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Napoli, mancati pagamenti dai privati per eventi pubblici con vigili urbani: l’azione della Corte dei Conti

Dal 2017 una norma stabilisce che i privati debbano pagare i vigili per eventi pubblici a Napoli, ma il Comune ha iniziato a riscuotere solo nel 2023. Un’indagine della Corte dei Conti ha rivelato mancati incassi per oltre 900 mila euro, portando a processi contro cinque assessori.

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Dal 2017 una norma stabilisce che i privati debbano pagare i vigili per eventi pubblici a Napoli, ma il Comune ha iniziato a riscuotere solo nel 2023. Un’indagine della Corte dei Conti ha rivelato mancati incassi per oltre 900 mila euro, portando a processi contro cinque assessori.

Dal 2017 una norma impone che i privati che organizzano eventi pubblici come partite di calcio, concerti e kermesse culturali debbano pagare i vigili urbani per i servizi resi. Tuttavia, per sei anni, il Comune di Napoli ha dimenticato di applicare questa norma. Solo un’indagine della Corte dei Conti ha fatto emergere i mancati incassi e ha portato all’approvazione di un regolamento da parte del consiglio comunale nel dicembre scorso per iniziare a riscuotere i pagamenti dovuti.

Da settembre 2023 a giugno 2024, il Comune ha incassato 151.450 euro da 105 eventi. Tuttavia, mancano all’appello oltre 300 mila euro. Tra i debitori figurano nomi noti come il concerto di Liberato, il Bufala Fest, la Coldiretti e Aurelio De Laurentiis per le partite del Napoli. Il Comune è ora pronto a procedere con la riscossione forzata per i pagamenti mancati.

Se i privati non pagano, cinque assessori ed ex assessori rischiano di dover coprire il danno erariale di tasca propria. L’inchiesta condotta dai vice procuratori Ferruccio Capalbo e Licia Centro ha evidenziato un buco di oltre 900 mila euro tra il 2019 e il 2023. Gli assessori Antonio De Iesu, Alessandra Clemente, Pier Paolo Baretta, Ciro Borriello ed Eleonora De Majo sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di non aver approvato in tempo il regolamento necessario per la riscossione dei pagamenti.

Almeno dieci note inviate dal comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, agli assessori, sottolineavano la necessità di far pagare i privati ma evidenziavano la mancanza di un regolamento. Senza questo regolamento, il Comune teme di perdere eventuali cause legali contro i privati che rifiutano di pagare.

Recentemente, sono stati emessi avvisi di accertamento per eventi non pagati, come il Peppe Night del 30 maggio, che doveva 5510 euro ai vigili. Anche il Balloon Museum è tra i debitori del 2024 con un mancato pagamento di 4402 euro. Tra settembre e dicembre 2023, i debitori includevano il Bufala Fest (20 mila euro), il concerto di Liberato (12 mila euro) e il Villaggio Coldiretti (9719 euro).

Nonostante i problemi di riscossione, ci sono stati anche pagatori in regola. Tra questi, Gigi D’Alessio ha pagato 33 mila euro, Ultimo 14 mila euro nel 2024 e Marracash 17.519 euro nel 2023. Altri esempi includono l’evento Red Bull con un pagamento di 7612 euro e Chocoland a Municipio con 4119 euro.

La situazione evidenzia una gestione problematica dei pagamenti per i servizi pubblici resi durante eventi privati a Napoli. L’intervento della Corte dei Conti ha portato alla luce gravi lacune amministrative, che ora stanno comportando conseguenze legali per gli amministratori coinvolti e un’intensificazione delle attività di riscossione da parte del Comune.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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