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Cronache

Neonato morto a Benevento, madre e zii indagati con l’accusa di omicidio

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 La madre, sua sorella e il marito di quest’ultima sarebbero secondo l’accusa responsabili della morte del piccolo Gabriele, il bimbo di 5 mesi ricoverato in tre ospedali diversi per un trauma cranico che la scorsa settimana lo ha portato alla morte. La procura della Repubblica di Benevento ha inviato gli avvisi di garanzia ai tre per procedere alla nomina dei consulenti tecnici d’ufficio che eseguiranno l’autopsia e tutti gli accertamenti medico legali per stabilire le cause del decesso. Un atto dovuto l’avviso di garanzia, proprio per consentire quelli che si definiscono accertamenti tecnici irripetibili. Ma la procura individua anche come parti offese il padre del piccolo, attualmente detenuto e la nonna paterna. Si procede per omicidio.

Un particolare che lascia intendere come la versione fornita dalla madre e dagli zii sul trauma accidentale, dovuto a un colpo inferto con una spazzola dalla cuginetta che voleva solo giocare, non abbia convinto del tutto gli inquirenti. Gabriele, che viveva con la madre e gli zii in un alloggio popolare del rione Liberta’ di Benevento, era stato portato in ospedale per la prima volta il 16 gennaio scorso, al pronto soccorso del “Fatebenefratelli”, dove era rimasto per qualche giorno e dove i medici avevano riscontrato attraverso una tac il trauma cranico. Il 25 gennaio scorso il ricovero al “Rummo” di Benevento, dove la tac di controllo aveva evidenziato l’emorragia cerebrale. Da li’ il trasferimento in eliambulanza al “Santobono” di Napoli, dove Gabriele e’ rimasto soltanto tre giorni. Le sue condizioni erano disperate e il tragico epilogo e’ stato inevitabile. Domani sara’ conferito l’incarico al medico legale Emanuele D’Oro che stava gia’ analizzando le cartelle cliniche prima che il bimbo morisse. D’Oro sara’ affiancato dal neurochirurgo Tommaso Tufo e dalla neonatologa Beatrice Leopardo. Domenica mattina saranno poi eseguiti tutti gli esami.

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Cronache

Rischio disagi nel weekend per lo sciopero dei treni

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Treni a rischio per chi viaggia nel weekend. Scatta stasera alle 21 lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto ferroviario, fino alla stessa ora di domenica, proclamato dai sindacati autonomi. La protesta coinvolgerà “tutto il personale delle aziende che operano nel settore ferroviario”, informa il sindacato di base Usb e quindi Fs, Italo e Trenord. Fs già da ieri ha avvertito che “lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia”, con gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, che “potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Il gruppo invita, quindi, i passeggeri “a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.

L’agitazione di questo weekend “si colloca dentro la vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle attività Ferroviarie, portato avanti da un fronte ampio di sigle di base” spiega l’Usb. Ma dopo questo stop i treni non saranno coinvolti dallo sciopero generale di Cgil e Uil in programma venerdì 29 novembre. A parte il trasporto ferroviario, lo sciopero coinvolgerà, infatti, tutto il resto del personale dei trasporti: aereo, marittimo, bus, tram, filobus. Sullo sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil per il 29 novembre “abbiamo rispettato tutte le norme e le leggi che ci sono”, ripete intanto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della tappa di Bologna della terza marcia mondiale per la pace.

“Invito tutti i lavoratori a esserci”, è l’appello del segretario generale, che spiega come si sia deciso di “esentare i ferrovieri semplicemente perché c’è uno sciopero già oggi e domani, quindi non era possibile proclamarlo e abbiamo rispettato quella regola. Per il resto, abbiamo rispettato le norme e le leggi che ci sono”. “Ai lavoratori di tutte le altre categorie e settori chiediamo di partecipare, perché la condizione che ci ha portato allo sciopero parte da cose molto precise. Landini il 29 sarà alla manifestazione a Bologna. Nella stessa giornata il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sarà invece a Napoli.

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Cronache

A Napoli si lancia da auto in corsa per sfuggire ad abusi

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E’ salita su un’auto pensando fosse il taxi che stava aspettando per tornare a casa ma una volta a bordo il conducente ha iniziato a molestarla e quando lei ha reagito l’ha schiaffeggiata e le ha sottratto il cellulare. Così la ragazza, nel tentativo di fuggire alle violenze, ha aperto la portiera e si è lanciata dall’auto in movimento. E’ accaduto la notte scorsa, in via Fratelli Grimm alla periferia di Napoli, nel quartiere di Ponticelli. La Polizia di Stato ha arrestato un 38enne del Casertano per rapina e violenza sessuale.

E’ stato un cittadino a chiamare la polizia e a raccontare che una donna si era lanciata da un’auto in corsa. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno accertato che la vittima era salita a bordo in corso Umberto. Grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, hanno rintracciato in via Brin il responsabile che, dopo essere stato identificato e trovato in possesso degli effetti personali della vittima, è stato arrestato; inoltre, nel veicolo, gli operatori hanno rinvenuto diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza; il 38enne è stato anche denunciato per ricettazione.

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Fa volare drone sul Colosseo, denunciato turista

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Ha tentato di far volare un drone senza autorizzazione sul Colosseo poi ha cercato di nascondersi tra la folla, ma è stato individuato e denunciato. E’ accaduto ieri pomeriggio quando una pattuglia della polizia locale del I Gruppo Centro storico ha sorpreso un turista di 45 anni, proveniente dagli Usa ma di origine guatemalteca, intento a far volare un drone in piazza del Colosseo senza autorizzazione. Gli agenti sono riusciti rapidamente a individuarlo, nonostante i suoi tentativi di confondersi tra la folla. Nei confronti dell’uomo sono scattate le contestazioni previste dalla normativa vigente, per aver fatto volare un APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) in zona vietata. Oltre alla denuncia, è stato eseguito il sequestro del drone insieme a tutti gli accessori in dotazione.

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