Collegati con noi

In Evidenza

Neoplasie polmonari e oncologia moderna, evoluzione delle cure e approccio multidisciplinare

Pubblicato

del

L’evoluzione delle cure per i pazienti con neoplasia polmonare e l’importanza di un approccio multidisciplinare.
Finalmente in arrivo una svolta nel campo oncologico: Alessandro Morabito, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Clinica Sperimentale Toraco Polmonare, IRCCS Istituto Tumori, Fondazione “G. Pascale” di Napoli, spiega in che modo si sono evolute le cure dei pazienti affetti da neoplasia polmonare, nel corso di un convegno organizzato al Pascale il 27 gennaio. In particolare, Morabito illustra l’importanza dell’approccio multidisciplinare ritenuto fondamentale nell’Oncologia Moderna. “Attraverso un confronto continuo fra tutti i sanitari che hanno in cura il paziente – spiega il professor Morabito – e fanno parte del gruppo oncologico multidisciplinare è possibile offrire a ciascun paziente il miglior percorso terapeutico”. Ad agire rispetto alla neoplasia del polmone è, dunque, il GOM – Il Gruppo Oncologico Multidisciplinare Polmone- costituito da un “core team” che include oncologo medico, chirurgo toracico, radioterapista e case manager e da tutti i partecipanti del GOM Polmone, ovvero anatomo-patologo, biologo molecolare, radiologo, radiologo interventista, cardiologo, medico nucleare, terapista del dolore, medico di riabilitazione, psicologo, farmacista, medico di laboratorio e nutrizionista”.


Il team si rivela fondamentale nell’affrontare casi in stadio iniziale o localmente avanzato che richiedono trattamenti integrati (chirurgia, radioterapia, chemioterapia), ma anche casi più complessi di pazienti con malattia avanzata, in modo da arrivare a decisione diagnostica o terapeutica condivisa. “Da quando il GOM Polmone del Pascale è stato attivato – spiega Morabito – oltre 10 anni fa, sono stati discussi complessivamente circa 3000 casi, con un’attività progressivamente aumentata nel tempo (dai 124 casi discussi nel 2011 ai 500 casi discussi nel 2021)”.
Perché il paziente possa essere seguito in modo ottimale, nell’ottica di un approccio multidisciplinare, risultano necessari un’adeguata comunicazione fra i membri del team, la possibilità di offrire a tutti i pazienti i migliori trattamenti disponibili, l’applicazione delle linee guida internazionali, il coinvolgimento del paziente nelle decisioni e la disponibilità di adeguate risorse. Adeguati supporti infrastrutturali ed organizzativi, riunioni multidisciplinari di qualità ed un network oncologico funzionante completano il percorso.


Non mancano, naturalmente, alcune criticità al superamento delle quali i membri del GOM rivolgono le proprie energie: la scarsa partecipazione dei sanitari alle riunioni, le incomplete informazioni cliniche sui pazienti, un’inadeguata comunicazione fra gli specialisti o insufficienti supporti tecnologici costituiscono le principali, come si è potuto appurare in un lavoro sul risk management seguendo le linee guida internazionali ISO 31000-2018: i risultati di tale analisi sono stati recentemente pubblicati su una prestigiosa rivista internazionale (Morabito A et al., Journal of Clinical Oncology – Oncology Practice 2022).


“Per ogni criticità – prosegue il Prof. Morabito- abbiamo dato un punteggio in rapporto alla probabilità che si potesse verificare e alla gravità delle conseguenze, definendo così per ognuna diversi livelli di rischio. E abbiamo infine provato a definire delle azioni di miglioramento per ridurle: in particolare, abbiamo migliorato la qualità della scheda di presentazione dei casi clinici, velocizzato la comunicazione al paziente delle decisioni prese, istituito un ambulatorio combinato oncologico-radioterapico per la gestione dei trattamenti integrati, potenziati gli slot diagnostici, introdotto il “reflex test” per velocizzare i risultati dei testi molecolari”.


Vale la pena ricordare che il tumore polmonare è una neoplasia dal notevole impatto sociale, con oltre un milione di morti per anno al mondo, una relazione accertata con il fumo di sigaretta e grandi difficoltà nella diagnosi precoce. In Italia, sono oltre 40.000 i pazienti che si ammalano ogni anno di tumore polmonare, di cui solo un 25% operabili. Ma negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi scientifici nella conoscenza di questa neoplasia, che hanno reso possibile una sua migliore caratterizzazione molecolare e, soprattutto, l’impiego di terapie personalizzate, anche grazie alla disponibilità di nuovi farmaci biologici e dell’immunoterapia.

