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Polemica sul Centro Sperimentale di Cinematografia e accuse a Castellitto: consulenze costose e lavoratori licenziati

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Una polemica dirompente si abbatte sul Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) di Roma, con il presidente Sergio Castellitto al centro delle accuse. Tra spese considerate inopportune, consulenze esorbitanti e licenziamenti di lavoratori, la gestione del CSC è ora sotto i riflettori. A sollevare il caso è Marco Grimaldi, vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per chiarire diverse questioni. La questione viene affrontata oggi dal quotidiano La Repubblica con un ampio servizio.

Al centro della polemica c’è l’affitto di una villa storica durante il Festival di Venezia. La prestigiosa Villa Gallo, a pochi passi dal Lido, sarebbe stata affittata per 24mila euro dal CSC nei giorni del festival. Grimaldi ha dichiarato che verificherà tramite accesso agli atti, poiché la spesa non è ancora stata inserita nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito del CSC, come richiesto dalle normative anticorruzione.

Oltre all’affitto, Grimaldi ha denunciato l’aumento delle consulenze, alcune delle quali destano perplessità. Tra queste, spiccano i 4mila euro pagati a Margaret Mazzantini, moglie di Castellitto, per la sua partecipazione come relatrice a un convegno sugli artisti in guerra, al quale ha preso parte anche lo scrittore David Grossman, compensato con la stessa cifra. Inoltre, Angelo Tumminelli, storico produttore teatrale, ha ottenuto un incarico annuale da 105mila euro per “attività di ausilio al Presidente”, ruolo che Grimaldi definisce non strettamente necessario.

Le consulenze legali hanno sollevato ulteriori dubbi. Il CSC ha infatti ingaggiato tre avvocati con un costo complessivo di 417mila euro, nonostante la possibilità di usufruire del gratuito patrocinio dell’Avvocatura dello Stato. Altri incarichi includono un responsabile della comunicazione, Mario Sesti, per 40mila euro, e un direttore editoriale, Monsignor Dario Edoardo Viganò, pagato 25mila euro.

La controversia non si limita alle spese: Grimaldi ha puntato il dito anche contro i licenziamenti avvenuti all’interno del CSC, tra cui quello di Stefano Iachetti, dirigente della Cineteca Nazionale. Secondo Grimaldi, Iachetti sarebbe stato allontanato per aver difeso i 17 collaboratori licenziati, molti dei quali avevano contribuito al restauro premiato del film Ecce Bombo.

In questo scenario, il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra chiede chiarimenti urgenti sulle decisioni prese sotto la presidenza di Castellitto, sollevando dubbi sulla gestione delle risorse del CSC, in un momento in cui i lavoratori vengono mandati a casa mentre le consulenze aumentano.

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Morto Toto’ Schillaci, eroe delle notti magiche

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Totò Schillaci, idolo di Italia 90, è morto a 59 anni. L’ex calciatore era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico a Palermo. Lo comunica l’azienda sanitaria. Il bomber della Nazionale, della Juve e dell’Inter sembrava nei giorni scorsi rispondere alle cure del medici. Tanto che i bollettini segnalavano un leggero ma costante miglioramento. Nelle ultime ore le sue condizioni si sono aggravate. La camera ardente potrebbe essere allestita nello stadio Renzo Barbera del Palermo. 

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Salta la prima panchina in serie A, la Roma esonera Daniele De Rossi

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L’AS Roma ha annunciato ufficialmente di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. La decisione, come spiegato dal Club, è stata presa nell’interesse della squadra, con l’obiettivo di riprendere il percorso auspicato in un momento in cui la stagione è ancora nelle sue fasi iniziali.

Il Club giallorosso ha espresso gratitudine a De Rossi per il lavoro svolto nei mesi trascorsi come tecnico, sottolineando la passione e la dedizione con cui ha guidato la squadra. Nonostante la separazione professionale, De Rossi sarà sempre considerato una figura di casa nella Roma, simbolo di un legame indissolubile con i colori giallorossi.

La società ha inoltre fatto sapere che seguiranno ulteriori comunicazioni riguardanti la guida tecnica della squadra, con l’intento di dare una nuova direzione al progetto sportivo per il resto della stagione.

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Economia

Firmato l’accordo di coesione: sbloccati 3,5 miliardi per la Campania, investimenti in sanità e infrastrutture

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È stato firmato l’atteso accordo di coesione che sblocca 3,5 miliardi di euro per la Regione Campania, segnando un momento di distensione tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il commissario UE per il PNRR Raffaele Fitto e il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Questo accordo arriva dopo mesi di discussioni e correzioni sulle proposte di investimento avanzate dalla Campania e si aggiunge ai 2 miliardi già destinati ad altre opere cruciali, tra cui la riqualificazione di Bagnoli.

Investimenti in sanità e ambiente

Una parte significativa dei fondi sarà destinata al settore sanitario, con 441 milioni di euro investiti in edilizia sanitaria. Tra gli interventi principali, 12 milioni andranno al nuovo ospedale pediatrico Santobono, 83 milioni al restauro degli Incurabili, 50 milioni alla ristrutturazione del Cardarelli, e oltre 3 milioni per il Polo socio-sanitario di Ponticelli.

Sul fronte ambientale, 356 milioni sono stati stanziati per la rimozione delle ecoballe di rifiuti e 250 milioni per la costruzione di biodigestori. Altri 72 milioni saranno destinati alle bonifiche delle discariche e fondi aggiuntivi andranno a ristrutturare le strade della regione.

Progetti per Napoli

Napoli sarà al centro di numerosi interventi infrastrutturali. Tra questi, 50 milioni andranno alla riqualificazione dello stadio Collana, mentre 20 milioni saranno destinati all’ampliamento del Museo Madre. Per la metropolitana Linea 1, 47 milioni saranno investiti nel tratto Piscinola-Capodichino e 73 milioni per la Galleria Poggioreale. Inoltre, 200 milioni saranno dedicati alla riqualificazione del nodo intermodale di Napoli Garibaldi e alla nuova sede della Regione Campania.

Le reazioni

La premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza dell’accordo, affermando che “gli interventi incideranno profondamente sulla qualità della vita dei cittadini campani” e che “l’obiettivo è accelerare il percorso di crescita e sviluppo della Regione”. Anche il presidente De Luca si è detto soddisfatto, riconoscendo che l’accordo arriva dopo un lungo anno di confronti duri, ma che permetterà finalmente di completare progetti sospesi e migliorare infrastrutture essenziali.

Sindacati e imprenditori hanno accolto positivamente la firma dell’accordo. Nicola Ricci, segretario campano della Cgil, ha evidenziato che “si tratta di una spinta importante per il piano di investimenti”, mentre Giovanni Sgambati della Uil ha parlato di “una svolta necessaria per avviare infrastrutture fondamentali”. Anche Doriana Buonavita della Cisl ha sottolineato la necessità di collaborazione istituzionale per ottimizzare gli interventi.

Confindustria, rappresentata da Costanzo Jannotti Pecci, ha apprezzato il clima di distensione tra Meloni e De Luca, auspicando una collaborazione costruttiva. Per le imprese edili, il presidente di Ance Campania, Luigi Della Gatta, ha espresso soddisfazione, dichiarando che “finalmente si possono avviare investimenti e grandi opere attesi da troppo tempo”.

Un passo decisivo per lo sviluppo della Campania

L’accordo, che prevede un totale di 6,5 miliardi programmati per la regione, rappresenta un’opportunità cruciale per migliorare infrastrutture, sanità e ambiente, garantendo un futuro di sviluppo e crescita per la Campania.

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