“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi.
Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.
Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.
L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.
Ischia all’avanguardia nella posizione Green attraverso un progetto che potrà diventare impresa. Guidato dal giovane professore Raffaele Campanile, docente di ruolo al Liceo Statale Giorgio Buchner, è un programma all’avanguardia che è riuscito a stimolare e coinvolgere la mente dei ragazzi tra cui si sono distinti cinque nomi.
Le favillanti osservazioni e proposte di quest’ultimi hanno da subito tracciato il divenire dell’intera idea lavorandoci con cura e dedizione anche al di là delle ore didattiche. E’ un vivido esempio di quanto l’isola possa essere palcoscenico di menti frizzanti che, se coltivate e favorite nello stimolo, possono produrre innovazione ed una positiva mentalità pronta per accogliere le sfide del futuro.
Lasciamo che ci racconti di più lo stesso professore.
Iniziamo con qualche doverosa notizia su di lei.
Mi chiamo Raffaele Campanile ho 28 anni e sono docente di ruolo al liceo “Buchner” di Ischia dove insegno matematica e fisica. Ho conseguito la laurea e poi il dottorato in fisica. Prima di insegnare, ho lavorato in ambito universitario e aziendale. Ho fatto esperienze di lavoro all’estero, prima sono stato negli Stati Uniti d’America, all’Università di Stanford, poi a Lisbona, dove ho vissuto per più di un anno. In particolare, nel 2019 ho partecipato ad un contest internazionale che mi ha portato in Giappone con studenti e studentesse di un liceo campano. Anche grazie alle esperienze precedenti, ho capito di voler mettere la mia passione per la scienza al servizio della comunità scolastica.
Come nasce l’idea del progetto Scavengers of the Sea?
L’idea è nata in classe, dal confronto tra docente e alunni. Insegnando matematica spingo gli studenti a interrogarsi su come gli strumenti matematici possano aiutare a prendere decisioni consapevoli. Così, a marzo 2022, ho proposto alla classe un’unità di apprendimento volta a sviluppare competenze imprenditoriali. Il compito finale consisteva nello sviluppo di un business plan per una start-up innovativa. Tutta la classe ha reagito con entusiasmo, in particolare un gruppo di cinque studenti e studentesse ha tirato fuori una bella idea che ci è sembrata interessante da subito. Allora ho spronato i ragazzi a sviluppare più in dettaglio la loro idea. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal loro impegno e dalla loro dedizione.
Può spiegarci brevemente cos’è Scavengers of the Sea?
È un’idea imprenditoriale innovativa che abbiamo candidato a RE-EDUCO, contest rivolto alle scuole superiori di Italia, Spagna, Cipro, Finlandia e Grecia. La start-up intende robotizzare il processo di rimozione della plastica superficiale dai mari. Infatti, ad oggi i servizi di pulizia delle superfici marine non sono molto sviluppati. Noi abbiamo immaginato una soluzione che, tramite l’utilizzo di droni, sia in grado di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste, proteggendo la flora e la fauna marina e garantendo la sostenibilità a lungo termine delle attività umane. Il nome Scavengers of the Sea ci è venuto in mente un pomeriggio di maggio; deriva dai supereroi Avengers e in più c’è un gioco di parole con il termine inglese scavenger che vuol dire “spazzino”.
Dove e quando gli studenti hanno lavorato al progetto?
Come detto in precedenza il lavoro è iniziato in classe durante le ore di matematica. Dato che i cinque studenti partecipavano al corso PON “Coding e robotica: come programmare un robot”, che ho riproposto anche quest’anno, il lavoro è proseguito durante quei pomeriggi, nel periodo tra aprile e maggio. In più, gli studenti hanno dedicato molto tempo e impegno per perfezionare il progetto in autonomia a casa, dimostrando una grande determinazione. Inoltre, lo sviluppo del progetto ha beneficiato dei corsi e delle sessioni di mentorship forniti dal team italiano di re-educo. Mentre il progetto prendeva forma siamo stati supportati dalla dirigente Assunta Barbieri, che ringrazio fortemente. Senza il suo interesse per una didattica laboratoriale, e quindi senza i relativi investimenti, non saremmo potuti arrivare a questo risultato.
Quale sarà l’area di competenza del progetto?
Il nostro progetto interseca diverse aree di competenza, tra cui la sostenibilità e la cura dell’ambiente, in particolare del mare. L’obiettivo principale del progetto è quello di contribuire alla tutela dell’ambiente marino e delle coste, utilizzando tecnologie innovative e sostenibili per affrontare un problema globale come quello della plastica nei mari.
Come impatterà sul territorio e quando dovrebbe divenire operativo?