Advertisement
Continua a leggere

Economia

I grandi investitori italiani puntano sulla Rainbow: 90 milioni per le Winx e il coniglietto Pinky

Pubblicato

del

Un’operazione da 90 milioni di euro per rilanciare la Rainbow, la casa di produzione italiana celebre per le Winx e il fumetto del coniglietto Pinky. Il progetto, che coinvolge 400 investitori, porterà l’acquisizione del 40% delle azionidella società fondata nel 1995 da Iginio Straffi a Loreto, nelle Marche.

Tra gli investitori figurano nomi di spicco come Dompè, Branca, Riello, Tadolini e Lucchini, coordinati da The Equity Club (Tec), la piattaforma di investimento promossa da Mediobanca.


L’obiettivo: crescita e nuovi mercati

L’investimento da 90 milioni sarà destinato a sostenere i piani di espansione di Rainbow, che includono:

  • Nuove produzioni originali.
  • Acquisto di licenze da sviluppare.
  • Acquisizione di concorrenti, con particolare interesse per il mercato europeo e nordamericano.

La recente acquisizione dei diritti di Pinky, il famoso coniglietto rosa di Massimo Mattioli, segna solo l’inizio di una strategia di fusione e acquisizione (m&a) che si estenderà tra Italia, Spagna, Gran Bretagna e Nord America, con un occhio alle società indipendenti attive nei giochi per smartphone.


Obiettivo: raddoppiare i ricavi entro il 2024

Rainbow punta a raddoppiare i ricavi rispetto agli attuali 115 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere un margine operativo lordo del 42,5% entro la fine del 2024. Già oggi, il 70% del fatturato è generato sui mercati internazionali, che saranno centrali nei piani di crescita grazie al sostegno di Tec.


Un passato di partnership strategiche

Rainbow non è nuova a collaborazioni di alto profilo. Nel 2011, aveva ceduto una quota del 29% al gruppo americano Viacom, che ha supportato l’azienda in acquisizioni strategiche, come quella della Colorado Film, oggi responsabile del 30% del fatturato.

Tra le operazioni di rilievo ci sono state anche le acquisizioni di Moviement, San Isidro e Gavila, che hanno rafforzato la posizione della società nel settore dei film per TV e cartoni animati.


The Equity Club: un pilastro per il made in Italy

L’operazione su Rainbow è il secondo investimento di The Equity Club 2, dopo quello nel gruppo dei campeggi Club del Sole. Dal 2017, Tec ha promosso investimenti per circa 500 milioni di euro in aziende del made in Italy, come Jakala, La Bottega, Philogen, Lincotek, HSA, Regi, ART e Tatuus, coinvolgendo oltre 640 famiglie imprenditoriali italiane.


Un futuro luminoso per Rainbow

Con il supporto di Tec e dei nuovi investitori, Rainbow si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando sull’innovazione, sull’espansione internazionale e sul consolidamento del marchio come eccellenza italiana nel mondo dell’animazione e dell’intrattenimento.

Continua a leggere

In Evidenza

Sciopero medici e infermieri: ora dimissioni di massa

Pubblicato

del

Chiedono “rispetto” e urlano “vergogna” al governo, che ha messo in campo una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale ed i suoi professionisti”. Medici ed infermieri oggi sono scesi in piazza per lo sciopero nazionale di 24 ore indetto da Anaao Assomed (medici ospedalieri), Cimo Fesmed e Nursing up: se non basterà, è il messaggio dei sindacati dal palco della manifestazione a Piazza Santi Apostoli a Roma, “andremo avanti, fino alle dimissioni di massa”. La protesta ha toccato un’adesione dell’85% secondo i sindacati, ma il ministro della Salute Orazio Schillaci, al Tg1, sottolinea: “Verificheremo domani quelli che saranno i dati ufficiali sull’adesione allo sciopero, credo inferiori a questi numeri”.

