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Cronache

Nuove norme sugli autovelox: ecco le istruzioni per l’uso

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Dopo 14 anni di attesa, le nuove norme sul posizionamento e l’uso dei misuratori di velocità, emanate con il Decreto Ministeriale Infrastrutture-Interno dell’11 aprile 2024, sono finalmente in vigore. Con l’inizio della stagione del traffico vacanziero, è il momento di comprendere come applicare queste regole.

Le nuove disposizioni variano in base al tipo di strada e di apparecchiatura (fissa o mobile) e non riguardano i controlli effettuati direttamente dagli agenti, ma le rilevazioni “a distanza” con successiva notifica del verbale, che sono la maggioranza. Le postazioni fisse esistenti devono essere adeguate entro 12 mesi, pena la disattivazione.

Strade urbane o extraurbane non principali: I controlli sono possibili solo se:

  1. C’è alta incidentalità, dimostrata con un’analisi dei cinque anni precedenti.
  2. È impossibile o molto difficile fermare immediatamente i trasgressori.
  3. Le velocità reali superano i limiti, come documentato dall’ente gestore.

Autostrade e strade extraurbane principali: I controlli sono sempre possibili su queste strade, dove la velocità può raggiungere fino a 110 km/h.

Le postazioni mobili si riferiscono a dispositivi utilizzati con il presidio di agenti a distanza, senza fermare immediatamente i trasgressori, quando non è possibile utilizzare postazioni fisse. I controlli extraurbani sono consentiti solo su strade con limiti di velocità almeno 20 km/h superiori a quelli generali (130 km/h sulle autostrade, 110 km/h sulle strade extraurbane principali, 90 km/h sulle altre extraurbane), salvo particolarità del tracciato che impongano limiti inferiori.

Tra il segnale di limite e la postazione di controllo deve esserci almeno un chilometro, con una distanza minima di 4 km tra due postazioni in autostrada, 3 km sulle extraurbane principali e 1 km sulle altre strade.

Strade di scorrimento: Il limite non può essere inferiore a 50 km/h, con eccezioni per criticità del tracciato. In tali casi, i limiti inferiori devono valere per almeno 400 metri. Su strade urbane di quartiere e locali, le postazioni mobili possono essere collocate solo se il limite è 50 km/h, senza deroghe; su strade urbane ciclabili il limite è 30 km/h; per gli itinerari ciclopedonali il limite deve valere per almeno 250 metri.

Il segnale di limite deve trovarsi ad almeno 200 metri dalla postazione sulle strade di scorrimento, e a 75 metri sulle altre strade urbane. Tra due postazioni deve esserci una distanza minima di 1 km per le strade di scorrimento e di 500 metri per le altre.

I rilevatori fissi sulle strade extraurbane sono ammessi solo se il limite locale non è inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello generale, con deroghe per criticità del tracciato. I limiti devono valere per almeno 2.000 metri in autostrada, 1.500 metri sulle extraurbane principali, 500 metri sulle altre extraurbane e 250 metri sugli itinerari ciclopedonali.

I controlli della velocità media sono consentiti solo su tratti con limite uniforme e senza diramazioni significative, con una lunghezza minima di 1.000 metri. È importante evitare il frazionamento eccessivo dei tratti e la duplicazione dei controlli senza rispettare la distanza minima di 1.000 metri tra le postazioni.

I controlli fissi, sia di velocità istantanea che di velocità media, sono consentiti anche nei cantieri, purché durino più di una settimana e vi siano condizioni difficili per collocare postazioni mobili. Il segnale di limite deve trovarsi ad almeno 1 km prima della postazione.

Strade urbane: Prima di installare postazioni fisse, il gestore deve valutare la possibilità di installare dossi rallentatori. Gli altri vincoli sono gli stessi delle postazioni mobili. Il controllo della velocità media è permesso solo su strade di scorrimento in tratti con limite uniforme e senza svincoli, lunghi non meno di 500 metri.

Con queste nuove regole, le autorità mirano a migliorare la sicurezza stradale e a garantire una maggiore efficacia nel controllo della velocità, adeguando le infrastrutture esistenti e introducendo nuove misure per la gestione del traffico.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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