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Cronache

Per l’estate 4mila eventi con 28 milioni turisti

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Straordinarie città d’arte, borghi preziosi come gemme, paesini di montagna indimenticabili, cittadine di mare inconfondibili. Ma a rendere viva e pulsante l’esperienza di una vacanza italiana c’è anche un turbinio di eventi che raccontano tradizioni e identità o celebrano lo sport, la musica, l’arte. Oltre 4.000 durante l’estate, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive – secondo i calcoli dell’Enit, Agenzia nazionale del Turismo – capaci di calamitare più di 28 milioni di visitatori, sia nazionali che internazionali. Sagre e feste di paese, inoltre, possono far segnare un incremento del +63,8% nell’affluenza rispetto al 2023. In generale, sono 20mila le sagre realizzate ogni anno in Italia, per le quali si contano 48 milioni di visitatori, la maggior parte giovani (31%) e famiglie (45%).

I due principali catalizzatori sono i circa 290 eventi sportivi, che coinvolgeranno oltre 17 milioni di presenze, e i 2.000 spettacoli musicali, ai quali prenderanno parte oltre 5 milioni di persone. Inoltre, 3,5 milioni di spettatori parteciperanno ai concerti classificati a medio impatto e quasi un milione a quelli di alto impatto. Significativi anche gli 800 festival e le 100 esposizioni, capaci di attirare, rispettivamente, 3,7 e 1,7 milioni di partecipanti. Secondo le stime Enit su elaborazioni Data Appeal, Istat e Bankitalia, saranno circa 1,6 milioni i passeggeri aeroportuali attesi in Italia da giugno a settembre, di cui l’82,7% dall’estero e il 17,3% di origine nazionale, con la componente italiana in aumento del +4% sullo stesso periodo del 2023. Tra i primi 20 Paesi di provenienza analizzati, quasi il 30% della clientela aeroportuale è di origine europea. Gli Stati Uniti – mercato alto spendente -, con oltre 285 mila passeggeri attesi (il 18,3% del totale), sono il principale mercato in entrata, seguiti da Francia e Germania, e poi da Spagna e Regno Unito.

Mediamente, si prenota il volo 120 giorni prima della partenza, per una permanenza di almeno 12 notti. “Sotto il cielo di un’estate azzurra, le stelle più luminose sono i borghi e le località meno conosciute, quelle più piccole. Lì dove si respira e si vive l’Italia più vera, sincera e affascinante, tanto per gli italiani stessi quanto per gli stranieri” dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè commentando l’indagine dell’Enit sull’estate. “Gli importanti numeri generati da sagre e feste di paese, infatti, – spiega – testimoniano quanto queste piccole gemme della nostra offerta turistica siano un elemento fondamentale per l’intera industria e per il rafforzamento identitario del marchio ‘Italia’. Merito, anche, della sinergia messa in campo da ministero, regioni e territori, che ha portato – per mezzo di investimenti mirati, come le risorse per i piccoli Comuni a vocazione turistica – alla scoperta, alla riscoperta e alla valorizzazione di quelle realtà cosiddette ‘minori’ che rappresentano delle opportunità straordinarie per lo sviluppo sostenibile del comparto e il benessere economico della Nazione”.

La ministra sottolinea anche i risultati dell’abbassamento della soglia del tax free shopping per turisti extra Ue, introdotta dal ministero nella scorsa legge di bilancio: “In soli 4 mesi, ha già dato una spinta alle vendite (+42% nella fascia tra 75 e 155 euro) portando benefici e ricadute economiche non solo nelle grandi città ma anche nelle località turistiche cosiddette minori. Segno che le politiche messe in campo dal ministero e dal governo stanno dando i loro frutti”.

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Rapina al vescovo Reina, ladro poi tenta furto al parroco

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E’ entrato in azione per tre volte in nove giorni prendendo di mira gli alloggi dei religiosi adiacenti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, nel centro di Roma, e la sacrestia. A finire nel mirino del ladro il vescovo Baldassarre Reina e il parroco don Pietro. L’uomo, un 38enne palermitano con precedenti, è stato fermato da polizia e carabinieri. E’ accusato di essere responsabile di due rapine e di un tentato furto. Nel suo curriculum una serie di furti in sacrestie e case di cura siciliane che gli costarono l’arresto quattro anni fa. L’allarme è scattato la notte tra il 24 e il 25 settembre quando la polizia è intervenuta nell’abitazione del parroco, in via Cernaia.

