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Cronache

Napoli: la paura e la violenza del Gruppo “90” nel triplice tentato omicidio di via Banchi Nuovi

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A Napoli, la paura e la violenza tornano a dominare la scena con il recente agguato del 27 giugno in via Banchi Nuovi, culminato in un triplice tentato omicidio. Questa volta, la storia coinvolge il gruppo criminale “90”, fondato da minorenni, il cui nome è ispirato alla “paura” evocata dalla Smorfia napoletana.

L’inchiesta rapida ha portato all’arresto di sei individui, rivelando profili criminali inquietanti. Tra questi, Giuseppe Cavaliere, noto come “Zebina” per la somiglianza con un ex calciatore francese. Secondo la ricostruzione della polizia, Cavaliere, da minorenne, ha creato il gruppo “90” e avrebbe partecipato all’agguato come filatore, spingendo i due presunti esecutori, Cristian Uccello e Luigi Ammendola, a sparare contro il gruppo rivale.

Gli arrestati includono anche Emanuele Caiazzo, Salvatore Delle Rosse e Besnhik Bibini. Ogni individuo aveva un ruolo specifico, come evidenziato dalle informative della DDA di Napoli. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le prove raccolte mostrano che uno dei killer era un mancino, identificato come Cristian Uccello, che ha firmato un documento usando la mano sinistra.

Gli inquirenti hanno scoperto che Uccello e Cavaliere erano vecchie conoscenze nel mondo della criminalità, già coinvolti in attività malavitose da minorenni, come il tentativo di estorsione a un commerciante del Borgo Orefici. Questo scenario ricorda le incursioni del gruppo di Emanuele Sibillo tra il 2014 e il 2015, che avevano avvelenato Napoli.

Nonostante l’agguato, la zona di via Banchi Nuovi è tornata alla normalità, grazie alla vivacità dei bistrot, delle botteghe artigianali e dei tanti turisti che continuano a omaggiare la città.

Una foto che ha attirato l’attenzione degli inquirenti mostra i presunti membri del gruppo “90” dialogare con il padre di una delle vittime, un tentativo di mitigare le accuse dopo l’agguato. L’inchiesta, condotta dai pm Celeste Carrano e Urbano Mozzillo, sotto il coordinamento dell’aggiunto Rosa Volpe e del procuratore Nicola Gratteri, continua con l’obiettivo di prevenire ulteriori esplosioni di violenza.

L’indagine mira a sradicare le tendenze criminali che avvelenano Napoli, cercando di garantire che la città possa prosperare senza essere oscurata dall’ombra della paura e della violenza.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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