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Ondata di droni ucraini sulla Russia, anche su Mosca

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Non si fa attendere la risposta di Kiev all’ondata di pesanti raid sulle centrali elettriche ucraine che hanno costretto il Paese al buio a causa di black out di emergenza. Un “massiccio” attacco di 158 droni, come ammette il ministero di Mosca, ha preso di mira 15 regioni russe e una decina di velivoli senza pilota ha raggiunto la capitale colpendo un impianto elettrico e una raffineria di petrolio nella regione di Mosca. “È del tutto giustificato che gli ucraini rispondano al terrore russo con ogni mezzo necessario per fermarlo”, ha rivendicato Volodymyr Zelensky che anche oggi, dopo che i russi hanno attaccato in un solo giorno per 10 volte Kharkiv, ha lanciato un nuovo appello agli alleati per chiedere più armi e meno restrizioni.

I droni ucraini non hanno causato vittime e Mosca sostiene di averli abbattuti tutti ma girano video di un incendio nella raffineria di petrolio di proprietà di Gazprom, nel sud-est di Kapotnya, colpita nella notte. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha ammesso che un drone abbattuto ha colpito “un edificio tecnico” dell’impianto e ha causato un incendio. È passato quasi un mese da quando l’Ucraina è passata all’offensiva nella regione di Kursk, mentre le truppe russe continuano la loro costante avanzata nell’Ucraina orientale. Kiev ha denunciato che Mosca ha attaccato con missili Hurricane i palazzi nel centro della cittadina di Kurakhovo nella regione di Donetsk, uccidendo almeno 3 persone e ferendone altre 9.

Mentre sono oltre 30 i feriti negli attacchi ripetuti su Kharkiv secondo la strategia russa di sferrare più raid nello stesso posto a distanza di poco tempo, questa volta colpendo un centro commerciale, un impianto sportivo ed edifici residenziali. Ha tutti i contorni di un incidente, invece, la caduta di un elicottero Mi-8, con a bordo 22 persone, tra le quali il direttore finanziario della Federcalcio russa (Rfu) Arseny Zamyatin e sua moglie Polina Zamyatina, scomparso ieri nel territorio russo della Kamchatka subito dopo il decollo. I frammenti dell’elicottero sono stati trovati a un’altitudine di 900 metri vicino al luogo in cui l’equipaggio aveva segnalato la sua posizione prima di perdere i contatti con la torre di controllo. Le prime indagini indicano che a provocare lo schianto sia stato un errore del pilota “che non ha saputo gestire le difficile condizioni meteorologiche”, ha fatto sapere l’ente russo responsabile per le situazioni di emergenza: al momento dello schianto, infatti, si era alzata una fitta nebbia.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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