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Esteri

Putin mostra i muscoli, esercitazioni in Bielorussia

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Mosca lancia esercitazioni militari in Bielorussia, mentre non si placano le tensioni internazionali attorno all’Ucraina, con l’Occidente che accusa la Russia di aver concentrato oltre 100.000 soldati vicino ai confini con la repubblica ex sovietica. Mosca ha fatto sapere che le esercitazioni, gia’ in programma e denominate ‘Allied Resolve’, andranno avanti per dieci giorni, fino al 20 febbraio, e assicura che, una volta terminate, i soldati russi torneranno alle loro basi. La situazione politica resta pero’ complicata e non e’ chiaro quanti militari di Mosca siano impegnati nelle manovre in Bielorussia, che confina a sud proprio con l’Ucraina e il cui regime e’ sempre piu’ vicino al Cremlino. La Russia – riporta il New York Times – afferma che siano meno di 9.000 i propri soldati dispiegati in Bielorussia. Secondo la Nato sarebbero invece circa 30.000 e la settimana scorsa il segretario generale dell’alleanza, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che si tratta del piu’ ampio dispiegamento militare russo nel Paese dalla fine della Guerra fredda. Stoltenberg ha aggiunto che per le manovre Mosca dovrebbe schierare militari delle forze speciali, caccia Su-35, sistemi di difesa aerea S-400 e missili Iskander. Da parte sua, il ministero della Difesa russo non ha precisato quanti soldati siano impegnati nelle esercitazioni, ma annunciandone l’inizio ha pubblicato sul web un video che mostra mezzi corazzati, carri armati, caccia e sistemi missilistici.

Inoltre, poco prima dell’avvio delle manovre, la Russia – stando a quanto riporta la Deutsche Welle – ha dichiarato che dei bombardieri strategici a medio raggio stavano effettuando un volo di pattugliamento sui cieli della Bielorussia. Wolfgang Richter, esperto militare del German Institute for International and Security Affairs, ha spiegato all’emittente tedesca che non c’e’ nulla di inusuale in questo. “Anche gli Stati Uniti lo fanno, si tratta di segnali politici”, ha affermato l’analista sottolineando che questi voli normalmente vengono effettuati senza armi nucleari. La Russia – che ha inviato anche sei navi militari nel Mar Nero per delle manovre marittime – ha dichiarato che le esercitazioni in Bielorussia simulano un’operazione di “soppressione e respingimento di un’aggressione esterna” e hanno solo carattere difensivo, ma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, non ha nascosto la sua preoccupazione e ha parlato di “un gesto di grande violenza”, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “l’accumulo di forze al confine e’ una pressione psicologica” da parte russa.

Pure l’Ucraina ha lanciato a sua volta delle esercitazioni militari, e i giorni coincidono con quelli delle manovre russe in Bielorussia: 10-20 febbraio. Anche in questo caso, non si sa quanti militari siano impegnati nelle esercitazioni, ma secondo la Reuters le truppe di Kiev dovrebbero usare i droni Bayraktar di fabbricazione turca e i missili anticarro Javelin forniti loro dagli Usa. I rapporti tra la Russia e l’Ucraina si sono deteriorati nel 2014, quando Mosca si e’ annessa di fatto la Crimea strappandola a Kiev con un’invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento ed e’ iniziato il conflitto nel Donbass, dove il Cremlino e’ accusato da tempo di sostenere militarmente i miliziani separatisti.

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Esteri

Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Esteri

Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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