Collegati con noi

Cronache

Ragazzino rapinatore ucciso a Napoli, arrestati solo nove criminali che devastarono l’ospedale dei Pellegrini

Pubblicato

del

Ci sono nove persone arrestate per la devastazione dell’ospedale dei Pellegrini dello scorso 1 marzo. È questo il bilancio di una operazione di polizia giudiziaria  della procura distrettuale antimafia di Napoli. È lo show down delle indagini legate alla morte del rapinatore 15enne Ugo Russo, ucciso in via Generale Orsini da un carabiniere che il 15enne e un suo complice (arrestato) volevano rapinare. Le nove misure cautelari sono state eseguite all’alba a carico dei vandali criminali che devastarono e saccheggiarono l’ospedale dei Pellegrini nella notte della morte del ragazzo.

Ugo Russo. Il ragazzo rimasto ucciso nel corso di una rapina

Altri criminali andarono a sparare contro la caserma dei carabinieri Pastrengo. I due autori di quel raid sono già in cella. Tra gli arrestati ci sono alcuni parenti  del minorenne ucciso. Di sicuro i genitori del ragazzino rapinatore, per quel che noi sappiamo, non sono stati arrestati. Non sappiamo però se oltre ai nove arrestati ci sono altri indagati per la devastazione dell’ospedale.

Le accuse a carico delle nove persone destinatarie delle misure emesse dai gip, su richiesta della Procura distrettuale antimafia e della Procura per i minorenni, sono (a vario titolo) di devastazione e saccheggio, interruzione di un servizio di pubblica necessità, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Ecco i dati anagrafici degli arrestati maggiorenni

1. GRASSO Giovanni, detto Ivan, nato a Napoli il 26.5.1997;

2. MANCINI Gennaro nato a Napoli il 3.6.1972;

3. INCORONATO Michele, nato a Napoli il 3.6.1974;

4. PALUMBO Lucia, nata il 26.03.1978 a Napoli;

5. RUSSO Maria Pia, nata a Napoli il 20.4.1977;

6. GRASSO Salvatore,  nato a Napoli il 2.8.1975;

7. MAZZOCCHI Salvatore, nato a Napoli il 26.11.1994.

 

 

Advertisement

Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

Pubblicato

del

Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

Continua a leggere

Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

Continua a leggere

Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

Pubblicato

del

“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto