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Cronache

Revoca concessione Autostrade, Aspi inadempiente ma per giuristi Mit c’è alternativa

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Autostrade e’ “gravemente inadempiente” per il crollo del Ponte Morandi e le premesse per la revoca ci sarebbero tutte. Ma c’è anche un alto rischio contenzioso che apre uno spiraglio per una soluzione alternativa, che passa per la revisione della concessione. In circa 60 pagine il pool di giuristi chiamato dal Mit a valutare la posizione di Aspi, controllata di Atlantia, analizza nel dettaglio tutta la situazione, evidenziando le mancanze dal punto di vista dei controlli e della manutenzione, ma rileva anche che forse la via migliore per uscire da quello che e’ anche un rebus giuridico potrebbe essere quella di rivedere daccapo le condizioni per lasciare comunque alla societa’ la gestione delle autostrade. Il crollo del Ponte, si ricorda, e’ arrivato dopo una “lunga sequenza” di allarmi e Aspi, sottolineano Fonti del Mit, ha investito pochissimo nella manutenzione, “440mila euro dal 2005 a oggi” mentre nella fase pre-privatizzaizone la spesa media era di “1,3 milioni l’anno”. Non solo, commentando la relazione dal Mit evidenziano anche che Aspi non puo’ avanzare il “diritto/obbligo di ricostruzione” e che finora “non ha mai provato una causa del crollo” del Ponte “non a se’ imputabile”. La risoluzione della concessione, si osserva pero’ nella relazione, comporterebbe anche un “drastico peggioramento del rating, con il conseguente incremento del costo per la gestione del servizio sul debito” di Aspi-Atlantia. Se poi “la risoluzione fosse ritenuta illegittima, il Concessionario potrebbe invocare una tutela risarcitoria correlata al maggior costo del capitale subito per un fatto ingiusto imputabile all’amministrazione quale autrice del danno, per importi anche assai elevati”.

Insomma, lo Stato rischierebbe di rimetterci parecchio, anche se non ci sono cifre nella relazione: i giuristi rimandano infatti al ministero per una eventuale quantificazione dell’importo. In mattinata gia’ le parole del vicepremier Luigi Di Maio avevano lasciato intravedere uno spiraglio, subito recepito sul mercato, con il titolo della holding dei Benetton che ha messo a segno un rialzo del 3,8% a Piazza Affari, dopo i cali degli ultimi giorni. “Siamo pronti a individuare una soluzione, a patto che Autostrade paghi e si faccia giustizia verso le vittime”, ha detto in una intervista a Repubblica Di Maio. Nei giorni scorsi il vicepremier grillino era finito sotto un fuoco di fila per aver rilasciato delle dichiarazioni su Atlantia a mercati ancora aperti, fino all’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, che ha sottolineato che sarebbe “molto opportuno” che i politici parlassero di societa’ quotate a Borsa chiusa. Secondo indiscrezioni di stampa, peraltro, Atlantia potrebbe ancora essere coinvolta nella partita su Alitalia, anche se la societa’ ha finora sempre negato. Finora si sono fatti avanti il gruppo Toto, l’imprenditore colombiano German Efromovich, azionista di maggioranza della compagnia di bandiera colombiana Avianca, e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Intanto domani ci sara’ l’incontro al Mise tra Di Maio e i sindacati che chiedono “risposte chiare”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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