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Premio Tenco 2024: Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i premiati

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Il Premio Tenco celebra i suoi 50 anni con un’edizione speciale che vede protagonisti alcuni dei più amati artisti napoletani. Tra i premiati spiccano Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari. Il prestigioso riconoscimento, nato per celebrare la Canzone d’Autore, quest’anno conferisce il Premio alla Carriera a Bennato, che ha recentemente entusiasmato il pubblico con uno straordinario concerto all’Arena Flegrea.

Edoardo Bennato e il Premio alla Carriera

Edoardo Bennato riceverà il Premio alla Carriera, assegnato a coloro che hanno dato un contributo significativo alla Canzone d’Autore mondiale. Insieme a lui, saranno premiati anche artisti come Samuele Bersani, Mimmo Locasciullie Teresa Parodi.

Riflettendo sulla figura di Luigi Tenco, Bennato ha dichiarato: “Lo osservavo anche se da adolescente e solo attraverso gli schermi televisivi. Luigi, sempre geniale quanto imbronciato, percepiva il disagio tra i trafficanti del baraccone della musica italiota. È sempre stato nel mio cuore, come Fabrizio De Andrè, con cui c’era stima e affetto reciproco.

Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i protagonisti

Anche il leggendario batterista Tullio De Piscopo sarà premiato con il riconoscimento “I Suoni della Canzone”, per il suo inconfondibile contributo alla musica italiana, mentre la talentuosa Simona Molinari riceverà il premio per il miglior album di interprete grazie al suo lavoro “Hasta Siempre Mercedes”, dedicato alla leggendaria Mercedes Sosa.

Una celebrazione della musica d’autore

Con questa edizione, il Premio Tenco conferma la sua centralità nel panorama musicale italiano, celebrando non solo il talento, ma anche il contributo artistico e culturale di figure iconiche della musica. Un tributo alla tradizione, ma anche un riconoscimento al futuro della Canzone d’Autore.

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Esteri

Ex agente segreto italiano muore in Tunisia: alcol artigianale letale, altri tre ricoverati in gravi condizioni

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Un cittadino italiano, ex agente segreto ormai in pensione, è deceduto a Hammamet, nel nord-est della Tunisia, dopo aver ingerito una bevanda alcolica artigianale simile al nocino. La bevanda, ottenuta dalla fermentazione di noccioli di pesco in alcol etilico, si è rivelata fatale. Oltre alla vittima, altri tre italiani sono stati ricoverati al centro antiveleni di Tunisi, con uno di loro in coma farmacologico e in condizioni critiche.

Tutti gli uomini coinvolti erano ex membri del servizio di intelligence italiano, oggi in pensione. Secondo le prime ricostruzioni, questi ex agenti avevano partecipato in passato alle indagini che portarono all’arresto in Tunisia, lo scorso agosto, di Angelo Salvatore Stracuzzi, soprannominato “re del calcestruzzo”. Stracuzzi, 57 anni, era stato indagato in due operazioni antimafia denominate “Progresso” e “Progresso 2”, anche se non è mai stato condannato. Nel 2016, la Guardia di Finanza aveva confiscato suoi beni per un valore di 19,5 milioni di euro.

Attualmente, Stracuzzi è detenuto in Italia per presunti reati di trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

Le fonti della Farnesina e dell’intelligence italiana hanno confermato che si è trattato di un incidente legato al consumo di alcol artigianale, ma il Copasir ha chiesto chiarimenti per indagare ulteriormente sulla vicenda.

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Esteri

Scandalo Re Juan Carlos: nuove rivelazioni su video compromettenti scuotono la monarchia spagnola

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Le rivelazioni sul passato di Re Juan Carlos, 86 anni, noto per essere stato un Casanova impenitente, stanno scuotendo profondamente la Spagna, anche tra i più ferventi sostenitori della monarchia. La notizia che l’esercito spagnolo abbia assistito in silenzio per anni alle sue scappatelle è emersa recentemente, portando alla luce un quadro di sorveglianza e complicità che coinvolge i vertici militari.

La scorsa settimana, la rivista olandese Privé ha pubblicato alcune vecchie fotografie che ritraggono il sovrano mentre bacia la conduttrice televisiva Bárbara Rey. Le immagini risalgono al 1994, quando Juan Carlos I era ancora sul trono, ben prima della sua abdicazione in favore del figlio Felipe VI nel 2014. La sua abdicazione fu causata da una serie di scandali economici che colpirono la Real Casa dei Borboni.

Le accuse più clamorose arrivano però dal colonnello Amadeo Martínez Inglés, che ha servito per quarant’anni nelle forze armate spagnole. In un’intervista al periodico El Plural, il colonnello ha affermato che “Juan Carlos ha dormito con centinaia di donne diverse” e ha rivelato l’esistenza di video compromettenti delle relazioni intime del re. Questi video, secondo Martínez Inglés, coinvolgerebbero non solo Bárbara Rey, ma anche altre celebrità spagnole. Le riprese sarebbero state fatte dai servizi segreti militari, che avrebbero monitorato costantemente il re per motivi di sicurezza nazionale.

Video compromettenti e omertà militare

Il colonnello ha dichiarato che “l’esercito ha filmato re Juan Carlos con le sue amanti” e che molti alti ufficiali ne erano a conoscenza. “Ci sono anche gli audio”, ha rivelato Martínez Inglés, aggiungendo che alcuni di questi materiali potrebbero essere venduti a cifre altissime. L’esercito non solo avrebbe sorvegliato il re, ma i video sarebbero stati visionati e discussi privatamente tra i membri delle forze armate, alimentando un clima di omertà e voyeurismo tra gli ufficiali.