Il nostro progetto che, sottolineo, è stato sviluppato da studenti e studentesse di liceo è in fase embrionale, e deve ancora affrontare diversi step prima che si possa stabilire quando diventerà operativo. Intanto, rispetto ad un anno fa abbiamo già conseguito dei risultati importanti: i ragazzi hanno imparato a valutare un’idea imprenditoriale e a redigere un business plan. Al momento, non possiamo indicare un cronoprogramma preciso. Tuttavia, siamo convinti che l’idea, una volta messa in pratica, avrà un impatto positivo sul territorio di Ischia e non solo.
La vera domanda è: Ischia è pronta ad accogliere iniziative come questa? Questo gruppo ha dimostrato che esistono sull’isola studenti e studentesse in grado di emergere a livello nazionale ed internazionale. L’isola può rappresentare un terreno fertile per far germogliare il loro talento? Siamo consapevoli che il progetto prevede il coinvolgimento e il supporto di diversi attori del territorio, tra cui le autorità, le organizzazioni ambientaliste e le comunità locali. Solo con il loro sostegno e la loro collaborazione potremo garantire che il nostro progetto abbia successo e possa contribuire a rendere Ischia un luogo più sostenibile e vivibile.
Perché proprio questo progetto?
Il gruppo è particolarmente legato a questo progetto perché nasce dalla passione e dall’amore per il mare e la natura. Siamo profondamente preoccupati per il problema della plastica nei mari e per l’impatto che sta avendo sull’ambiente marino e sulla salute delle persone. Gli sforzi messi in campo dalle istituzioni competenti non sono sufficienti per affrontare questo problema. Il progetto proposto è quindi un tentativo per dare il nostro contributo al miglioramento di un problema globale in modo efficace e sostenibile, con una soluzione innovativa e originale. Non avremmo potuto scambiarlo con un’altra idea, perché è proprio questa che ci ha ispirati e che ci ha spinto a lavorare sodo per sviluppare il nostro progetto.
Avete, di fatto, gareggiato con altri progetti internazionali e vinto. Che valore ha questo riconoscimento per lei, per il team, per il Liceo e per Ischia?
Questo riconoscimento è estremamente prezioso per noi e ha un valore significativo per molte ragioni. In primo luogo, è un’attestazione della buona qualità del lavoro e dell’impegno del team nel portare avanti il progetto. Siamo stati in grado di dimostrare la nostra capacità di sviluppare idee innovative e di portarle alla loro realizzazione, non solo a livello locale, ma anche a livello internazionale. In secondo luogo, questo riconoscimento ha un grande valore per il Liceo e per Ischia. È un’ulteriore conferma del fatto che la scuola italiana è in grado di formare e valorizzare studenti e studentesse eccellenti. Tuttavia, al contempo, il livello medio dell’istruzione in Italia è molto basso rispetto ad altri paesi europei e occidentali. Secondo i dati dell’OCSE, l’Italia si colloca infatti al di sotto della media internazionale in termini di risultati degli studenti nei test di valutazione standardizzati.
Quali saranno i prossimi sviluppi?
Il primo sviluppo immediato per il nostro progetto sarà la partecipazione all’evento finale del concorso internazionale a Valencia. Sarà un’occasione unica per confrontarci con esperti del settore, ricevere riscontri sul nostro lavoro. Come detto in precedenza, la nostra idea ha potuto giovare di diversi momenti di confronto che l’hanno perfezionata e resa più solida. Siamo sempre in cerca di nuovi stimoli e occasioni di confronto. Inoltre, continueremo a lavorare alla nostra idea, cercando di rendere il sistema di raccolta dei rifiuti più efficiente e sostenibile, e di sviluppare nuove funzionalità per i droni, come l’identificazione dei rifiuti galleggianti e il monitoraggio della qualità dell’acqua. Lo sviluppo più importante di tutti sarà quello personale degli studenti e delle studentesse coinvolti. Quest’esperienza li ha già portati a maturare competenze come la creatività, la collaborazione, la risoluzione dei problemi e la comunicazione, e continuerà a fornire loro la possibilità di imparare e crescere come individui e come membri di una squadra. In futuro ci piacerebbe continuare a far conoscere la nostra idea a gruppi di persone competenti e stiamo anche pensando di partecipare ad altre competizioni.
Non rimane dunque che partire per il ritiro del premio. Cosa significherà questo viaggio?
Sarà un viaggio carico di significati e di possibilità. Innanzitutto, ci darà la possibilità di rappresentare il nostro Liceo e la nostra comunità a livello internazionale, dimostrando che siamo capaci di competere con altri progetti di alto livello provenienti da tutto il mondo.
Inoltre, come detto in precedenza, il viaggio ci offrirà un’opportunità unica di incontrare e connetterci con esperti e imprenditori del settore. Ma soprattutto, questo viaggio rappresenterà un momento importante per la crescita personale degli studenti coinvolti. Sarà un’esperienza di vita che li porterà fuori dalla loro zona di comfort e li spingerà a fare nuove scoperte, a sviluppare la loro autonomia e la loro capacità di adattarsi a nuove situazioni. Sarà come viaggiare per lavoro!