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Ambiente

RestiAmo al Sud ci mostra il fascino senza tempo del Circeo

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Il suo fascino è stato decantato anche nell’Odissea dove si ambienta l’incontro dei Naviganti più famosi della letteratura con la Maga Circe, che a questo meraviglioso angolo di mondo ha dato il suo nome e nel Monte, che da oltre cinquecento metri degrada ripido nel mare, ha scolpito per sempre i suoi lineamenti. Tale avventura di Ulisse non poteva essere ambientata in un posto diverso, abitato fin dalla notte dei tempi (tra le varie grotte, in quella dei Guattari, nel 1939 fu rinvenuto uno tra i primi resti fossili dell’omo di Neanderthal) e dove ancora ad oggi possono essere ammirati i resti delle acropoli e delle mura megalitiche dei Circeii.

Un luogo che nei millenni si è preservato e si presenta pressochéincontaminato. Dopo aver resistito agli assalti degli avventori di tutte le epoche, da decenni la lotta all’inquinamento e ai palazzinari (un vero flagello per altri territori della nostra stupenda Italia) trova il suo punto di forza nell’istituzione di oasi marine esoprattutto dell’omonimo Parco, che si estende a perdita d’occhio per migliaia di ettari che dilagano dal Monte ai territori di Sabaudia e dell’Area Pontina, così creando una massiccia protezione verde ed azzurra che sembra ancora capace di scongiurare lo scempio della speculazione fine a se stessa.

Proseguendo verso Meridione ci imbattiamo nell’eleganza di San Felice Circeo che caratterizza non solo il centro antico, finemente arroccato in alto, ma anche le splendide ville più isolate, incastonate come gioielli nel versante che si tuffa suggestivo nell’acqua, creando calette, ripari ed incursioni di costa dove poter immergersi in un universo blu assolutamente puro.

Da Levante la città si adagia sulle spiagge di morbida sabbia, che seguono il lungomare ben attrezzato dove poter percorrere chilometri in bici o con l’ “uso” delle gambe fino al porto turistico, dove il panorama cambia e cede il passo a ricami di roccia e lussureggiante vegetazione.

La sera la città si anima con le luci dei locali che si spingono quasi fino ad accarezzare il Tirreno, dove poter gustare i migliori piatti impreziositi dal freschissimo pescato locale oppure allietarsi in strutture ormai storiche, come la “Bussola”, dove musica e divertimento sono una garanzia da circa mezzo secolo.

Dall’opposto lato del Monte Circeo, da Torre Paola in direzione NORD, inizia il tratto di costa cadente nel Comune di Sabaudia, sicuramente tra i più ricercati del mondo, dove trovano riparo dai riflettori e dalla frenetica vita pubblica tanti personaggi famosi come stelle del cinema o del teatro, volti noti della TV, campioni dello sport, cantanti, scrittori e tutti coloro che qui possono ripararsi da ogni frenesia e godere di un mare stupendo e spiagge in larga parte ancora selvagge, dalla sabbia finissima, spesso nascoste da dolci dune e dalla Macchia Mediterranea che tutto sembra cullare in un delicato abbraccio.

L’amore per la natura che qui trionfa ovunque, ha evidentemente contribuito ad aumentare la sensibilità dei cittadini di Sabaudia che questi luoghi contribuiscono in prima persona a valorizzare e vivere nel modo migliore.

Tra le tantissime iniziative merita una nota l’attività dell’Associazione Mondo Cane onlus, che grazie al buon cuore e all’infinita passione di Serena Lombi e dei tantissimi amici volontari, ha ottenuto in concessione un tratto di spiaggia che è stato interamente dedicato ai nostri compagni a quattro zampe, sempre più considerati come veri componenti di tantissime famiglie italiane. Ecco dunque la Bau Beach Sabaudia, un vero esempio di come la cittadinanza attiva può interagire con le Amministrazioni locali e dar vita a realtà che un tempo consideravamo possibili solo nelle efficienti e più avanzate realtà del Nord Europa.

La città pontina, vivace ma mai chiassosa, accogliente ed ospitale anche d’inverno, ancora oggi si presenta immutata nella sua pianta originale, disegnata circa un secolo addietro, con le tipiche forme mutuate da un neoclassico futurista. Letteralmente strappata a paludi malsane ed in larga parte inaccessibili grazie ad una mastodontica opera di bonifica che fu il vanto dell’ingegneria del Ventennio, ma che ancora oggi rappresenta un vero e proprio modello idrogeologico ed urbanistico, si sviluppa armoniosa in orizzontale con le sue case e strutture basse ed aggraziate tra ampie pinete, parchi verdi e il grande bacino dove è possibile cimentarsi in ogni sport acquatico.

E se tanto non basta, allora ci si può recare presso l’aviosuperficie del Flying Club Sabaudia, dove ad attendervi potreste incontrare uno dei più signorili, capaci e disponibili “Cavalieri dell’Aria del nostro Paese, il comandante pilota Antonio Ventura, e così prenotare un volo turistico e diventare “piloti per un giorno” con uno dei tanti aerei a disposizione di chi vuole avere la concreta possibilità di toccare il cielo con un dito, in ogni senso.

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In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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