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Cronache

Pd, Maria Benassi morta a quasi 105 anni: era l’iscritta più longeva d’Italia

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Era la tesserata del Pd più longeva d’Italia: è morta oggi a quasi 105 anni – che avrebbe compiuto a luglio – Maria Benassi, iscritta al circolo Marzaglia-Cittanova, nel Modenese. A fare le condoglianze alla famiglia, non solo gli esponenti democratici locali – a partire dal segretario del circolo, Stefano Manicardi e del segretario provinciale del Pd, Roberto Solomita – ma l’intero partito con lo stesso segretario nazionale, Enrico Letta che ha inviato una lettera.

“La nostra compagna Maria, 105 anni a luglio, questa mattina si è spenta nel conforto dei familiari – scrivono Manicardi e Solomita in una nota – donna forte, autonoma e dedita ai grandi ideali della sinistra, da sempre iscritta e impegnata ai partiti che ne portavano avanti le battaglie e le sfide. Iscritta al circolo Pd di Marzaglia era anche la Democratica con la tessera del Partito Democratico più longeva d’Italia. Ci stringiamo in un forte abbraccio alla famiglia”. A nome del Pd, osserva invece Letta nella sua missiva, “esprimo al circolo e alla famiglia, tutte le più sentite condoglianze e il sentimento di gratitudine verso Maria per tutto ciò che ha fatto per la nostra comunità democratica fin dalle sue origini. Sono certo – chiosa – che il Pd modenese ne ricorderà l’impegno, la passione e la dedizione che ha dedicato nella sua militanza con l’importanza che merita”.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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