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Cronache

Nasconde la madre morta nel freezer per la pensione

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In paese non la vedevano da parecchio tempo, non partecipava più alla messa domenicale e nessuno andava a prendere in farmacia le medicine che di solito assumeva per curare gli acciacchi dovuti all’età. Stranezze che a Sarroch, comune di circa 5mila abitanti della Città metropolitana di Cagliari, non sono passate inosservate a chi conosceva Rosanna Pilloni, 78 anni. Ed è stata una soffiata arrivata ai carabinieri che ieri sera ha portato alla macabra scoperta: la donna era morta da diverso tempo e il figlio aveva nascosto il cadavere nel congelatore a pozzetto della casa per poter continuare a incassare la pensione. Un ritrovamento agghiacciante che ha portato i militari dell’Arma della stazione di Sarroch a denunciare il figlio, Sandro Mulas, di 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, per truffa aggravata ai danni dello Stato e occultamento di cadavere.

Quando nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri sono entrati a perquisire l’abitazione in cui i due vivevano, in via Piemonte, l’uomo ha lasciato fare, senza chiedere nulla e restando in silenzio. I militari hanno passato al setaccio la casa decidendo di aprire anche il freezer sistemato al pian terreno. Ed è qui che Mulas aveva occultato il corpo della madre, completamente coperto di ghiaccio. Solo in quel momento l’uomo ha balbettato alcune frasi per giustificarsi, dicendo che la madre era morta per cause naturali, ma di non ricordare precisamente a quando risaliva il decesso: “Era il periodo del Covid, un gennaio”, le sue uniche dichiarazioni. Sarebbe stato lui stesso a raccontare ai militari di non aver denunciato la morte della mamma per poter continuare a incassare la pensione minima della donna, il solo reddito della famiglia.

A Sarroch, dopo la scoperta del corpo, sono arrivati il medico legale Roberto Demontis e la squadra rilievi del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari. Gli specialisti dell’Arma hanno effettuato gli accertamenti all’interno della casa per consentire poi il trasferimento della salma all’ospedale Brotzu, dove lo stesso Demontis effettuerà l’autopsia non prima di venerdì. Gli accertamenti necroscopici serviranno a stabilire se, come sembra e come emerso dai primi esami, la donna sia deceduta per cause naturali oppure per un’origine violenta, e in quel caso si aggraverebbe la posizione del figlio, e accertare quando è avvenuta la morte. Da quanto si apprende, l’anziana aveva problemi di salute da tempo. I militari stanno sentendo chi la conosceva, ma anche il medico di famiglia e il farmacista per capire quando è stata vista per l’ultima volta. Madre e figlio vivevano in una situazione di estremo disagio e di difficoltà e economiche: la donna si era separata dal marito, con il quale nessuno dei familiari aveva più rapporti. La coppia ha avuto anche un secondo figlio, ma vive all’estero e anche con lui si sono interrotti i contatti.

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Fuorigrotta, il corpo di una donna morta da 48 ore lasciato in casa: la denuncia di Borrelli (AVS)

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A Fuorigrotta, il corpo di una donna di 86 anni deceduta due giorni fa rimane prigioniero in casa propria, senza che nessuna istituzione intervenga per rimuoverlo. La donna viveva con due figli affetti da disabilità, anche mentale, e nonostante le segnalazioni ai Carabinieri e agli assistenti sociali, la situazione è rimasta irrisolta.

Secondo un vicino di casa, che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, “i Carabinieri hanno spiegato che, trattandosi di morte naturale, non possono fare nulla. Gli assistenti sociali, invece, hanno richiesto ai figli della defunta di presentare l’Isee per permettere al Comune di intervenire”. Di fronte a queste risposte, i figli si sono barricati in casa, mentre i residenti del rione sono esasperati per il cattivo odore che si sta diffondendo.

Borrelli ha denunciato quello che definisce “il classico scaricabarile della burocrazia”, sottolineando l’urgenza di un intervento. “Abbiamo allertato la ASL affinché intervenga quanto prima per evitare un problema sanitario. Lavorare nella pubblica amministrazione significa impegnarsi per la collettività, non scaricare responsabilità su un altro ufficio”, ha dichiarato il deputato, criticando duramente sia i Carabinieri che gli assistenti sociali per la gestione della vicenda.

Borrelli ha inoltre coinvolto il consigliere municipale Salvatore Orga affinché la situazione venga monitorata da vicino, auspicando una risoluzione rapida e rispettosa per evitare ulteriori disagi e sofferenze per la comunità locale.

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Cronache

Auto finisce in fossato e contro un muro, due morti

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Una donna e un uomo sono morti in un incidente avvenuto alle ore 6:30 a Camposampiero (Padova), in cui la loro automobile è finita fuori strada in un canale di scolo, schiantandosi contro un muretto di cemento di un passaggio pedonale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Borgoricco (Padova), che hanno messo in sicurezza l’auto ed estratto la coppia dall’abitacolo. Nonostante i soccorsi sanitari, il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte della donna, di 46 anni, e dell’uomo di 43. I carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro.

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Cronache

Dia sequestra beni per 12 milioni a commercialista Messina

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Beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a un noto commercialista di Messina. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale; il professionista è stato coinvolto in numerosi procedimenti penali per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio, ed è stato sottoposto anche alla sorveglianza speciale per due anni con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Messina, il commercialista avrebbe “da sempre strumentalizzato la sua attività professionale per la costituzione di un sistema truffaldino fondato sull’utilizzo di schemi societari non corrispondenti al dato reale, attraverso il quale egli ha rivolto a suo vantaggio consistenti contributi di natura pubblica”, tra cui gli incentivi previsti a favore delle attività produttive delle aree depresse, “così realizzando un imponente arricchimento personale”. Il provvedimento di confisca riguarda 9 imprese, operanti nel campo dell’assistenza fiscale, dell’assistenza agli anziani ed in quello immobiliare, 7 appartamenti, un fabbricato e 17 terreni nelle province di Messina e Palermo, nonché decine di rapporti finanziari.

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