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Napoli testardo alla Sardegna Arena, il Cagliari soccombe su una punizione perfetta di Milik

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Match delicato per il Napoli alla Sardegna Arena. Se vince tiene ancora accesa una fiammella d’interesse su un campionato dominato in lungo e in largo dalla Juventus. Altri risultati farebbero prendere il largo ai bianconeri che anche in questo ultimo turno hanno messo sotto il Toro ma hanno goduto di qualche ennesimo errore arbitrale. In ogni caso è la partita giusta per rialzarsi in campionato, dopo l’amara eliminazione in Champions a Liverpool. Ancelotti ricorre a un larghissimo turnover, dando spazio in avanti a Milik, Ounas e Zielinsky, al posto di Insigne, Callejon e Mertens, mentre il Cagliari di Maran punta a confermare la grande prova della settimana scorsa contro la Roma, quando i sardi, in nove uomini, hanno rimontato due gol di svantaggio alla Roma.  Primo tempo dal ritmo soporifero, con pochissime emozioni. Primo lampo all’8′, ma il tiro da fuori area di Ounas è facile preda di Cragno. L’occasione per il gol ce l’ha il Cagliari all’11: retropassaggio errato di Ounas, sulla ripartenza di Faragò salva Ospina. Al 19′ grande azione sull’asse Fabian-Ounas, ma l’invito in area dell’algerino non trova compagni. Al 41′ l’occasione più limpida capita al Cagliari. Cross di Joao Pedro, Farias colpisce a botta sicura, ma Ospina intercetta la palla miracolosamente con i piedi. La posizione dell’attaccante sardo si rivelerà in netto fuorigioco. Secondo tempo soporifero come il primo, salvo qualche guizzo di Ounas che serve spesso Milik che non riesce a metterla dentro. Poi entra Mertens al 60 minuto e cambia qualcosa.  Passano 8 minuti, infatti, e su passaggio di Mertens, Milik incorna in maniera perfetta, la palla batte sul palo ma poi non entra. Al 70′ entra anche Insigne. Il Napoli vuole vincere la partita. Il Cagliari mena si rintana in difesa, perde tempo su ogni palla. Al 90 esimo Dries Mertens guadagna un fallo dai 25 metri. Sul pallone, per la punizione vanno Insigne e Milik. Parte Arek, è gol. Il Napoli passa finalmente in vantaggio. Napoli molto superiore. Del Cagliari e dei calciatori sardi ricorderemo i crampi, le perdite di tempo e l’arroccamento in difesa.

 

Attacco armato di teppisti di Cagliari al residence che ospitava i tifosi del Napoli costretti a barricarsi nelle stanze e salvati dalla polizia

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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