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Cronache

Omicidio Giovanbattista Cutolo, l’indignazione di Borrelli per la riduzione della pena all’assassino

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Si riaccende il dibattito sull’ingiustizia percepita dopo la riduzione della pena inflitta all’assassino di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso brutalmente il 31 agosto 2023 al termine di una lite. In un post su Facebook, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso il suo sdegno per la mancata impugnazione della sentenza, che ha visto la condanna dell’assassino ridotta a soli 17 anni di carcere.

Ingiustizia e condanna ridotta

Borrelli ha definito il caso “l’ennesimo caso di ingiustizia”, criticando duramente il sistema giudiziario che continua a concedere riduzioni di pena anche per crimini efferati. “Si tratta dell’ennesima condanna ridotta per un assassino”, ha scritto, riferendosi all’omicida di Cutolo, il quale ha sparato per un futile motivo, togliendo la vita a un giovane ragazzo e distruggendo una famiglia.

Assenza di pentimento e provocazioni

Il parlamentare ha evidenziato anche l’atteggiamento della famiglia dell’assassino, che, secondo quanto denunciato, non avrebbe mostrato alcun ravvedimento o pentimento per il crimine commesso. Anzi, si sarebbero resi protagonisti di ulteriori provocazioni nei confronti della famiglia della vittima, pubblicando video e post sui social media in cui esaltano la condotta criminale del loro congiunto.

Solidarietà alla famiglia Cutolo

Borrelli ha espresso la sua vicinanza a Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista, sostenendo che “anche 40 anni di carcere sarebbero stati pochi”. La riduzione della pena a 17 anni viene vista come una grave ingiustizia, un tentativo di trascorrere il minor tempo possibile in carcere. “Io sto con la famiglia della vittima”, ha concluso Borrelli, ribadendo il suo appoggio alla battaglia per ottenere una giustizia più severa nei confronti degli assassini.

La mancata impugnazione della sentenza

L’indignazione di Borrelli segue la notizia della mancata impugnazione della sentenza di condanna a 20 anni per l’autore dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo. La decisione di non procedere con un appello ha comportato un’ulteriore riduzione della pena, grazie a benefici di legge, lasciando l’opinione pubblica e i familiari della vittima delusi e sconvolti.

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Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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