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Cronache

Raid punitivo al dipartimento di Veterinaria di Napoli: quattro arresti per l’aggressione al personale medico

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Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri per un assalto violento al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli. Il raid, descritto come un atto punitivo, è scaturito dalla rabbia per la morte del cane di uno degli aggressori, portando all’arresto di due uomini e due donne già noti alle forze dell’ordine. Sono accusati di aggressione a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio, e si trovano ora agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

La dinamica dell’aggressione

L’episodio violento si è verificato dopo che l’animale era stato trattato in una clinica privata e successivamente portato al dipartimento di Veterinaria della Federico II. Alla notizia della morte del cane, il proprietario ha richiamato amici e familiari, organizzando un vero e proprio raid punitivo contro il personale medico e i tirocinanti presenti. La violenza ha colpito principalmente un medico veterinario e un borsista di ricerca, che hanno riportato ferite con una prognosi di sette giorni.

Un’ondata di violenza preoccupante

Questo attacco è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano una crescente violenza nei confronti del personale sanitario. Antimo Morlando, segretario della sanità pubblica della FP Cgil Campania, ha espresso preoccupazione per la spirale di violenza sempre più dilagante, sottolineando l’urgenza di adottare misure di sensibilizzazione e un inasprimento delle pene per i responsabili di tali atti.

«C’è una violenza dilagante che deve essere necessariamente arrestata. Questa spirale di ferocia tocca livelli sempre più alti di barbaria», ha affermato Morlando. La FP Cgil Campania, impegnata nella protezione dei diritti degli operatori sanitari, ha ribadito la necessità di una campagna quotidiana di umanizzazione per prevenire ulteriori episodi di aggressione e proteggere il personale.

Il pericolo di una sanità senza personale

L’aggressione ha messo in luce anche un altro grave problema: la riduzione del personale sanitario a causa del crescente numero di violenze. Morlando ha avvertito che continuare ad aggredire i lavoratori sanitari porterà presto a reparti e ambulatori vuoti, poiché i professionisti saranno sempre più riluttanti a lavorare in condizioni di pericolo.

«Le istituzioni devono fare di più per proteggere il personale sanitario. La FP Cgil Campania è pronta a intraprendere qualsiasi forma di azione per difendere i diritti e la sicurezza degli operatori», ha concluso Morlando.

Solidarietà al personale della Federico II

La FP Cgil Campania ha espresso la sua solidarietà al personale sanitario aggredito, definendo l’episodio «vile» e sottolineando il trauma ulteriore subito dalle vittime, umiliate anche dalla ripresa in diretta Facebook dell’aggressione da parte degli assalitori.

Questo episodio evidenzia ancora una volta la necessità di un intervento rapido e deciso per proteggere chi lavora ogni giorno al servizio dei cittadini, in particolare nelle strutture sanitarie, che troppo spesso diventano teatro di atti di violenza ingiustificati.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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