ovviamente pagano un prezzo aggiuntivo per il servizio. A Fuorigrotta si lavora h24, viale Kennedy è sotto il pieno controllo di questi farabutti che non si perdono nessun evento, dalla mostra d’oltremare alle stadio la zona è presidiata costantemente. “Il copione è sempre lo stesso, le zone infestate pure. Basterebbe poco per liberarsi di questa piaga una volta e per tutte. Invece sì continua a far finta di nulla. Gia da tempo ho presentato una proposta di legge per inasprire le pene contro i parcheggiatori abusivi, proposta che giace in un cassetto, nonostante il governo continui a parlare di più sicurezza nelle nostre città”.

A suo giudizio “quella dei parcheggiatori non è solo una battaglia di civiltà ma anche una questione politica che nessuno vuole affrontare. Nel frattempo che il Parlamento che si svegli, chiedo si intervenga con decisione, prevedendo una task force anti abusivi che controlli le aree maggiormente prese d’assalto da questi delinquenti. Bisogna stare col fiato sul collo degli abusivi, adottando pene certe e severe per i delinquenti colti sul fatto. I provvedimenti all’acqua di rose non bastano più. Queste persone devono stare in galera. Sono violente e pericolose, impongono la loro legge con la forza e sottraggono milioni alle casse dello Stato. Tutto questo non può più essere tollerato”, conclude Borrelli.

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