Un amore romantico, difficile, vissuto a distanza da un continente ad un altro, con il sogno di potersi un giorno incontrare, era in realta’ una bieca truffa ordita da due donne per spillare migliaia di euro a un uomo che ha avuto la sola “colpa” di fidarsi e innamorarsi. E’ la triste disavventura capitata al pallavolista Roberto Cazzaniga, 43 enne giocatore di Serie B originario della provincia di Monza, finito preda per oltre 15 anni del raggiro per cui sono indagate per truffa aggravata e continuata Valeria Satta, 39 anni, di Cagliari, e Manuela Passero, residente a Bernareggio (Monza), che secondo le indagini della Guardia di Finanza di Monza avrebbe aiutato Satta a fingersi la modella brasiliana di cui lo sportivo ha creduto di innamorarsi. La donna, durante oltre una decade, millantando gravi problemi di salute mai esistiti, difficolta’ economiche dovute alle spese da sostenere, lo avrebbe indotto a continui versamenti di denaro, inviandogli foto di Alessandra Ambrosio che spacciava per sue. Oggi entrambe sono state raggiunte da un provvedimento di sequestro preventivo di denaro e altre disponibilita’, per circa 74 mila euro, parte dei 600 mila euro sottratti con l’inganno a Cazzaniga. Giovane, impegnato giorno e notte con allenamenti e una carriera sportiva a cui pensare, schivo e riservato, Roberto Cazzaniga, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si e’ fidato di una delle due indagate, quando questa gli ha presentato al telefono la presunta futura fidanzata, tale Maya Mancini, indossatrice originaria del Brasile, identita’ totalmente inventata con le sembianze della nota super modella. Cosi’, una chiacchierata dopo l’altra, tra i due e’ nata un’intesa speciale, fatta di telefonate, messaggi, notti di attese e trepidazione, effusioni, speranze, confessioni e desideri. Peccato che quella confidenza e quella disponibilita’ che Cazzaniga aveva riservato alla “sua Maya”, sono state calpestate, disprezzate, sfruttate, per raggirarlo e chiedergli sempre piu’ denaro, una settimana dopo l’altra, anno dopo anno. Questo ha cristallizzato l’attivita’ investigativa svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria e coordinata dalla Procura di Monza. Amici e familiari, come loro stessi hanno raccontato in alcune interviste televisive, hanno iniziato a sospettare che qualcosa non andasse, dopo alcuni mesi dall’inizio della relazione, perche’ la modella continuava a promettere al pallavolista di essere prossima ad un viaggio in Italia che, pero’, non arrivava mai. “Scusa amore, non posso rispondere”, scriveva la finta modella quando lui cercava di convincerla a videochiamare, sempre con un pretesto relativo alla salute e a presunte “macchine” a cui si doveva “attaccare”. Ci sono voluti anni perche’ l’uomo si rendesse conto di essere stato probabilmente ingannato e decidesse di sporgere denuncia, anche grazie al supporto del suo allenatore e dei compagni di squadra, che si sono rivolti alla trasmissione “Le Iene”. Una volta deciso, il fascicolo di indagine e’ stato immediatamente aperto, dando impulso alle indagini delle fiamme gialle, che hanno accertato circa mille e quattrocento transazioni attraverso le quali l’uomo ha trasferito, tra il 2008 e il 2021, con ricariche postepay e bonifici, centinaia di migliaia di euro alle presunte truffatrici, incluso l’acquisto di un’auto. Del denaro inviato alla falsa modella a Cagliari, circa 90 mila euro sono stati trasferiti all’amica del pallavolista. Il Gip di Monza ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo quale profitto illecito del reato, relativamente alle somme di denaro elargite oltre il 2016, in quanto per le precedenti i reati ipotizzati sono gia’ andati prescritti. Quello che in prescrizione non potra’ andare, e’ la cattiveria di chi, con l’inganno e sfruttando i sentimenti altrui, trae profitto economico.