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Ambiente

Parco del Cilento, nessuna immissione di lupi ma continua il monitoraggio sugli esemplari che ci sono

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Nessuna immissione di esemplari di lupo nel territorio del Parco Nazionale del Cilento: a precisarlo è lo stesso Ente Parco. Si tratta di una fake news come viene spiegato in una nota che smentisce quanto diffuso da qualche giorno, nell’ambito dei social network e su alcuni organi di stampa. L’Ente Parco Nazionale del Cilento,  Vallo di Diano e Alburni precisa che tali notizie sono prive di qualsiasi fondamento. L’Ente Parco non ha mai introdotto alcun esemplare di lupo nel passato né tantomeno è prevista una simile attività nel futuro.

Sul lupo è in corso da anni un approfondito studio scientifico condotto per conto del Parco dal Professor  Domenico Fulgione e dal suo staff del  Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II.

Tale gruppo di ricerca svolge un lavoro di monitoraggio della popolazione di lupi nel parco raccogliendo dati su demografia, dimensione dei branchi, alimentazione, dispersione e rapporti con la zootecnia. I dati raccolti vengono poi utilizzati come base scientifica per l’attivazione di politiche di gestione del lupo.

Il prof. Fulgione, a proposito delle notizie infondate di immissione di esemplari di lupo nel Parco, ha dichiarato : “Immissioni da parte del nostro gruppo e da parte dell’Ente Parco non sono mai state effettuate, sia perchè non ne esiste la ragione sia perchè un’azione di questo tipo dovrebbe seguire un complesso iter autorizzativo da parte del Ministero e dell’ISPRA. Dopotutto la sola conoscenza delle popolazioni locali è uno strumento utile alla gestione faunistica della specie.”

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Ambiente

In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Ambiente

Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Ambiente

Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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