Collegati con noi

Cronache

Profanata tomba Berlinguer, interrogazioni a Piantedosi

Pubblicato

del

Tre volte in due mesi. È la frequenza con cui la tomba di Enrico Berlinguer è stata profanata nell’ultimo periodo. Ora di nuovo, con il vaso portafiori del cimitero di Prima Porta, a Roma, a pezzi. Lo hanno denunciato i figli con un post sul profilo Facebook di Bianca. Per loro, si è trattato di “un’azione vigliacca” che ha “un contenuto chiaramente politico”. “Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno”, ha annunciato subito il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. Come lui la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga: “chiediamo al Ministro Piantedosi di individuare i responsabili e tutelare il monumento”. E anche a palazzo Madama sarà depositata un’interrogazione al governo, come ha spiegato il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia, per il quale “non è più tollerabile che questo oltraggio si ripeta”. La morte di Berlinguer era stata ricordata meno di una settimana fa con una commemorazione in Parlamento. Tanti gli interventi, indipendentemente dalla corrente politica. E anche stavolta la partecipazione è stata bipartisan.

“La profanazione di una tomba è un atto inaccettabile”, ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il suo omologo alla Camera, Lorenzo Fontana, ha a sua volta condannato “con fermezza l’ennesimo, grave gesto a danno della tomba”. Secondo il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, la “violenza politica” rappresentata dalla profanazione “continua a perseverare a Roma e in tutta Italia”. Per Paolo Emilio Russo (Forza Italia) si è trattato di “quanto di più disumano possa accadere in un Paese libero e democratico”. Un “gesto indegno”, come ha dichiarato la deputata della Lega, Simonetta Matone. Umore condiviso da Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, secondo cui l’atto “offende la memoria di un grande statista, un uomo politico degno del massimo rispetto e che ha dato volto all’Italia”.

ùRaffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha detto che gli autori hanno “dimostrato disprezzo per la storia italiana e per le sue pagine di bella politica”. Una soluzione al problema, ha spiegato Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione nel Lazio, potrebbe essere predisporre “dei sistemi di videosorveglianza”. La senatrice del M5s, Alessandra Maiorino, ha notato che “si continuano a ripetere episodi inquietanti in questo Paese” e ha parlato di “un clima tossico crescente”. Ancora più dura, invece, la denuncia di Giovanni Barbera di Rifondazione Comunista. “Un fatto che coincide – ha affermato – con la presenza di un governo guidato dagli eredi politici di Almirante e di coloro che non hanno mai voluto accettare la democrazia e la nascita di una Repubblica antifascista”.

Advertisement

Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

Pubblicato

del

Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

Continua a leggere

Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

Pubblicato

del

La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

Continua a leggere

Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

Pubblicato

del

E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto