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Premi: a Luciano Spalletti il ‘Bearzot 2023’

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E’ Luciano Spalletti il vincitore della XII edizione del Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’, riconoscimento promosso dall’Unione Sportiva ACLI in collaborazione con la Figc. L’annuncio è avvenuto nella sede della Federcalcio a Roma. “Riesce a coniugare bel gioco e vittorie. Virtù, queste, che lo accomunano ad Enzo Bearzot, come pure l’attitudine all’insegnamento: in campo e fuori”, la motivazione con la quale la giuria ha voluto riconoscere al tecnico del Napoli, che succede a Roberto De Zerbi, il riconoscimento che gli verrà consegnato il prossimo 24 marzo a Napoli. “Un grande tecnico, ma soprattutto un uomo di valori. Luciano Spalletti ricalca in pieno la nostra idea di sport, fatta di rispetto ed educazione”, ha sottolineato il presidente dell’US Acli, Damiano Lembo. Il 24 marzo a Napoli, inoltre, saranno premiati anche Nicola Pietrangeli, assegnatario del premio speciale alla carriera.

“Convinto assertore del valore del gruppo nel raggiungimento dei risultati e allo stesso tempo tecnico capace di esaltare le qualità dei singoli, come dimostra anche questa splendida e per certi versi inaspettata stagione del suo Napoli, Luciano Spalletti da molti anni e su molte piazze calcistiche riesce a coniugare bel gioco e vittorie”, si legge nella motivazione della giuria che ha deciso di assegnare a Luciano Spalletti il XII Premio Nazionale Enzo Bearzot. “Virtù, questa, che lo accomuna ad Enzo Bearzot, come pure l’attitudine all’insegnamento: in campo, dove questa capacità didattica innesca spesso prestazioni scintillanti delle sue squadre, e fuori – prosegue la motivazione – Certe sue recenti ‘lezioni’ a piccoli fan partenopei che avevano marinato la scuola per andare a seguire gli allenamenti del Napoli infatti sarebbero piaciute tanto al ct del mondiale ’82 ed hanno esaltato sul web migliaia di tifosi, pardon, genitori, riaffermando il valore educativo dello sport anche quando è vissuto al massimo livello”. Di seguito i membri della giuria del Premio: Gabriele Gravina (presidente Figc e Giuria); Piercarlo Presutti (capo redattore Ansa sport nazionale e coordinatore premio); Giancarlo Abete (presidente Lnd); Roberto Coramusi (responsabile relazioni esterne e istituzionali Figc); Goffredo De Marchis (capo ufficio stampa Sport e Salute), Danilo di Tommaso (responsabile ufficio Coni nazionale – comunicazione e rapporti con i media); Damiano Lembo (Presidente Nazionale Us Acli); Emiliano Manfredonia (presidente nazionale Acli); Matteo Marani (presidente Lega Pro); Antonio Meola (vicepresidente vicario nazionale Us Acli e segretario di giuria).

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Coppa Davis, Berrettini soffre ma vince: Italia 1 – Australia 0

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Inizia nel migliore dei modi la semifinale di Coppa Davis per l’Italia, grazie alla straordinaria vittoria di Matteo Berrettini. L’azzurro ha sconfitto l’australiano Thanasi Kokkinakis in tre set con il punteggio di 6-7, 6-3, 7-5, regalando il primo punto agli Azzurri nella sfida contro l’Australia.

La partita non è stata priva di difficoltà per il tennista romano, che nel primo set ha sprecato ben tre set point, cedendo poi il parziale al suo avversario nel tie-break. Sembrava che l’inizio in salita potesse compromettere l’esito del match, ma Berrettini ha dimostrato ancora una volta grande carattere e capacità di reazione.

Nel secondo set, l’azzurro ha imposto il suo ritmo, dominando Kokkinakis e chiudendo il parziale con un netto 6-3. Il terzo e decisivo set è stato più equilibrato, ma Berrettini ha saputo mantenere la lucidità nei momenti cruciali, strappando il servizio all’australiano nel finale e conquistando la vittoria con un 7-5 decisivo.

Grazie a questo successo, l’Italia si porta sull’1-0 nella semifinale contro l’Australia. Ora tutte le attenzioni si spostano sulla seconda sfida di giornata, che vede impegnati Jannik Sinner e Alex De Minaur. In caso di parità dopo i singolari, sarà il doppio a decidere l’esito della semifinale.

