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Cronache

Riapre la scuola, ‘caos graduatorie e poche aule’

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La scuola si appresta a riaprire in dieci regioni lunedi’ prossimo con alcune incertezze e diversi problemi. Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi continua ad ribadire che lavora da mesi “per una scuola che sara’ in presenza”, che la didattica a distanza “appartiene al momento piu’ difficile, al passato”, che il 13 settembre – e poi via via in tutte le regioni fino al 20 con l’apertura in Puglia e in Calabria – tutti i docenti saranno in classe, ma i sindacati mostrano una realta’ spesso complessa. Il ministro torna anche sulla questione del poter togliere le mascherine se in classe sono tutti vaccinati: “non e’ stato un mio colpo di testa – spiega- ma una indicazione precisa contenuta nel decreto del 6 agosto”. “Le assegnazioni dei 422 milioni per l’organico docente e Ata definito ‘Covid’ sono state inviate agli Uffici scolastici regionali ma in alcune regioni non sono state date dagli Uffici scolastici indicazioni in merito ai possibili sdoppiamenti o alla formazione di gruppi di apprendimento come e’ avvenuto lo scorso anno”, denuncia dal canto suo la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che rileva anche un grave ritardo nella consegna, da parte di diversi enti locali, di aule che dovevano essere completate gia’ dallo scorso anno. “I dirigenti sono in un limbo di incertezze. Questa situazione non ha permesso di stabilizzare la gestione dello scorso anno e speriamo che ci siano i tempi per rivedere l’impostazione generale”, conclude. Una conferma in tal senso arriva dalla protesta dei genitori di una nota scuola romana, l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri della capitale, dove le sezioni quest’anno sono passate da 6 a 4 di fatto procedendo allo smembramento di due sezioni aggiunte l’anno scorso per rispettare le disposizioni ministeriali in piena emergenza Covid. “Per anni si e’ denunciata la pratica delle “classi pollaio” e se c’e’ stata una cosa positiva, in questo periodo drammatico, e’ stata proprio la possibilita’ di ridurre il numero degli alunni per classe, dando anche la possibilita’ ai docenti di tenere conto delle singole esigenze. Oggi lo Stato ci chiede di tornare a prassi passate nocive e di non tenere conto dell’aumento di probabilita’ di contagio a cui andremo incontro in classi con numeri di alunni cosi’ aumentati ed in gran parte ancora non vaccinati”, scrivono i genitori degli alunni al provveditore del Lazio, Rocco Pinneri, chiedendo di tenere inalterato il numero delle sezioni. Un altro fronte riguarda le graduatorie: il Lazio ha pubblicato le graduatorie degli incarichi annuali “e abbiamo verificato diversi errori, in buona parte dovuti al sistema; non e’ stata presa ancora la decisione in merito alla rimodulazione delle procedure”, fa notare sempre la numero uno della Cisl. In tutta Italia tra il 75% e 80% del personale e’ gia’ in servizio ma ci sono citta’ come Roma e Palermo in cui i sindacati denunciano errori nella composizione delle graduatorie ed il rischio di ricorsi. “Le segreterie non riescono a gestire situazioni deliranti come cattedre assegnate su posti inesistenti, tantissimi sono gli errori nelle graduatorie Gps, i docenti sono scavalcati o sbattuti da un posto all’altro. E a pagare questa ennesima inefficienza di un ministero che va a tentoni sono sempre i docenti supplenti, gli studenti e le loro famiglie”, e’ l’accusa che arriva anche da Ella Bucalo e Paola Frassinetti, rispettivamente responsabili del dipartimento Scuola e Istruzione di FdI. I segretari regionali in Sicilia di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Anief, e Fgu Gilda Unams, dal canto loro, sottolineano “incongruenze che hanno generato dubbi e perplessita’ nell’assegnazione delle supplenze annuali”. Mentre Matteo Renzi mette in guardia: “se non cambiano le regole della quarantena per i vaccinati, avremo mezza Italia nuovamente in dad. Basta che uno studente sia contagioso e tutta la classe va in quarantena”.

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Vento forte, collegamenti difficili per Ischia e Procida

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Il maltempo che continua ad imperversare in questi giorni rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Numerose anche le corse sospese delle navi per Ischia e Procida effettuate, sia da Napoli Porta di Massa che da Pozzuoli: le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. Probabili ulteriori cancellazioni anche per il resto della giornata così che per chi deve viaggiare oggi per mare è consigliabile consultare preventivamente call center e siti delle compagnie di navigazione per accertarsi della regolarità del servizio.

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Ancora freddo e vento, ma nel fine settimana migliora

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Ancora freddo e venti forti, soprattutto al Centro Sud, ma nel fine settimana si prevede un miglioramento. Lo indica Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it. “Nelle prossime ore imperverserà ancora la burrasca sul Medio Adriatico e tra Mar Ligure e Tirreno settentrionale in successivo spostamento verso il Tirreno centrale e meridionale”, si legge nella nota.

“Dopo i marosi eccezionali della notte, oltre i 7-8 metri tra Liguria di Levante e Toscana, presenti ancora al largo, anche nelle prossime ore avremo onde di 4-5 metri davanti alla Sardegna occidentale e tra Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Anche il mare Adriatico sarà a tratti agitato con un venerdì 22 decisamente difficile per le condizioni meteomarine. Nel weekend – rileva Sanò – tutto tornerà più tranquillo”. Nelle prossime ore sono attesi ancora vento forte e rovesci “su buona parte del Centro-Sud, più diffusi nelle zone interne delle regioni tirreniche, ma in parziale sfondamento anche verso le adriatiche.

I cumulati più importanti si prevedono su Lazio, Campania e Calabria”. Con lo spostamento della perturbazione verso i Balcani, dalla sera di venerdì 22 novembre si prevede un miglioramento generale, anche se sabato 23 è atteso un calo delle temperature minime, fino a -5°C nella Pianura Padana e fino a -3 e -4 gradi a Torino e Milano. Per domenica 24 novembre nuvoloso con qualche pioggia sul settore occidentale, conseguenza di una nuova perturbazione nel Nord Europa.

Nel dettaglio Venerdì 22: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro venti di tempesta specie fino al primo mattino, maltempo sulle tirreniche, neve sull’Appennino; al Sud maltempo, venti molto forti. Sabato 23: al Nord soleggiato, gelo al mattino; al Centro soleggiato, venti in attenuazione, più freddo; al Sud soleggiato, venti in attenuazione, calo termico. Domenica 24: al Nord nuvoloso con pioviggine in Liguria; al Centro da poco nuvoloso a nuvoloso, al Sud soleggiato.

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Abusi su figlie minorenni, arrestato nel messinese

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Un uomo è stato arrestato dai carabinieri a Sant’Agata di Militello (Messina), con l’accusa di violenza sessuale nei confronto delle sue due figlie minorenni. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip, su richiesta della Procura di Patti guidata dal procuratore Angelo Vittorio Cavallo. Dalle indagini è emerso che l’uomo, per i quali sono stati disposti i domiciliari, avrebbe abusato delle due figlie, entrambe minori di 14 anni. L’inchiesta è stata avviata dopo una denuncia presentata nell’ottobre scorso dalla madre delle due ragazzine, ex convivente dell’indagato. L’attività investigativa, sviluppata anche attraverso intercettazioni, ha accertato che l’uomo avrebbe abusato delle figlie fin dal 2021 approfittando dell’assenza della madre.

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