La Casa Reale e la monarchia spagnola oggi

La Casa Reale non ha ancora commentato queste accuse, ma all’interno del Palacio de la Zarzuela a Madrid, convivono due re: l’emerito Juan Carlos e l’attuale regnante Felipe VI, che ha cercato di dare un volto più moderno alla monarchia. Il contrasto tra il regno di Juan Carlos, erede designato da Francisco Franco, e quello di Felipe VI riflette due modi molto diversi di interpretare il ruolo monarchico.

Mentre Juan Carlos fu un baluardo della democrazia spagnola durante il colpo di stato del 1981, il suo comportamento personale ha sempre destato critiche, in particolare per i numerosi tradimenti alla moglie, la regina Sofia di Grecia, che ha sempre mantenuto un dignitoso silenzio.

Scandali e conseguenze per la monarchia

Le rivelazioni del colonnello Martínez Inglés hanno aperto una nuova pagina negli scandali legati alla figura di Juan Carlos. L’accusa che gli alti ufficiali dell’esercito fossero complici o spettatori di questi episodi scandalosi getta ulteriori ombre sulla monarchia e su parte dell’establishment militare spagnolo.

Con il rischio che nuovi video e immagini compromettenti possano emergere, la monarchia spagnola si trova nuovamente al centro dell’attenzione mediatica. La vendita delle fotografie scattate dal figlio di Bárbara Rey, Ángel Cristo Jr, è solo uno dei potenziali sviluppi di uno scandalo che sembra lontano dal concludersi.

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Economia

Morto a 99 anni l’imprenditore Francesco Merloni, era presidente onorario di Ariston Group

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E’ morto oggi a 99 anni nella sua abitazione a Fabriano (Ancona) l’ingegner Francesco Merloni (nella foto in evidenza di Imagoeconomica), presidente onorario di Ariston Group. Ne dà notizia Ariston Group. Merloni, che è stato parlamentare, ministro e capitano d’industria, lascia la moglie Maria Cecilia Lazzarini e i figli Paolo, presidente di Ariston Group, Francesca e Claudia. “Imprenditore e Cavaliere del Lavoro, Francesco Merloni – ricorda l’azienda – è stato uno dei protagonisti dell’industria italiana che, raccogliendo l’eredità del padre Aristide, ha dedicato la sua carriera allo sviluppo internazionale dell’azienda di famiglia”.

Una vita fatta di tante vite, quella di Francesco Merloni: parlamentare, ministro, capitano d’industria. Ma tutte con le Marche come baricentro, Fabriano (Ancona), in particolare. Il 17 settembre scorso aveva festeggiato i 99 anni circondato dall’affetto della sua famiglia. Era legato indissolubilmente anche alla Fondazione “Aristide Merloni”, ente di ricerca di eccellenza nella promozione e nello sviluppo della cultura imprenditoriale territoriale, di cui era presidente. Figlio di Aristide Merloni, fondatore dell’Ariston e delle Industrie Merloni si era laureato in Ingegneria industriale all’Università di Pisa.

Negli anni ’50 entrò a lavorare nell’azienda di famiglia. Entra in Parlamento, per la prima volta e come senatore, nel 1972 con la Democrazia Cristiana. È stato rieletto anche in altre sei legislature: cinque alla camera e un’altra al senato. Nel primo governo presieduto da Giuliano Amato viene nominato Ministro dei Lavori pubblici, giurando il 28 giugno 1992 nelle mani del neo-Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Con la caduta di Amato e l’incarico al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, Merloni è stato confermato Ministro fino alla fine del Governo Ciampi, 11 maggio 1994.

Sua la cosiddetta Legge Merloni, una radicale riforma del sistema degli appalti pubblici, realizzando anche la trasformazione dell’Anas in Ente pubblico economico. Con la scomparsa della Dc, Francesco Merloni si iscrisse al gruppo parlamentare dei Popolari democratici – l’Ulivo ha continuato. Alle elezioni primarie del Partito Democratico nel 2007 dichiara di sostenere la candidatura di Enrico Letta, amico personale di lunga data di Merloni, a segretario del Pd. Grande amico anche dell’ex Premier, Romano Prodi. Accanto alla sua esperienza politica, ha proseguito la sua seconda vita di successo, da capitano d’industria. Nello stabilimento di Matelica ha iniziato a produrre bombole e serbatoi per il gas, quindi a Castelraimondo i pannelli fotovoltaici per scaldare l’acqua, a Fabriano gli scaldabagni.

In pochi anni nasce Merloni Termosanitari, poi divenuta Ariston Group specializzata in impianti di riscaldamento e climatizzazione. Una multinazionale presente con siti in 17 nazioni, complessivamente sono 29, e che ha chiuso il bilancio 2023 con 3.1 miliardi di euro di ricavi, 212 milioni di euro di utile netto. Gruppo quotato alla Borsa di Milano dal 2021 e quel giorno Francesco Merloni, con suo figlio Paolo a cui nel 2011 aveva passato le redini di Ariston, era presente per suonare la campanella. Probabilmente la vita che più amava Francesco Merloni era quella con la sua famiglia: la moglie Maria Cecilia Lazzarini e i figli Paolo, Francesca e Claudia. “Si chiude definitivamente un’epoca”, il commento commosso dell’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, storico collaboratore di tutta la famiglia Merloni.

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