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Cronache

Rapinatore sedicenne incastrato da un’impronta

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Un 16enne è stato incriminato e arrestato per il reato di rapina grazie all’ausilio di un’importante prova: un’impronta digitale. I Carabinieri della Stazione di Torre del Greco Capoluogo, in collaborazione con l’IPM di Airola (BN), hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in Istituto penale minorile emessa dal Tribunale per i Minorenni di Napoli. Questo è avvenuto su richiesta della Procura della Repubblica, in seguito alle indagini che hanno identificato il giovane come il presunto responsabile di una rapina avvenuta il 15 ottobre 2023 in un bar di Via Nazionale nel Comune di Torre del Greco.

Durante il raid, sono stati rubati 500 euro in contanti, sigarette e “Gratta e Vinci” per un valore complessivo di 2800 euro. La tempestiva analisi delle registrazioni del bar ha permesso agli investigatori di notare che il rapinatore aveva toccato una vetrina espositiva, lasciando le sue impronte digitali. Grazie al confronto con quelle presenti nel database, è stato possibile collegare il giovane alla scena del crimine.

Attualmente detenuto presso l’IPM per un’altra causa simile, il sedicenne rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Questo arresto dimostra l’importanza delle moderne tecniche investigative nell’identificare e incriminare i responsabili di reati, anche in casi apparentemente complessi.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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