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Cronache

Più incidenti stradali nel 2018, ma sono in calo le vittime (1439 morti) e i feriti (47.104)

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Più incidenti stradali nel 2018, ma risultano in calo le vittime. Con 453.473 pattuglie di vigilanza, la Polizia Stradale ha accertato 1.878.255 infrazioni al codice della strada. Ritirate 42.662 patenti di guida e 50.905 carte di circolazione, 2.291.527 i punti complessivamente decurtati. Sono alcuni dei dati del bilancio nel 2018 dell’attivita’ della Polizia Stradale, diffusi in un comunicato. L’andamento del fenomeno infortunistico ha fatto registrare rispetto al 2017, afferma il comunicato, un lieve aumento nel numero complessivo degli incidenti (71.880, +1,2%) ed un calo di quello delle persone ferite (47.104, -0,6%), dall’altro ha espresso un’inversione di tendenza relativamente all’incidentalita’ con conseguenze mortali, con un deciso decremento dei sinistri del 4,2% (1.439, meno 63) e una piu’ modesta diminuzione delle vittime dell’1,2% (tra i 1.618 deceduti – 20 in meno del 2017 – sono comprese le 43 vittime del crollo del ponte Morandi a Genova). L’utilizzo del Tutor, articolato su 39 siti, ha consentito di accertare, dal 27 luglio 2017 al 30 novembre 2018, 45.389 violazioni dei limiti di velocita’. Inoltre nel 2018 e’ proseguita la campagna straordinaria di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti di veicoli, con l’impiego congiunto della Polizia Stradale e dei medici e personale sanitario della Polizia di Stato, per l’accertamento sui conducenti di veicoli dell’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono stati attivati 832 posti di controllo, con l’impiego di 4.869 operatori della Polizia Stradale e 1.278 tra medici e personale sanitario della Polizia di Stato. I conducenti controllati sono stati 34.362, il 6,5% dei quali (pari a 2.229) e’ risultato positivo all’alcol con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. Dall’inizio dell’anno al 9 dicembre scorso, nelle notti dei fine settimana (dalle ore 00,00 alle 06,00 di sabato e domenica), Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno impiegato nei posti di controllo 158.111 pattuglie, rilevando 2.696 incidenti (59 in meno rispetto al 2017) che hanno cagionato 109 vittime (9 in meno dello scorso anno). I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 207.862 (-10,6%). Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 ai servizi programmati mensilmente a livello regionale sono stati predisposti dispositivi specifici pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle “Operazioni ad Alto Impatto”, nella misura di circa 4 al mese. Per quanto riguarda l’attivita’ di polizia giudiziaria, infine, la Specialita’ ha effettuato 788 arresti, 19.251 denunce in stato di liberta’ e sequestrato 846 veicoli. Numerose nel corso dell’anno anche le campagne di informazione ed educazione stradale.

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Cronache

Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Cronache

Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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