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Cronache

Riciclaggio e minacce, 320mila euro o ti taglio la testa

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Con l’aiuto di colletti bianchi compiacenti hanno riciclato denaro sporco frutto delle frodi fiscali e della contraffazione, pure in una casa di cura per pazienti autistici che ha sede a Campobasso, investendo tre milioni euro. Viene contestato anche questo ai componenti del gruppo criminale sgominato dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri di Napoli che oggi, coordinati dalla Dda, hanno notificato 25 misure cautelari e eseguito un sequestro di beni per 8,4 milioni di euro. Tra i destinatari delle misure (tre arresti in carcere, nove ai domiciliari e tredici con l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria) figura anche Salvatore D’Amelio, noto titolare di vari brand internazionali di abbigliamento giovanile (tra cui “Minimal” e “Drop list”), ritenuto un componente dell’associazione a delinquere, per il quale il gip Maria Luisa Miranda ha disposto i domiciliari.

I reati contestati dai pm antimafia Alessandra Converso e Maria Teresa Orlando sono associazione per delinquere, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, oltre alla tentata estorsione e al tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso. Tra gli episodi più cruenti documentati dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli figura proprio il tentativo di omicidio di un intermediario ritenuto colpevole, dai vertici del gruppo criminale (composto anche da presunti appartenenti al clan Contini, dell’Alleanza di Secondigliano), di avere proposto un affare poi andato male. L’uomo nel dicembre del 2018 ha rischiato di perdere la vita: è stato attirato in una trappola, minacciato di morte – “Ti taglio la testa”, gli hanno detto – e poi accoltellato ripetutamente per avere fatto perdere i 160mila euro investiti acquistando frigoriferi cinesi poi bloccati dall’Agenzia delle Dogane a Genova perchè non conformi alle normative europee.

Al termine di una vera e propria persecuzione, e dopo la richiesta di un rimborso da 320mila mila euro, il doppio della somma investita, la vittima è stata attirata in trappola da uno degli indagati il quale, quando i complici picchiatori sono arrivati nel Centro Direzionale di Napoli per accoltellare l’intermediario, è addirittura rimasto a godersi la scena per poi accompagnarlo in ospedale assicurandosi che non sporgesse denuncia. Gli accertamenti dei finanzieri hanno fatto anche emergere un traffico di armi clandestine, con matricole abrase (sia armi comuni che da guerra) come anche la predilezione da parte dei vertici del gruppo criminale di riciclare i proventi illeciti nell’abbigliamento di tendenza, nella ristorazione, nella vendita di orologi contraffatti, prodotti informatici. Le misure cautelari sono state notificate in tutt’Italia: Napoli, Bologna, Prato, Pistoia, Monza, La Spezia, Genova e Battipaglia, in provincia di Salerno. Gli indagati sono 82 mentre gli accertamenti di carattere fiscale hanno riguardato ben 34 società con sede anche in Ungheria, Bulgaria e Slovacchia.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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