Maximo Max Ibarra, dal 1 ottobre 2019 è Ceo di Sky Italia. Quando è entrato nel quartier generale della azienda che dovrà gestire, quando ha visto il palazzone di vetro di Santa Giulia (periferia di Milano) costruito sull’acquitrinio con vista mozzafiato sul boschetto dei drogati dove si vende coca e eroina a fiumi, ha capito che per restare in sella occorrerà fare cose stupefacenti. Ma lui è nato a Calì, in Colombia, ed è uno abituato a fare cose dell’altro mondo per raddrizzare quel che va storto. Tra le cose che non vanno a Sky in Italia (a parte l’esternalizzazione di uffici strategici) c’è sicuramente il “problemino” dei diritti Tv. Stando a quello che si sa di ufficiale, la gallina dalle uova d’oro della piattaforma satellitare Sky, parliamo delle partite di calcio trasmesse sui canali che vanno da 200 a 300, sarebbe finita già in un altro pollaio. Dal 2021 c’è un altro player importante in fatto di diritti tv: MediaPro, un colosso catalano-cinese che ha un accordo di massima per 1 miliardo e 300 milioni di euro (quasi 200 in più rispetto a quelli che sborsa Sky oggi). Dunque dal 2021, già che c’è un accordo tra Mediapro e Lega, Sky sarà una bella piattaforma che dovrà fare a meno del calcio italiano. Dovrebbe nascere un canale della Lega e, si spera, grazie a questo canale che sta mettendo in piedi Mediapro, saranno anche abbassati i prezzi davvero esorbitanti per una abbonamento mensile alle partite di calcio di serie A.
Ma è tutto sotto controllo? C’è stata la chiusura, il closing, dell’accordo tra Lega di serie A e Mediapro? Su questo versante i radar giornalistici sono spenti. I giornaloni sportivi con sede sopra il Garigliano non pubblicano una riga di questa vicenda da oltre un miliardo e 300 milioni di euro. I giornaloni generalisti con composizioni societarie varie, più o meno usano la stessa cortesia a Sky.
Maximo Ibarra. Nuovo Ceo di Sky Italia
Alcuni giornalisti Paolo Ziliani, Maurizio Pistocchi e qualche altro che ancora crede nel suo mestiere) provano a spiegare qualcosa, ma non è facile capire che cosa sta facendo Sky per rimettere in discussione l’accordo tra Mediapro e la Lega di Serie A. Così come non è semplice capire che cosa fanno i cinesi/catalani per difendere quell’accordo più o meno già siglato e sbarcare dunque in Italia per contendere il mercato dei diritti Tv del calcio ai monopolisti di Sky.
C’è silenzio tombale su quello che sta accadendo. Sky, col suo management molto ben introdotto in ogni ambiente istituzionale (e non), non dà mai nulla per scontato. Certo, sarebbe bello capire che cosa si dicono al telefono i protagonisti di questa pagina di economia miliardaria, come si sfidano, con quali armi, con quali stratagemmi, con quali piani. Sarebbe bello capire che cosa fa Andrea Zappia, l’uomo che vendeva abbonamenti Sky ed è diventato capo dell’azienda in Italia anche grazie ai suoi metodi e alla strutturazione del management. Purtroppo, ragioni di privacy impediscono di sapere tante cose. Come ben sappiamo, per intercettare un telefonino di chicchessia c’è bisogno di una richiesta di un pubblico ministero di una procura e della autorizzazione del Gip del Tribunale, ovviamente sulla base di motivate esigenze di indagine. Chissà che cosa succederà.
Intanto diciamo che qualcosa di pubblico, anche se non è bello e manco edificante, in questa storia dei diritti Tv del calcio, già a partire da questa stagione, Sky la sta facendo. Tutti quanti i commentatori tv, spesso anche grandi nomi, sono stati chiamati dal vecchio Ceo, Andrea Zappia, e costretti a ridurre i loro compensi fino al 50 per cento. Si realizzano risparmi. Le risorse trovate tagliando compensi, troupe televisive, studi televisivi, licenziando personale nelle sedi in Italia e all’estero, riducendo all’osso il telegiornale delle news serviranno per fare lobbying. La partita MediaPro è dura e allora bisogna investire molti soldi. Anche perchè se Mediapro davvero riesce a prendere i diritti tv del calcio, per Sky sarebbe davvero tutto più difficile. Perchè? Perchè l’arrivo di Mediapro ingigantirebbe una serie di scelte strategiche bizzarre del management del “calabrese” Zappia. Quali? L’acquisito ad un prezzo fuori mercato da Mediaset di Mediaset Premium. Zappia pensava di sommare i suoi abbonati (quasi 5 milioni) a quelli della avversaria Mediaset (2 miliioni circa). Ma dopo la acquisizione di Mediaset Premium, gli abbonati Sky restano sotto i 5 milioni. Dunque l’operazione ha fruttato qualche decina di migliaia di abbonati in più e non i milioni che si erano preventivati.
