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Cronache

Resti umani sparsi per terra e una trentina di bare accatastate nel capannone degli orrori scoperto dai carabinieri

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La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per vilipendio di cadavere in seguito alla scoperta di resti umani e di una trentina di bare in un capannone di Scurelle, in Valsugana. Il ritrovamento è avvenuto in seguito alla segnalazione di alcuni operai che stavano lavorando in un cantiere vicino al capannone, che è stato posto sotto sequestro. Sul posto la Polizia locale della Bassa Valsugana i vigili del fuoco volontari di Scurelle ed i carabinieri del Noe, che hanno svolto i primi accertamenti. Due, per ora, le ipotesi: la prima è che le bare siano state rubate e poi ammassate nel capannone per ricavarne lo zinco e l’ottone, metalli che vengono utilizzati nella costruzione delle casse, per poi rivenderli sul mercato nero. La seconda ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella della finta cremazione, dunque le bare potrebbero essere state abbandonate da imprese addette alla cremazione anzichè portate in un impianto crematorio, per poi incassare comunque il costo del servizio.

L’intera area sequestrata era in una condizione di generale degrado.- Accatastate una sopra l’altra, c’erano le 24 bare contenenti le spoglie di defunti provenienti da differenti aree cimiteriali del Veneto, mentre altre 3 casse in zinco si trovavano aperte sul pavimento.  I successivi accertamenti permettevano di stabilire che una cooperativa sociale della Valsugana, in possesso delle autorizzazioni per il trasporto dei defunti, anziché portare come previsto le salme dai cimiteri ai forni crematori, le depositava presso il capannone di Scurelle ove provvedeva a separare le spoglie dei defunti dalla casse funebri in legno/zinco, ricollocandole quindi in sacchi di nylon che venivano successivamente riposti in scatole di cartone le quali, una volta sigillate, venivano inviate al forno crematorio. Le casse funebri, invece, dopo essere state sezionate e separate dalle parti metalliche venivano avviate a smaltimento in centri della zona. Tale modalità di gestione permetteva di ottenere alla cooperativa dell’alta Valsugana un vantaggio economico dovuto dai minori costi di cremazione, stimato in circa 400  euro a salma.

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‘Salva Milano’ arriva alla Camera, si spacca l’opposizione

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Si spaccano le opposizioni sulla proposta di legge “Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia cosiddetto”, il cosiddetto ‘Salva Milano’, arrivato nell’Aula della Camera. Il Pd ha votato insieme al centrodestra contro le pregiudiziali di costituzionalità presentate da M5s e Avs. Il provvedimento che dovrebbe, tra l’altro, sbloccare la situazione di una serie di cantieri edilizi del capoluogo milanese. Il testo prevede che l’ok preventivo di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non sia obbligatorio in caso di costruzione di nuovi immobili su lotti che si trovano in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o interventi su edifici esistenti in ambiti edificati.

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Kiev: Russia ha lanciato missile balistico intercontinentale

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ìL’aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale dalla regione meridionale di Astrakhan durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. È la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha utilizzato missili statunitensi e britannici per colpire obiettivi all’interno della Russia, azione che Mosca aveva avvertito sarebbe stata vista come una grave escalation. Secondo l’aeronautica militare, l’attacco russo ha preso di mira aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Notte da incubo in casa, sindaco sannita mette in fuga 4 banditi

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Notte da incubo ma con lieto fine per il sindaco di Castelvenere (Benevento) Alessandro Di Santo, di professione medico. L’uomo, che nella mattinata di ieri aveva subito un intervento agli occhi, ha affrontato e messo in fuga quattro malviventi entrati nella sua villa nel cuore della notte. Erano le 2,30 quando il primo cittadino del comune sannita che conta circa 2.400 abitanti, e che stava riposando su un lettino medico post operatorio al piano terra, si è accorto che un malvivente stava entrando in casa da una finestra con l’aiuto di altri tre complici. Con lui e con altri due banditi è nata subito una colluttazione fatta di pugni e schiaffi.

Nel frattempo la moglie ed una delle figlie del primo cittadino sono scese in soccorso del congiunto allertando i carabinieri. “Sono stati lunghi momenti concitati e di forte tensione e paura – racconta a caldo il sindaco – terminati quando ho urlato a mia figlia di prendere il fucile. Così, dopo qualche attimo di esitazione, i malviventi hanno deciso di desistere e darsi alla fuga a bordo di un’auto”.

“Durante la colluttazione ho sferrato diversi pugni ma – continua Di Santo – ne ho subiti tanti altri, soprattutto al torace, e per questo mi sto recando in ospedale a Cerreto Sannita per farmi visitare”. A chi gli chiede se ha riflettuto sul fatto di aver reagito non sapendo se i malviventi fossero armati, Di Santo replica: “In quel momento mi è partita l’adrenalina. Non ho riflettuto sulle conseguenze e ho deciso di reagire. Devo ringraziare comunque i carabinieri che sono giunti tempestivamente appena siamo riusciti a dare l’allarme”.

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