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Cronache

Pozzuoli, assalto notturno alla biglietteria Medmar

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Ladri in azione stanotte al porto di Pozzuoli dove è stata presa d’assalto la biglietteria della compagnia di navigazione Medmar. I banditi hanno sfondato una delle due porte di ingresso della biglietteria e poi quella interna di separazione riuscendo infine a trovare la cassaforte in cui era custodito l’incasso realizzato negli ultimi giorni dalla vendita dei biglietti per Ischia e Procida.

I ladri, secondo le testimonianze di alcuni camionisti che a quell’ora si trovavano a sbarcare da una nave in arrivo dalle isole, avrebbero agito verso le due di notte utilizzando un ariete per sfondare la porta, incuranti sia dei testimoni che si trovavano in zona in quel momento che del sistema di videosorveglianza: la loro azione infatti è durata pochissimi minuti. Al momento la compagnia non ha quantificato l’ammontare del bottino che potrebbe comunque ammontare a diverse decine di migliaia di euro. Nei giorni scorsi la stessa biglietteria era già stata oggetto di un altro furto con scasso notturno, eseguito con modalità simili da ladri incappucciati che erano penetrati all’interno forzando l’altra porta di ingresso.

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Cronache

Pd contro norma 20% donne in giunte Comuni Sicilia

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Per il Pd portare al 20% la quota di donne nelle giunte comunali in Sicilia a fronte del 40% stabilito dalla legge nazionale per gli enti locali significherebbe un ritorno al Medioevo e per evitare questo rischio i Dem annunciano un presidio davanti all’Assemblea regionale nel giorno della votazione del testo in aula, previsto il prossimo 15 ottobre. Nei giorni scorsi per spingere il Parlamento siciliano a legiferare adeguandosi al resto d’Italia sono state raccolte quasi 2 mila firme, un pressing che è servito.

“Stamattina in commissione Affari istituzionali è emersa la disponibilità di tutti i partiti a recepire la norma nazionale con quota al 40%, mi meraviglia la polemica sollevata dal Pd, evidentemente sono stati informati in modo sbagliato”, chiosa il presidente della I commissione dell’Ars, Ignazio Abbate (Dc). “Un colpo di spugna, una forzatura che non possiamo accettare” tuona la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga, in una conferenza stampa a Montecitorio con Antony Barbagallo, deputato e segretario regionale Pd Sicilia, Giovanna Iacono e Stefania Marino, deputate elette nell’isola, la senatrice Anna Maria Furlan e Roberta Mori, portavoce delle democratiche. Per Braga la norma siciliana del 20% “fa fare un salto indietro nel tempo”, la senatrice Furlan la bolla come una norma “contro le donne”.

“La mobilitazione sarà intensificata alla vigilia della votazione, perché il tentativo è di riportare le lancette al medioevo – incalza Barbagallo – Alzeremo la voce anche a proposito di dati scioccanti, come il fatto che in tre province siciliane a oggi non c’è un sindaco donna”. Ma al di là della rappresentanza di genere, forti dubbi permangono sulla tenuta dell’intero impianto del disegno di legge che prevede tante altre norme, tra cui gli aumenti delle indennità per gli assessori dei Comuni fino a 50mila abitanti e gettoni più sostanziosi per i consiglieri. Proprio la commissione Affari Istituzionali oggi ha dato parere negativo all’80% degli emendamenti aggiuntivi proposti dai deputati in modo trasversale e si è aggiornata a martedì prossimo quando si riunirà in mattinata, subito dopo la commissione Bilancio che deve dare gli ultimi pareri ad alcune norme di spesa, per la valutazione finale sul testo che nel pomeriggio del 15 ottobre dovrebbe approdare nell’aula dell’Ars.

Condizionale d’obbligo, secondo molti deputati. Ci sono divergenze su tante norme del ddl, anche il governo Schifani si è espresso in modo negativo su alcuni provvedimenti a fronte di una maggioranza non proprio allineata e di opposizioni con punti di vista in alcuni casi differenti. Come per l’emendamento che dà la possibilità ai sindaci di nominare un assessore in più, norma che non piace al governatore Renato Schifani e sulla quale il M5s si prepara a chiedere il voto segreto per stanare “chi rema contro chi amministra nei territori”. Critiche al ddl sono arrivate anche dall’Anci Sicilia: “Non è utile agli enti locali bensì a singoli territori”, mentre sul tema della rappresentanza di genere l’Associazione dei Comuni è netta: “Va recepita la norma nazionale”.

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Cronache

Occupa alloggio comunale abusivamente per dare un tetto ai figli, assolta

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Il tribunale di Caltanissetta ha assolto dall’accusa di occupazione abusiva una donna di San Cataldo di 41 anni. La donna, difesa dall’avvocato Francesca Cocca, era imputata per aver occupato, insieme ai figli minori, un alloggio popolare di proprietà del Comune di San Cataldo. Nel corso del processo è emerso che l’imputata, dopo essersi separata dal marito, era rimasta a vivere nella casa di proprietà di quest’ultimo. Un’abitazione fatiscente e inagibile con il tetto in parte crollato. A quel punto la 41enne, che è disoccupata e non percepisce alcun reddito, né tantomeno l’assegno familiare da parte dell’ex marito, a tutela dei propri bambini, e al fine di trovare riparo in una casa normale, ha occupato un alloggio popolare. Per questo era stata denunciata dalla Polizia Municipale. Per il giudice, proprio per le modalità con cui si sono svolti i fatti e in ragione del bisogno della donna, il fatto non costituisce reato. La 41enne è stata dunque assolta con formula piena.

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Investe il padre con l’auto, 25enne arrestato

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Un giovane sassarese di 25 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sassari con l’accusa di tentato omicidio, per aver investito con la propria auto il padre e poi aver tentato di colpirlo alla testa con un martello. L’aggressione è avvenuta domenica sera, in un’area parcheggio di Sassari. Padre e figlio si erano fermati lì dopo aver trascorso la mattina insieme. Hanno litigato e il giovane ha investito il genitore con l’auto. All’arrivo dei carabinieri, allertati per una lite in strada, il 25enne è stato bloccato e il padre soccorso e trasportato al Pronto soccorso del Santissima Annunziata, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e numerose contusioni sul corpo. Il giovane è stato arrestato per tentato omicidio e accompagnato nel carcere di Bancali. Ieri è comparso davanti al gip del tribunale di Sassari per l’udienza di convalida dell’arresto. L’avvocata che lo difende, Paola Bellu, ha chiesto i domiciliari e il giudice si è riservato la decisione.

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