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Cronache

Noemi ferita in un agguato di camorra, 16anni e 8 mesi all’uomo che sparó

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La Corte di Appello di Napoli ha condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione Armando Del Re (nella foto in evidenza), l’uomo accusato di aver esploso i colpi di arma da fuoco che il 3 maggio 2019 in piazza Nazionale a Napoli hanno ferito la piccola Noemi, che all’epoca dei fatti aveva 4 anni, e sua nonna. L’obiettivo dell’agguato era Salvatore Nurcaro. In primo grado Del Re era stato condannato a 18 anni di reclusione. Confermata in secondo grado la condanna a 14 anni per Antonio Del Re, fratello di Armando, che all’agguato aveva partecipato fornendo supporto logistico. Dopo il ferimento, Noemi ha lottato per diversi mesi tra la vita e la morte all’ospedale Santobono di Napoli e ancora oggi porta sul corpo i segni visibili delle ferite.

“E’ stata fatta giustizia: l’impianto accusatorio e’ stato confermato e i giudici hanno valutato adeguatamente la confessione, non sincera e completa, di Armando Del Re”. Cosi’ l’avvocato Felice Centineo, legale della famiglia della piccola Noemi, ha commentato la sentenza con la quale la Corte di Appello di Napoli ha condannato a 16 anni e 8 mesi Armando Del Re e confermato i 14 anni di reclusione comminati in primo grado al Fratello Antonio. Entrambi sono ritenuti coinvolti nell’agguato scattato in mezzo alla folla di piazza Nazionale, il 3 maggio del 2019, a Napoli, in cui venne gravemente ferita la piccola Noemi. “Non sono stati motivi personali – ha aggiunto l’avvocato Centineo – ad armare la mano di Armando, il suo gesto e’ maturato in pieno contesto camorristico”.

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‘Salva Milano’ arriva alla Camera, si spacca l’opposizione

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Si spaccano le opposizioni sulla proposta di legge “Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia cosiddetto”, il cosiddetto ‘Salva Milano’, arrivato nell’Aula della Camera. Il Pd ha votato insieme al centrodestra contro le pregiudiziali di costituzionalità presentate da M5s e Avs. Il provvedimento che dovrebbe, tra l’altro, sbloccare la situazione di una serie di cantieri edilizi del capoluogo milanese. Il testo prevede che l’ok preventivo di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non sia obbligatorio in caso di costruzione di nuovi immobili su lotti che si trovano in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o interventi su edifici esistenti in ambiti edificati.

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Cronache

Kiev: Russia ha lanciato missile balistico intercontinentale

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ìL’aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale dalla regione meridionale di Astrakhan durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. È la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha utilizzato missili statunitensi e britannici per colpire obiettivi all’interno della Russia, azione che Mosca aveva avvertito sarebbe stata vista come una grave escalation. Secondo l’aeronautica militare, l’attacco russo ha preso di mira aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Notte da incubo in casa, sindaco sannita mette in fuga 4 banditi

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Notte da incubo ma con lieto fine per il sindaco di Castelvenere (Benevento) Alessandro Di Santo, di professione medico. L’uomo, che nella mattinata di ieri aveva subito un intervento agli occhi, ha affrontato e messo in fuga quattro malviventi entrati nella sua villa nel cuore della notte. Erano le 2,30 quando il primo cittadino del comune sannita che conta circa 2.400 abitanti, e che stava riposando su un lettino medico post operatorio al piano terra, si è accorto che un malvivente stava entrando in casa da una finestra con l’aiuto di altri tre complici. Con lui e con altri due banditi è nata subito una colluttazione fatta di pugni e schiaffi.

Nel frattempo la moglie ed una delle figlie del primo cittadino sono scese in soccorso del congiunto allertando i carabinieri. “Sono stati lunghi momenti concitati e di forte tensione e paura – racconta a caldo il sindaco – terminati quando ho urlato a mia figlia di prendere il fucile. Così, dopo qualche attimo di esitazione, i malviventi hanno deciso di desistere e darsi alla fuga a bordo di un’auto”.

“Durante la colluttazione ho sferrato diversi pugni ma – continua Di Santo – ne ho subiti tanti altri, soprattutto al torace, e per questo mi sto recando in ospedale a Cerreto Sannita per farmi visitare”. A chi gli chiede se ha riflettuto sul fatto di aver reagito non sapendo se i malviventi fossero armati, Di Santo replica: “In quel momento mi è partita l’adrenalina. Non ho riflettuto sulle conseguenze e ho deciso di reagire. Devo ringraziare comunque i carabinieri che sono giunti tempestivamente appena siamo riusciti a dare l’allarme”.

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