È dunque in arrivo la rivoluzione MediaPro che rischia di far male a Sky. Ebbene, di tutto questo non trovate una riga sui giornali. Perchè? Perchè c’è chi sta lavorando in silenzio per fermare questa rivoluzione. Ed il silenzio, come il buio, favorisce cose non sempre chiare. Ci sono stati in queste ore passi avanti verso il canale tematico della Serie A che sta costruendo Mediapro. Entro il 30 settembre doveva esserci decisione della Lega A sull’offerta economica avanzata da MediaPro.
Poi la dead line è stata spostata a metà ottobre, poi a inizio novembre. Per ora, l’unico documento, atto ufficiale è quello approvato all’unanimità dai club riuniti in Assemblea che hanno precisato di voler mantenere ”la piena facoltà di rivolgersi agli operatori del mercato della comunicazione per l’assegnazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2021/2024”. Vuol dire che Sky non ha più l’appeal di una volta. E che le società di Serie A han definito ”positiva” l’ipotesi di realizzazione del canale della Lega e dato pieno mandato al presidente e all’amministratore delegato di definire l’accordo contrattuale con MediaPro. Il presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè, corteggiassimo e invitatissimo ovunque da Sky, ha già più volte annunciato il contratto con MediaPro lasciandosi sempre un piccolo margine per far entrare qualcun altro che volesse o potesse offrire di più.
La manifestazione di protesta degli ex tecnici dipendenti di società esterne che lavoravano a Sky tg24
Mediapro, da quel che sappiamo, ha messo sul tavolo, il canale della Lega chiavi in mano, un minimo di 1,150 miliardi a stagione (più 55 milioni per i diritti d’autore e 78 milioni per i costi di produzione, con un totale di circa 1,3 miliardi l’anno) e con rafforzate garanzie finanziarie. È già tutto fatto, ma c’è Sky che lavora notte e giorno per fare i suoi interessi. E allora dopo tanti tira e molla e molti incontri pubblici e carbonari, ora c’è un’altra deadline. E la fissa il presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché, commentando lo stato della trattativa con Mediapro sui diritti tv 2021/24 del campionato. “Aspettiamo – dice Miccihè – che arrivi la proposta definitiva di Mediapro, credo entro 15 giorni. Appena arriverà la proposta definitiva la valuteremo e la discuteremo in una prossima assemblea. Penso che nell’arco di 15 giorni dovrebbe arrivare, poi i club avranno bisogno di un’altra decina di giorni per valutare e decidere”. Insomma l’accordo Mediapro-Lega che sembrava dovesse essere chiuso entro io 30 settembre, se andrà tutto benissimo, forse sarà siglato entro fine anno. Sky permettendo, ovviamente. Intanto sono al lavoro quelli che non scriveranno o non parleranno mai dell’accordo Lega-Mediapro, ma siccome lavorano per far saltare l’accordo scrivono e parlano di polemiche su presunte insolvenze di Mediapro in Francia ed altro. Comunque sia, entro l’anno i presidenti di serie A si pronunceranno sul Canale della Lega e sull’offerta di Mediapro. Poi a gennaio ci sarà il bando d’asta. Con Sky in ansia.
Il 24 novembre 2024, Napoli si prepara a omaggiare l’indimenticabile Diego Armando Maradona con il Maraduno 2024, un evento speciale che avrà luogo presso l’Edenlandia. Questa giornata celebrativa, ricca di emozioni, riconoscimenti e momenti di condivisione, sarà un’occasione per onorare il leggendario Pibe de Oro e il suo legame eterno con Napoli.
Premio Legalità a Francesco Borrelli
Un momento centrale della giornata sarà la consegna del Premio Legalità a Francesco Borrelli, in riconoscimento del suo costante impegno nella difesa dei valori di giustizia, trasparenza e rispetto delle regole. Questo premio rappresenta lo spirito della manifestazione: ricordare Diego non solo come campione, ma anche come uomo capace di ispirare valori profondi.
Un omaggio alla memoria di Ciro Esposito e alla madre Antonella Leardi
Durante l’evento, sarà reso omaggio ad Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, tragicamente scomparso, che con il suo messaggio di pace e giustizia continua a ispirare l’intera comunità. Un riconoscimento speciale sarà consegnato per celebrare il suo instancabile lavoro e il simbolo di speranza che rappresenta.
