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Cronache

Picchiata da bulle per uno sguardo, denunciate tre 14enni

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 E’ bastato uno sguardo incrociato tra le vie del centro di Latina a far scattare la violenza. Calci e pugni sferrati da tre quattordicenni a una ragazzina coetanea, gia’ finita a scuola nel mirino del terzetto di bulle. Le responsabili sono state identificate e denunciate dalla polizia. Si tratta di tre studentesse quattordicenni di un istituto tecnico di Latina, frequentato anche dalla vittima. Le indagini sono partite dalla denuncia della ragazza. A quanto ricostruito dagli investigatori, sabato sera questa stava passeggiando per le vie del centro con un’amica, quando hanno incrociato le tre bulle. L’amica sarebbe stata ‘colpevole’ di averle guardate male e per questo e’ scattata l’aggressione. “Perche’ ci guardi cosi’?”, avrebbero detto spavalde. La quattordicenne ha tentato di sottrarsi alla provocazione, di andar via, ma prima che riuscisse ad allontanarsi e’ stata afferrata per i capelli da una delle tre e poi picchiata con calci e pugni. Dopo l’aggressione le tre ragazze si sono allontanate e l’amica l’ha cosi’ soccorsa. Per l’episodio e’ stata presentata una denuncia e sono partite le indagini. Gli accertamenti svolti dai poliziotti della Questura di Latina hanno consentito l’identificazione certa delle tre ragazze che sono state denunciate in stato di liberta’ alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma. A quanto ricostruito, non era la prima volta che la ragazza finiva nel mirino delle tre coetanee. E’ stato, infatti, accertato che la quattordicenne era da tempo perseguitata proprio dalle altre tre studentesse, iscritte allo stesso istituto scolastico da lei frequentato, con veri e propri atti di bullismo. E non e’ certo la prima volta che giovanissimi sono protagonisti di violente aggressioni, episodi che si verificano purtroppo con una certa frequenza. A Roma, solo qualche mese fa, in un parco al Nuovo Salario una ragazzina disabile fu pestata con calci e pugni. Il branco, circa 20 ragazzini, fu identificato dopo un paio di settimane dai carabinieri. Almeno quattro le bulle che quel giorno l’hanno colpita. La maggior parte dei ragazzi aveva, invece, assistito al pestaggio e qualcuno aveva anche girato un video in cui non solo si vede la ragazzina circondata e picchiata ma si sentono risate e urla di incitamento. Il video poi fu poi postato su Instagram e anche da quello i carabinieri sono risaliti al branco e la Procura dei minori ha aperto un’inchiesta.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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