E’ stata comunque bassa l’adesione media in Veneto (sotto il 5%) ed in Umbria è stata invece alta “l’adesione morale”: molti medici sono andati al lavoro per garantire lo smaltimento delle liste d’attesa rinunciando al pagamento della giornata. Da parte sua, Schillaci ha sottolineato che “questo è il governo che ha messo più soldi sulla sanità pubblica: sono stati stanziati oltre 35 miliardi nei prossimi 5 anni. Abbiamo aumentato le indennità di specificità dei medici e l’abbiamo introdotta anche per gli infermieri, e spero che nella manovra si possa aggiungere qualcosa su questo capitolo”. Quanto alle affermazioni della leader del Pd Elly Schlein secondo cui il governo “sta smantellando la sanità pubblica”, Schillaci commenta: “Credo che questa sia solo propaganda”.

Negli ospedali non sono comunque mancati i disagi, anche se la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha precisato che lo sciopero di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie ha fatto registrare limitate criticità nell’erogazione dei servizi ai cittadini, con “minimi disagi rilevati a macchia di leopardo nel territorio nazionale”. Secondo i sindacati, però, a saltare sono stati 1,2 milioni di prestazioni: i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza. La protesta, precisano le organizzazioni – che parlano anche di un eccesso di precettazioni da parte delle Asl – non è ovviamente ‘contro’ i cittadini: “Se siamo qui in piazza – afferma il segretario Anaao, Pierino Di Silverio, dal palco – è proprio per i pazienti.

Negli ospedali le condizioni sono ormai inaccettabili”. Sfidando la pioggia ed il cielo grigio, circa 1000 tra medici e infermieri affollano muniti di bandiere la piazza romana. Le parole più urlate sono ‘Rispetto’ e ‘Vergogna’. Di Silverio, con i presidenti di Cimo Guido Quici e di Nursing up Antonio De Palma, espone le ragioni della protesta: “Viviamo in una condizione che definire drammatica è poco: stipendi bassi, strutture fatiscenti, violenza, assenza di medicina sul territorio. E dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica, il governo non si vergogna con questa manovra di elargire 14 euro in più al mese ai medici e 7 agli infermieri, a fronte di zero assunzioni e di una legge di Bilancio 2025 che conferma la riduzione del finanziamento per la sanità”.

E la protesta non finisce con lo sciopero di oggi: “Arriveremo ad azioni estreme e alle dimissioni di massa”. Medici e infermieri si sono rivolti anche alla premier Giorgia Meloni, con una lettera in cui denunciano investimenti insufficienti e chiedono un rilancio vero del Ssn ed un incontro urgente. Solidarietà arriva dai medici di famiglia della Fimmg: “Se necessario, anche la Medicina Generale è pronta ad azioni di protesta”. Vicinanza è espressa da esponenti del Pd, mentre Angelo Bonelli (Avs) ricorda che 4,5 milioni di italiani rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa e 2,5 milioni non possono permettersele per ragioni economiche. Netta, invece, la posizione di FdI: “Rispetto lo sciopero, ma stiamo facendo il possibile per migliorare la situazione”, afferma il vicecapogruppo alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

Continua a leggere

Cronache

Spari a Casoria: due feriti gravi in codice rosso, indagini in corso

Pubblicato

del

I carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti in via Salvo D’Acquisto a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono stati rinvenuti diversi bossoli, e le autorità stanno effettuando accertamenti per verificare eventuali feriti o dettagli sulla dinamica dell’episodio.

Due uomini feriti gravemente: entrambi in codice rosso
L’allarme ha trovato conferma poco dopo, con l’arrivo di due persone gravemente ferite presso due diversi ospedali. Barbato Salvatore, classe 1966, è stato ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore, mentre Sorrentino Mauro, classe 1984, è stato trasportato all’ospedale di Acerra. Entrambi, noti alle forze dell’ordine, presentano ferite multiple causate da colpi di arma da fuoco in varie parti del corpo. Le loro condizioni sono critiche: sono stati classificati in codice rosso e la prognosi resta riservata.

Possibile legame con la sparatoria di Casoria
Non si esclude che i due uomini possano essere coinvolti nei fatti di Casoria, ma la dinamica e la matrice dell’episodiosono ancora oggetto di indagine. Gli inquirenti stanno raccogliendo prove e testimonianze per chiarire se si tratti di un regolamento di conti o di altra natura criminale.

Aggiornamenti attesi: il territorio sotto attenzione
Questo ennesimo episodio di violenza scuote la comunità locale, che chiede maggiore sicurezza e interventi tempestivi per contrastare fenomeni di criminalità. Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime ore.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto