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Cronache

Quattro gli aggressori del giornalista della Stampa Andrea Joly, individuato il branco

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Il cerchio si è chiuso intorno ai militanti di CasaPound accusati di avere fatto parte del gruppo che sabato scorso ha aggredito a Torino il giornalista della Stampa Andrea Joly, colpevole, ai loro occhi, di fotografare e filmare la festa per i sedici anni del circolo Asso di Bastoni. Subito dopo l’aggressione erano stati identificati due torinesi di 53 e 45 anni. Altri due sono stati individuati dalla polizia, in queste ore. Si tratta di un uomo di 46 anni di Ivrea (Torino) e di uno di 35 anni di Cuneo. Tutti volti noti nel panorama dell’estrema destra piemontese. Alcuni di loro hanno infatti alle spalle precedenti legati proprio alla militanza politica, mentre il 46enne di Ivrea si era presentato nelle liste della Lega nelle amministrative del 2023. Questa mattina gli uomini della Digos, guidata dal dirigente Carlo Ambra, hanno perquisito le abitazioni dei quattro e il circolo Asso di Bastoni, in via Cellini, nel quartiere San Salvario.

Alla fine dell’attività sono stati sequestrati gli indumenti che avevano indosso i presunti aggressori quando Joly è stato malmenato. In particolare la polizia ha portato via delle magliette. Gli abiti avrebbero permesso agli investigatori, coordinati dal pm Paolo Scafi, di indentificare i componenti del gruppo, ripresi dai video dello stesso giornalista, dei residenti e dalle telecamere della zona. I quattro sono ora accusati di lesioni personali aggravate dai futili motivi, dal numero di persone e dall’avere agito per commettere il reato di violenza privata. Gli accertamenti non hanno riguardato altre circostanze e dentro il pub non è stato trovato nulla di utile alle indagini.

“Le perquisizioni nei confronti di nostri militanti e della sede torinese dell’Asso di Bastoni, con esito negativo, sono semplicemente uno spreco di soldi pubblici – hanno commentato da CasaPound Italia -. Siamo al fianco degli indagati e siamo pronti a difenderci in tutte le sedi dove dimostreremo la nostra versione dei fatti. Non sappiamo nemmeno se esista un referto e di quanti giorni di prognosi stiamo parlando, ma considerato che già il giorno dopo la vicenda il giornalista ha ripreso a lavorare e a rilasciare interviste in ogni dove – dicono ancora da Cpi -. Da parte nostra c’è tutta la volontà e la maturità di gettare acqua sul fuoco e di evitare un clima di tensione e odio. Non ci faremo intimidire da azioni repressive”. In risposta all’accaduto Ordine dei giornalisti e sindacato del Piemonte, Cgil, Anpi e altre associazioni locali hanno organizzato nel tardo pomeriggio un presidio sotto la prefettura a Torino.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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