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Napoli: blitz della Capitaneria di Porto contro i “Signori delle Boe” a Nisida

In un’operazione coordinata dalla Guardia Costiera, sono stati denunciati quattro gestori di campi boa abusivi al largo di Nisida. L’indagine ha portato al sequestro di 92 imbarcazioni ormeggiate illegalmente in una zona protetta, con accuse che includono occupazione abusiva di demanio marittimo e reati ambientali.

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In tre controllavano uno specchio d’acqua di centomila metri quadrati, seguendo uno schema classico: campi boa su piattaforme di cemento armato adagiate sul fondo marino per gestire abusivamente centinaia di barche ormeggiate. Questo mercato illegale, con tanto di tariffari, ha attirato l’attenzione della capitaneria di porto, che è intervenuta con un blitz al largo di Nisida, una delle zone più belle del Mediterraneo.

Lunedì, le motovedette della Guardia Costiera, agli ordini del primo luogotenente Carlo Nigro e sotto il comando dell’ammiraglio Pietro Vella, hanno messo sigilli e convocato utenti e gestori dell’affare. Le operazioni hanno portato alla denuncia di quattro persone: tre sono indicati come i principali gestori dei campi boa, mentre il quarto aveva un pacchetto clienti più ridimensionato.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Antonio Ricci e dalla Procura di Nicola Gratteri, hanno portato al sequestro di 92 imbarcazioni. Nonostante non fosse una giornata di traffico intenso, la Guardia Costiera ha convocato i proprietari delle imbarcazioni per cercare di far valere la loro buona fede. Molti di loro, padri di famiglia, commercianti, imprenditori e funzionari di Stato, hanno dichiarato di non essere a conoscenza della natura abusiva degli ormeggi.

Le accuse formulate nell’informativa trasmessa alla Procura includono occupazione abusiva di specchio acqueo e demanio marittimo, invasione di terreni pubblici e reati di natura ambientale. Queste accuse mettono in luce l’esistenza di un business illegale che prospera sfruttando la domanda di posti barca in una città dove i progetti legali sono al palo.

Questa operazione conferma l’esistenza di un fenomeno ben noto. In passato, il mercato degli ormeggiatori abusivi era dominato da figure come “mano mozza”, che garantiva posti stabili nelle acque di Coroglio per poche centinaia di migliaia di lire. Oggi, il mercato illegale si è evoluto con tariffari che arrivano fino a seimila euro a stagione per ormeggiare tra Mergellina e Coroglio.

L’operazione della Guardia Costiera mette in luce la complessità dell’emergenza mare a Napoli. La richiesta di posti barca spinge molti diportisti a ricorrere al mercato abusivo, che prospera grazie alla mancanza di controlli e alla complicità di chi gestisce questi affari illeciti. Con questo blitz, la Guardia Costiera ha lanciato un chiaro segnale contro gli abusi e la gestione illegale delle risorse marittime, dimostrando l’importanza di tutelare le zone protette e di rispettare le regole amministrative.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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