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RestiAMO al SUD, tappa a Minturno confermata bandiera blu del Mediterraneo

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La città antica, tipicamente medioevale, arroccata sulle pendici dei Monti Aurunci rivolti ad Occidente, si spalanca sulle spiagge bagnate dal Tirreno, che da Nord corrono dal Golfo di Gaeta sino alla foce del Garigliano in direzione Sud, dove si segna il confine tra Lazio e Campania, e dove oltre duemila anni fa sorgeva Minturnae, poi trasferitasi in alto per evitare i saccheggi dell’epoca saracena all’indomani della caduta dell’Impero Romano d’Oriente.

E proprio nel cuore del borgo medioevale, ci si imbatte nella splendida Cattedrale di Minturno, dedicata a San Pietro Apostolo, un edificio del IX Secolo poi riedificato nel XII, con un affascinante stile austero e lineare tipico dell’epoca, con un interno capace di regalare emozioni intense, profonde, attraverso un gioco di luci ed ombre che disegnano i contorni delle arcate a sesto acuto diseguali, che terminano sulla pianta del sacro luogo a croce latina e dai quali emergono capolavori artistici unici al mondo, come affreschi, dipinti e giochi di marmi. Angoli di straordinaria sacralità ulteriormente abbelliti anche in età Barocca, che si susseguono lungo tutte le tre navate. Nell’abside è visibile l’affresco del XIII secolo della Madonna delle Grazie, proclamata Protettrice dal 1850 e, da allora, ogni primo settembre viene adorata attraverso la tradizionale processione, alla quale i fedeli ed abitanti del luogo non possono più rinunciare, per attaccamento religioso o comunque culturale, che ha dato vita ad una tradizione capace di raccogliere in un unico abbraccio di amore e speranza, una intera Città. Oggi all’evento religioso è abbinata anche una kermesse artistica ormai di rilievo nazionale.

Ritornando verso il mare, oggi dell’antichissima città romana protetta nell’apposito sito archeologico, nata dagli Ausoni ma rifondata dell’Impero come colonia romana nel 295 A.C, in occasione della seconda Guerra Sannitica, posta sul cammino della via Appia, restano tracce importanti ed imponenti, così come per il Teatro dove ancora si animano spettacoli capaci di farci viaggiare indietro nel tempo per decine di secoli. Sicuramente da visitare, la colonia era strutturata come residenziale oltre che commerciale, mentre dall’adiacente costa spiccavano le ville marittime ove l’elite romana amava abbandonarsi all’irrinunciabile otium.

Questo insediamento, oggi come allora, rapisce i sensi di chi ha la fortuna di visitarlo, e oggi come allora ne conferma la vocazione commerciale e turistica, con la stessa brezza marina che ci ricorda quanta bellezza naturale si sprigiona dalle spiagge e della macchia mediterranea, che sembrano voler giocare con il Tirreno blu attraverso un alternarsi di colori vividi e brillanti. 

In tal contesto si inserisce l’area costiera fruibile non solo nei mesi estivi, anche grazie al clima mite tutto l’anno. Di grande rilievo storico artistico, oltre che ovviamente paesaggistico, si conferma la zona costiera del monte di Scauri e Gianola, quest’ultima località cadente nel territorio di Formia, e facenti parte dell’omonimo Parco Regionale che si sviluppa per quasi trecento ettari, oltre un’ area marina di circa 30 ettari, dove si alternano anche qui resti di ville romane immerse tra la Macchia bagnata da un mare cristallino.

E proprio nel parco protetto, alle pendici del monte di Scauri il mare diventa limpidissimo, grazie anche alla conformazione rocciosa che ha originato una spiaggia in ciottoli ed un fondale marino sassoso, che hanno dato il nome alla caratteristica spiaggia “dei sassolini”. Una parte di Baia bellissima, tale da essere stata scelta quale location di pellicole di fama internazionale come “Per grazia ricevuta” di Nino Manfredi o il “Conte di Montecristo”, con Ornella Muti e Gerard Depardieu. Meta anche di suggestivi percorsi trekking, il soggiorno in questo angolo di paradiso può essere vissuto sia usufruendo della parte di spiaggia libera, che di quella attrezzata. 

Per il secondo anno consecutivo Minturno si conferma Bandiera Blu, e la notizia non poteva essere migliore, essendo meta vacanziera che da decenni ha conquistato il cuore di tantissimi turisti, in larga parte campani, che qui hanno anche deciso di comprare una seconda casa, portando così idealmente l’amata cittadina (soprattutto la località di Scauri), nelle provincie di residenza di Napoli o Caserta.

Questo importante e confermato riconoscimento, quindi anche per l’anno 2022, premia un costante lavoro della Comunità e dell’Amministrazione, che negli ultimi anni si è concentrata per offrire ai cittadini ed avventori, servizi sempre più efficienti con particolare riguardo dell’ambiente costiero e marino, oggi più che mai sicuramente da raggiungere per evadere dalla routine quotidiana, e regalarsi l’emozione di vivere in tanta bellezza.

 

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In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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