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Piccolo bignami per i razzisti: il colera contò 24 morti e 284 contagiati in Italia, il covid a Bergamo ha fatto migliaia di morti e infetti

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I festeggiamenti improvvisati in strada. Gli assembramenti di centinaia di tifosi dell’Atalanta. I cori da stadio. La scritta “Napoli Colera” al lazzaretto di Bergamo che ancora fa bella mostra di sè. Qualche coro sempre sul colera a Napoli a quelle latitudini sono duri a morire. Per fortuna sono pochi idioti che non sanno quello che dicono. Non conoscono la storia delle epidemie in Italia. Al triplice fischio del match all’Atleti d’Italia con la bella vittoria 2-0 sul Napoli sono andati in visibilio i tifosi della Dea. Per circa un’ora dopo la fine della partita, strade e piazze nei pressi dello Stadio si sono riempite di varia umanità per festeggiare. Quasi avessero vinto la Champions. Le partite col Napoli dei bergamaschi sono molto sentite. Si giocava a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli sanitari, quei cortei di auto e qualche assembramento non sono stati regolari, ma davanti alle manifestazioni di giubilo dei tifosi, è difficile chiedere il rispetto delle norme di distanziamento sociale. E dire che c’è stata pure la pioggia. La ciliegina sulla torta della serata in cui l’Atalanta ha vinto con merito grazie ad un secondo tempo impeccabile, è stato il commento social di nonno Vittorio Feltri, ex giornalista pensionato che non perde mai occasione per rimarcare la sua intelligenza e la sua cultura nordica, spesso con linguaggio sudicio di razzismo. Il suo tweet del giorno è un misto di provocazione, cretinismo e persino un pizzico di razzismo. Ma ad una certa età certi rutti cerebrali partoriti nel nulla devono essere perdonati. Anche a chi non ha rispetto manco per il dolore di una città, Bergamo, piegata dalla infezione da covid 19 e costretta a piangere migliaia di morti. Altro che “Napoli Colera”. Dal 20 agosto 1973 al 12 ottobre dello stesso anno, tra Campania, Puglia e Sardegna, luoghi del contagio da colera, le autorità sanitarie italiane contarono 278 contagiati e 24 decessi. Dunque, meglio lasciar perdere questo becero argomento del contagio alla luce delle migliaia di morti di Bergamo. È squallore.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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