Riconoscimenti a Beppe Bruscolotti e Antonio “Bostik” Esposito
Tra i momenti più attesi, la premiazione di Beppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli e compagno di squadra di Maradona, per la sua carriera straordinaria e i valori di sacrificio e passione. Un altro premio sarà conferito ad Antonio “Bostik” Esposito, custode del celebre murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli, oggi uno dei luoghi più visitati d’Italia.
Programma dell’evento
Ore 12:00 – Apertura evento:
DJ set con musica argentina e napoletana in omaggio a Maradona.
Proiezione continua su maxischermo di gol, interviste e momenti iconici del Pibe de Oro.
Ore 12:30 – Esibizione della banda argentina:
Performance musicale per celebrare il legame tra Napoli e l’Argentina.
Ore 13:00 – Raccolta foto tatuaggi e progetto murales:
Apertura della postazione per raccogliere immagini di tatuaggi dedicati a Maradona, che saranno utilizzati per creare un murales collettivo.
Ore 13:30 – Mostra cimeli di Maradona:
Esposizione di oggetti storici, come maglie autografate, scarpe e fotografie.
Ore 14:30 – Premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego:
Celebrazione di figure che hanno condiviso momenti significativi con Maradona.
Ore 15:00 – Foto evento per il libro “Maraduno”:
Fotografia di gruppo con i partecipanti per immortalare la giornata.
Ore 15:30 – Esibizione musicale dal vivo:
Chitarrista e cantante argentino si esibiranno in brani dedicati a Maradona, tra cui “La Mano de Dios”.
Ore 16:15 – Chiusura evento:
Saluti finali e musica con DJ per concludere in un’atmosfera festosa.
Un evento imperdibile per i fan di Maradona
Il Maraduno 2024, evento organizzato dall’avvocato Sergio Pisani, che gode anche del patrocinio morale del Comune di Napoli, promette di essere un’occasione indimenticabile per celebrare l’eredità di Maradona e condividere il legame speciale che unisce Napoli al suo campione eterno. Con musica, riconoscimenti e la partecipazione di fan e personaggi legati a Diego, la giornata rappresenterà un tributo collettivo carico di emozioni.
Dicendo ad una ragazzina di 12 anni di essere un suo coetaneo, aveva cercato di ottenere da lei foto e video pedopornografici. In realtà di anni ne ha 33 ed è stato scoperto dalla polizia postale, coordinata dalla Procura di Bologna: l’uomo, residente in provincia di Frosinone, è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per i reati di adescamento e pornografia minorile. La misura cautelare nasce da un’indagine presentata dai genitori della 12enne che avevano trovato nel telefono della figlia la chat con l’indagato. Sottoposto a perquisizione informatica, conclusa con sequestro del telefono e altri dispositivi, è risultato che aveva avuto conversazioni simili con altre tre vittime minorenni.
Per le iniziative avviate nel campo della mobilità sostenibile e per l’attività di mecenatismo legata alle piste ciclabili, il Comune di Napoli ha ottenuto il terzo premio dell’Urban Award. Giunto all’ottava edizione, l’Urban Award è organizzato da Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E proprio nel corso della 41esima Assemblea nazionale dell’Anci, a Torino c’è stata la consegna dei riconoscimenti a cui hanno preso parte, tra gli altri, il giornalista e scrittore Marino Bartoletti, che è l’ambassador del premio, e Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la Notizia e pioniere del ciclismo sostenibile. A ritirare il premio per il Comune di Napoli il capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore.
La giuria ha inteso premiare, in particolar modo, la scelta dell’Amministrazione comunale di puntare sui percorsi riservati alle bici, anche attraverso progetti come “Adotta una ciclabile”, coinvolgendo e responsabilizzando i cittadini e creando una cultura sul tema della mobilità dolce. “Stiamo investendo sulla mobilità su più fronti, dal potenziamento del trasporto pubblico con le nuove linee metropolitane alla mobilità su due ruote. In questo caso – ha spiegato il sindaco Manfredi – dobbiamo fare i conti anche con le criticità specifiche della città di Napoli. Abbiamo un programma molto ampio di espansione delle piste ciclabili con la realizzazione di 38 chilometri di nuovi percorsi distribuiti nelle aree Est, Ovest e Nord, ma è anche importante manutenere e gestire quelli che già stati realizzati. Lo stiamo facendo anche attraverso accordi con i privati, il contributo è determinante per realizzare questa componente importante della mobilità dolce, di cui la città bisogno”.