Una prestazione di grande carattere per Berrettini, che conferma la sua capacità di brillare nei momenti più importanti. Gli Azzurri mettono un primo tassello verso la finale di Coppa Davis

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Coppa Davis, Olanda in finale: Germania ko

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Tallon Griekspoor batte Jan-Lennard Struff per 7-6 5-7 6-4 e porta l’Olanda per la prima volta in finale di Coppa Davis. Il tennista “orange” ha conquistato il punto decisivo del 2-0 per la propria nazionale contro la Germania a Malaga. Nell’incontro precedente il connazionale Botic van de Zandschulp ha battuto il tedesco Daniel Altmaier. L’Olanda sfiderà in finale la vincente dell’altra semifinale tra l’Italia e l’Australia che è in programma domani.

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Juve in emergenza col Milan, Motta: “dovremo dare di più”

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L’emergenza in casa Juve non accenna a rientrare, anzi durante la pausa per le nazionali si è accentuata ancora di più. “Abbiamo perso Cabal per lungo tempo, a Milano mancheranno anche Bremer, Adzic, Nico Gonzalez, Douglas Luiz e Milik. E anche Vlahovic che non ci sarà”, il quadro degli assenti fatto da Thiago Motta, alla vigilia della sfida contro i rossoneri. “Mi dispiace per chi non ci sarà perché questa è una bellissima partita, vorrebbero giocarla tutti – aggiunge, in vista del big-match alla ‘Scala’ del calcio – e i privilegiati che scenderanno in campo daranno il massimo: cercheremo di portare la sfida dalla nostra parte, dovremo dare ancora di più per non far notare le assenze e ci metteremo massimo impegno e grande concentrazione”. Nonostante il suo forfait e i dubbi sul suo rientro.

“Non so ancora se Dusan ci sarà contro l’Aston Villa, lo vedremo nei prossimi giorni” la risposta di Thiago Motta, l’argomento più chiacchierato durante la conferenza è stato proprio Vlahovic: tutta colpa di quella uscita infelice di qualche giorno fa. “È più semplice per me giocare insieme ad un altro attaccante, perché quando presso e rincorro gli avversari poi rischio di arrivare stanco e meno lucido in fase di finalizzazione” le parole finite nel mirino della critica. E sono arrivate anche dalle parti della Continassa, come conferma lo stesso allenatore: “Abbiamo parlato, siamo d’accordo ed è la cosa più importante – il retroscena raccontato da Thiago Motta – perché tutti i miei giocatori sanno cosa dobbiamo fare e so che lo faranno, sia in fase difensiva sia in quella offensiva: si tratta di un obbligo e un dovere, non è un’opzione”.

Chiusa la querelle, si apre il dilemma della prima punta: chi sarà il riferimento offensivo della Juve a San Siro? “Tutti i ragazzi hanno caratteristiche diverse, al di là di attaccanti centrali o centrocampisti, e questa è una cosa interessante – afferma il tecnico – perché danno alternative e soluzioni diverse, sarà così anche a Milano”.

L’idea è quella di alternare Weah e Yildiz tra la zona centrale e le corsie esterne, anche per non dare punti di riferimento alla difesa del Milan. E soprattutto l’americano è in un periodo di forma impressionante: “Mi piace tutto quello che fa, oltre ovviamente ai gol, ed è un giocatore interessante perché aiuta, è generoso, responsabile, capisce di cosa ha bisogno la squadra, quali sono le consegne, cosa chiediamo – i complimenti per l’ex Lille – e siamo contenti che sia con noi, che sia in forma, che dia il suo contributo sia dall’inizio che a partita in corso”. In difesa ci saranno Gatti e Kalulu, il francese tornerà da ex ad affrontare il Milan: “La cosa più importante è che lui è sempre voluto venire, dal primo giorno che è arrivato si è messo sempre a disposizione del gruppo – dice di lui Thiago Motta – ed è anche leader a modo suo: parla poco, ma lo fa nel modo giusto e non deve cambiare nulla in lui”. Infine, c’è spazio per una battuta sul tennis: “Non so chi sia il Sinner della Juve, non mi piace proprio fare paragoni – conclude il tecnico – poi Jannik è un fenomeno del tennis e dello sport: gli auguro di continuare così la sua carriera eccezionale”.

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