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Procura federale della Figc, Pecoraro lascia: indagò su Juve e Lega

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Dopo poco piu’ di tre anni la Procura federale della Figc cambia guardia. Con le dimissioni di Giuseppe Pecoraro, arrivate sul tavolo del numero uno di via Allegri Gabriele Gravina (nella foto in evidenza), si volta di nuovo pagina in attesa che venga nominato il suo successore. L’ex prefetto di Roma era subentrato nell’agosto 2016 a Stefano Palazzi, quest’ultimo reduce da un tour de force di inchieste, dal dopo Calciopoli al calcioscommesse. Motivi personali dietro la decisione delle delle dimissioni di Pecoraro, con il presidente della Figc Gravina che ha ringraziato l’ormai ex pm federale “per il lavoro proficuo svolto con reciproca soddisfazione in questi anni, formulando nello stesso tempo i migliori auspici per il futuro”. Un avvicendamento che sarebbe comunque dovuto avvenire a giugno del prossimo anno, quando sarebbe scaduto il suo mandato. E che ora spiana la strada all’attuale governance nell’opera di riassestamento del sistema. Soltanto nell’ambito della Procura federale, infatti, il Consiglio della Figc aveva da tempo iniziato a deliberare nuove nomine di competenza. Da ultime, quelle approvate ieri con l’innesto di 5 nuovi procuratori aggiunti: Marco Di Lello (con funzioni di Procuratore Federale Interregionale), Alessandro Gentili (assegnato alla Procura Federale Interregionale), Gioacchino Tornatore, Luigi De Ficchy, e il vicario Giuseppe Chine’ a cui spettera’ ora il compito di traghettare la Procura federale fino alla nomina del nuovo procuratore capo. Gia’ Prefetto di Roma dal 2008 al 2015, Pecoraro aveva iniziato la sua attivita’ inquirente nel mondo del pallone proseguendo sul solco di Palazzi nel calcioscommesse, prima di indagare sulla Juventus e le connessioni con il mondo ultras bianconero nella questione legata ai biglietti. Indagine che due anni fa sbarco’ anche a Palazzo San Macuto all’attenzione della Commissione parlamentare antimafia. Le ultime indagini di Pecoraro hanno posto la lente d’ingrandimento sulle presunte irregolarita’ nell’elezione di Gaetano Micciche’ a presidente di Lega di A e sul presunto illecito del ds della Roma Petrachi nei confronti del Torino per cui era precedentemente tesserato.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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Verona sconfitto al Bentegodi, Inter fa cinquina

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Incubo Verona, cinquina Inter. Grandinata di reti per la squadra di Simone Inzaghi al Bentegodi. Un quarto d’ora di partita vera, poi un assolo, un autentico monologo per l’Inter capace di realizzare cinque reti nella sola prima frazione. Un divario assoluto, ma resa del Verona inspiegabile dopo la prima rete subita. Perchè, per assurdo, è l’Hellas a sfiorare per prima il vantaggio ma poi, dopo la rete di Correa, l’Inter fa il bello e cattivo tempo. Una sorta di allenamento per i campioni d’Italia che sbancano Verona senza eccessiva fatica. Inter senza Lautaro, influenzato e Calhanoglu infortunato, è Correa che forma con Thuram il tandem d’attacco. Verona che si schiera a specchio con Tengstedt che accompagna Mosquera per un Hellas a due punte.

Avvio a dir poco frizzante. Belahyane scalda i riflessi di Sommer, poi Tengstedt, ben assistito da Tchatchoua, spacca la traversa della porta di Sommer. Ma l’Inter reagisce alla grande. Correa di testa fa le prove generali del gol cogliendo la parte alta della traversa di Montipò, poi spettacolare l’azione del vantaggio. De Vrji spacca il pressing e cerca Correa, velo per Thuram che chiude il triangolo e colpo sotto dell’argentino a mandare in visibilio i tifosi nerazzurri. Ma l’Inter non è sazia e raddoppia di lì a poco. Correa ricambia l’assist a Thuram con una bella palla in profondità, male la coppia dei centrali gialloblù Magnani e Dawidowicz, Thuram salta Montipò e fa il bis. Difesa del Verona imbarazzante. Altra imbucata centrale, difesa schierata male e Thuram copia e incolla l’azione precedente per la propria doppietta personale.

Non c’è più partita, l’Inter gioca sul velluto, il Verona è già sotto la doccia. Alla mezz’ora è poker, Aslani per De Vrij che gira con il destro e fulmina Montipò. Alla festa ospite si iscrive anche Bisseck che difende palla nel cuore dell’area gialloblù e cadendo riesce a mettere le spalle sotto l’incrocio dei pali di un Montipò tristemente abbandonato al suo destino. Ad inizio ripresa Inzaghi toglie Barella ed inserisce Zielinski che prova subito la sestina ma trova una pronta risposta di Montipò, Zanetti, invece, effettua quattro cambi per dare un po’ di fiducia ad una squadra imbarazzante ed arrendevole. E’ una ripresa senza emozioni, l’unica proprio allo scadere con una gran traversa colpita da Correa. L’Inter agguanta, almeno momentaneamente, la testa della classifica e, indubbiamente, manda segnali forti alle dirette avversarie.

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Tennis, sorpresa Djokovic: “Murray nuovo coach, benvenuto a bordo”

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Andy Murray sarà il nuovo allenatore di Novak Djokovic. L’annuncio a sorpresa è dello stesso giocatore serbo con un post sui social dove ha pubblicato una foto che lo ritrae insieme al campione britannico ed una didascalia criptica: “Non gli è mai piaciuto ritirarsi”. “Benvenuto a bordo, leggenda”, ha poi aggiunto ufficializzando la novità. Lo stesso Murray ha poi rilanciato il post dell’ex rivale. “Sono entusiasta di avere uno dei miei più grandi rivali sullo stesso lato della rete, come mio allenatore. Non vedo l’ora di iniziare la stagione e competere in Australia insieme a Andy con il quale ho condiviso molti momenti eccezionali sul suolo australiano”, ha dichiarato Djokovic a SkyNews Uk.

“Mi unirò alla squadra di Novak, aiutandolo a prepararsi per l’Australian Open. Sono davvero entusiasta e non vedo l’ora di passare del tempo sullo stesso lato della rete per una volta, aiutandolo a raggiungere i suoi obiettivi”, ha replicato lo scozzese che pochi mesi fa ha annunciato il suo ritiro come giocatore giocando il suo ultimo incontro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. “Rivali, compagni di doppio, amici e amanti? (vedi diapositiva 3💋)”, aveva scritto Murray pubblicando tre foto che lo ritraevano con Djokovic fin da adolescenti, a testimonianza di una lunga amicizia. Per Murray è la prima esperienza da allenatore.

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