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Cronache

Paura al mercatino di Antignano: uomini armati seminano il terrore al Vomero

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Momenti di panico e paura ieri mattina al Vomero, uno dei quartieri più popolosi di Napoli, dove si è verificato un episodio che ha sconvolto la comunità locale. Intorno alle 11 del mattino, nel cuore del mercatino di Antignano, un’area affollata a ridosso di piazza degli Artisti, due uomini armati hanno seminato il caos tra i numerosi avventori.

L’episodio è stato denunciato dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto e diffuso su Facebook le testimonianze di chi ha vissuto quei momenti di terrore. Tra i testimoni, Stefano C., un residente della zona di piazza Medaglie d’Oro, ha fornito un racconto dettagliato di quanto accaduto.

«Intorno alle 11:15 mi trovavo tra le bancarelle del mercatino di Antignano, a poche decine di metri dall’ospedale pediatrico Santobono. In zona c’era la folla di sempre, quando ho visto una moto di grossa cilindrata rallentare tra la gente. A bordo c’erano due uomini con il volto coperto», ha raccontato Stefano. Inizialmente, la presenza della moto non ha destato sospetti, ma poco dopo, uno dei due uomini ha estratto una pistola, puntandola contro qualcuno tra la folla.

«A quel punto si è scatenato l’inferno», ha proseguito Stefano. «Davanti all’uomo armato, la gente ha iniziato a gridare e in pochi secondi è stato il caos totale. La coppia di centauri, senza esplodere fortunatamente alcun colpo, si è dileguata in direzione di via Mario Fiore». Solo dopo la fuga dei malviventi è tornata la calma, con l’arrivo delle pattuglie dei carabinieri. Tuttavia, dei due uomini non c’era più traccia. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire il motivo di questa inquietante esibizione di forza, escludendo che si trattasse di una semplice bravata.

L’episodio ha scatenato immediate reazioni da parte delle autorità locali. Il parlamentare Borrelli, insieme ai consiglieri municipali del Sole che ride, Rino Nasti e Luca Bonetti, ha commentato: «Non ci meraviglia più nulla. L’uso della violenza e delle armi è diventato parte della quotidianità. In questa città è facilissimo reperire una pistola o anche un fucile. In base al drammatico racconto dei testimoni, la situazione avrebbe potuto assumere contorni ben più tragici e poteva trasformarsi in una strage. Il nostro territorio è sempre più in balia di ogni tipo di delinquenti, anche giovanissimi».

L’episodio al mercatino di Antignano è solo l’ultimo di una serie di eventi che mettono in luce la crescente insicurezza nei quartieri di Napoli. Recentemente, un 15enne ai confini tra Marianella e l’Arenella è stato ferito gravemente al collo con una lama, rischiando di morire sgozzato. Questi episodi, insieme ai numerosi furti nei negozi e negli appartamenti, contribuiscono a far crollare la percezione di sicurezza tra i residenti.

L’ondata di violenza che sta colpendo non solo Napoli ma anche altre città come Londra, è preoccupante. La violenza giovanile, con risse, baby gang e atti di bullismo, continua a resistere nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per prevenire tali fenomeni. La comunità locale spera in un intervento deciso e mirato per ripristinare la sicurezza e la tranquillità nei quartieri collinari della città.

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Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

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A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

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Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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