Il sacerdote ha raccontato di un uomo che poco prima, dopo aver scavalcato il muro di cinta degli alloggi accanto alla Basilica, ha sfondato la porta e, una volta all’interno della sacrestia, lo ha minacciato di morte brandendo una pietra e chiedendogli di consegnare denaro, telefono cellulare e pc. Il prete sarebbe riuscito a convincerlo a restituirgli almeno il portatile in cambio di 300 euro in contanti. Appena il rapinatore si è dileguato ha dato l’allarme al Numero unico di emergenza 112. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Viminale a cui ha raccontato che lo stesso rapinatore già nei giorni precedenti aveva tentato un furto ma lo aveva messo in fuga. In sede di denuncia lo ha riconosciuto tra le foto segnaletiche dei pregiudicati per reati analoghi.

Nel corso delle indagini gli investigatori del commissariato Viminale hanno appreso dai carabinieri della stazione Macao di un’altra rapina nello stesso complesso qualche giorno prima, il 16 settembre. Questa volta nel mirino è finita l’abitazione del vescovo Baldassarre Reina, vicegerente della diocesi di Roma. In quel momento l’alto prelato stava celebrando messa ma in casa c’era il fratello. Sentendo un forte rumore provenire dalla camera da letto è andato a controllare e ha trovato un uomo che rovistava nei cassetti.

A quel punto il ladro lo ha minacciato ed è scappato con 150 euro in contanti e un bancomat. Dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che puntano sul cortile e dal riconoscimento da parte delle vittime è stato accertato che si trattava dello stesso uomo. Il 38enne è stato rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata e tentato furto in abitazione. Non si esclude che l’uomo, che in passato aveva vissuto un periodo in una comunità terapeutica al Nord, fosse alla ricerca di denaro per l’acquisto di droga.

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“Suicida per stress”, indagati titolare e gestore turni

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Si sarebbe tolto la vita per il troppo stress causato dal lavoro. Questa è l’ipotesi della procura di Torino che ha indagato sul suicidio di un autista di camion di un’azienda di logistica, che si uccise lo scorso anno gettandosi da una finestra. Il pm Vincenzo Pacileo ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratore della società, che ha la sede fuori città, e il responsabile dell’ufficio torinese della ditta che gestiva i turni dei dipendenti. I reati ipotizzati sono omicidio colposo come conseguenza della violazione delle norme su salute e sicurezza nel luogo di lavoro e sfruttamento lavorativo.

Dopo il suicidio la famiglia dell’uomo, a cui non mancava molto per andare in pensione, aveva presentato un esposto in procura, sostenendo che il loro familiare era stressato dagli orari, che arrivava alle 50 ore alla settimana, e dalla mancanza dei riposi. Spesso l’autista si era lamentato con loro delle richieste sempre più pressanti che arrivavano dall’azienda. Una condizione di fatica che aveva espresso più volte. Stress che sarebbe stato riconosciuto da una consulenza psicologica. Le indagini sono state condotte dalla polizia stradale, l’ispettorato del lavoro e dallo Spresal.

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Stalking sugli abitanti del quartiere, arrestato a Ravenna

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Nell’ultima settimana aveva, secondo l’accusa, letteralmente messo a soqquadro l’intero quartiere ‘Borgo Nuovo’, alle porte del centro di Ravenna, creando una seria preoccupazione tra i residenti terrorizzati dal pensiero di poterlo incontrare per strada.

Il giovane sospettato – un 20enne ravennate – ieri pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della stazione principale della città romagnola in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Corrado Schiaretti su richiesta del Pm Francesco Coco per atti persecutori, lesioni e minacce continuate aggravate. Il giovane era già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari: in particolare per reati contro la persona, contro l’incolumità pubblica e per danneggiamenti seguiti da incendio.

L’indagine era partita quando, a seguito di diversi episodi verificatisi nel Borgo Nuovo, i militari avevano in particolare raccolto varie testimonianze tra cui quella di una ragazza la quale, terrorizzata, non era riuscita neppure a raggiungere la caserma per sporgere denuncia.

Quest’ultima ha raccontato agli inquirenti che proprio in quei giorni, era stata letteralmente perseguitata dal giovane mentre passeggiava con il suo cagnolino: oltre a essere minacciata verbalmente, era stata rincorsa dal 20enne armato coltello. Il ragazzo le aveva pure spruzzato spray urticante costringendola a ricorrere alle cure anche per il suo animale.

Il giovane, in evidente stato di alterazione psicofisica, alle prime ore del 20 settembre, con un banale pretesto e usando ancora lo spray al peperoncino, aveva anche aggredito il gestore di un bar del quartiere ingaggiando poi con lui una violenta colluttazione fino a fratturargli la tibia. Al termine delle formalità di rito, il 20enne è stato accompagnato in carcere a Ravenna in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì alla presenza dell’avvocato difensore Eleonora Sgrò.

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