C’è un appuntamento con la storia domani pomeriggio a Lusail, la città nuova di zecca alla periferia di Doha, cresciuta per ospitare lo stadio della finale dei Mondiali. La Francia di Mbappé sfida l’Argentina di Messi, le due grandi favorite del torneo. Alle prese fino a poche ore fa con il misterioso “virus di Doha” che ha costretto a letto molti di loro, i Bleus sono tutti in piedi. E in campo, agli ordini di Didier Deschamps che appare tiratissimo. Sa che può diventare il ct più vincente della storia dei Bleus e non vuole perdere l’occasione o deconcentrarsi.
In tribuna, come annunciato, ci sarà Emmanuel Macron, nel cui aereo presidenziale hanno trovato posto invitati illustri. Il presidente, in tribuna d’onore, vuole accanto a sé i 3 infortunati illustri, Paul Pogba, N’Golo Kanté e Presnel Kimbempe. Non sarà ospite del presidente, invece, Karim Benzema, l’assente più illustre ma anche quello che, in teoria, potrebbe addirittura essere schierato in campo. Anche se soltanto la domanda, che è stata più volte posta a Deschamps in conferenza stampa, fa ogni volta infuriare il ct. Con la delegazione di Macron ci sarà invece, fra gli altri, l’arbitra francese prima donna a dirigere una partita ai Mondiali, Stéphanie Frappart. Nessuno parla del “dopo”, anche la visita che Macron dovrebbe fare in Giordania – recandosi ad Amman direttamente da Doha – resta da definire. Trapela soltanto che, in caso di vittoria, i Bleus sfileranno lunedì pomeriggio sul bus scoperto lungo gli Champs-Elysées fra le ormai consuete ali di folla festante. Dai 5 assenti all’allenamento di ieri – Raphaël Varane, Ibrahima Konaté, Kingsley Coman, Aurélien Tchouaméni e Theo Hernandez – si è scesi a zero oggi, giorno di vigilia del match.
Un po’ appartato rispetto al gruppo, è rimasto ad allenarsi soltanto Coman, quello che fa più fatica a disfarsi del virus. Il ct francese, in allenamento, ha riprovato la formazione che aveva concluso vittoriosamente la semifinale con il Marocco, quella con Marcus Thuram a sinistra e Kylian Mbappé spostato al centro dell’attacco. Nella seconda parte della seduta, Olivier Giroud ha ritrovato il posto al centro dell’attacco. Non si sa se si sia trattato di una vera simulazione per l’incontro di domani o della verifica dell’esistenza di un’alternativa valida all’undici fin qui titolare. In molti, nell’ambiente dei Bleus, ipotizzano che la finale possa cominciare con Giroud in panchina. A Deschamps è stato ricordato che la maggioranza degli spettatori allo stadio tiferanno Argentina e che quasi “tutto il mondo” è contro i Bleus: “so che loro hanno un appoggio popolare importantissimo, il popolo argentino è appassionato…ma i nostri avversari saranno in campo non in tribuna e di fronte avremo tanta qualità da doverci per forza concentrare su questo. Tutte e due le squadre hanno lo stsso obiettivo, una sola delle due avrà la terza stella sulla maglia dopo la partita. Non sono preoccupato o stressato”. “Siamo pronti a soffrire, a superarci”, ha assicurato il capitano Hugo Lloris. “Abbiamo voglia di scrivere la nostra storia con questo gruppo – ha continuato il portiere – e di concluderla nel modo migliore. Finora siamo stati straordinari, ma è l’ultima partita la più difficile. Siamo pronti a superarci nonostante la stanchezza, le tante partite, nonostante quello che è successo con questo virus”.