Era partita questa mattina da Grado e stava navigando verso Trieste con a bordo 81 passeggeri, tra cui cinque bambini. Ma qualcosa è andato storto e, quando si trovava già a circa cinque miglia dalla costa, ha dovuto lanciare il ‘may day’ perché imbarcava acqua e rischiava di affondare. È accaduto tutto in pochi minuti. A bordo della motonave Audace c’erano per lo più turisti, tra cui diversi stranieri. L’Sos è arrivato al centro di soccorso della Guardia costiera poco prima delle 11.30. Sono stati inviati mezzi navali e un aeromobile della guardia costiera.
E ancora mezzi dei Vigili del fuoco, con elicotteri e il nucleo sommozzatori, e altri della Guardia di finanza. Il comandante ha dato l’ordine di abbandono nave: i passeggeri sono stati imbarcati sulle zattere di salvataggio e in un secondo momento trasferiti sui mezzi navali. Nel frattempo la motonave, un’imbarcazione di circa 25 metri che nei mesi estivi collega con un servizio pubblico di linea, gestito da Apt Gorizia, i due porti, imbarcava acqua dal lato di prua.
“Quando sono sbarcati tutti i passeggeri, mi sono recato a prua e ho visto l’alloggiamento dell’ancora che era pieno d’acqua e dalle bitte ho notato l’acqua che risaliva da sotto. Probabilmente c’era il gavone di prua che si è riempito completamente”, ha riferito il comandante ai soccorritori. Poco dopo le 15.30 tutti i naufraghi sono sbarcati in sicurezza a Grado, dopo un’imponente operazione di soccorso, coordinata dalla direzione marittima di Trieste e gestita con condizioni di mare mosso.
“Molte persone sono rimaste scioccate quando è stato lanciato l’Sos, quando ci si è accorti che imbarcava acqua: c’era un giovane che urlava, è stato un momento delicato”, ha raccontato un turista svizzero. Alla banchina Torpediniere è stata allestita fin da subito la Centrale operativa mobile della Sores Fvg, come prevede l’allerta per maxi emergenza sanitaria.
A tutti i passeggeri è stata offerta assistenza sanitaria. Il bilancio, nel pomeriggio, è di sei persone trasferite precauzionalmente ai Pronto soccorso di Monfalcone e Palmanova, tutte in codice verde. Si tratta di due membri dell’equipaggio, che hanno rimediato escoriazioni e bruciature alle mani nel maneggiare corde e nel calare le scialuppe di salvataggio, e di quattro passeggeri, con precedenti patologie, che saranno visitati dopo essere rimasti molte ore in mare, una volta recuperati dalle scialuppe.
La guardia costiera di Trieste ha aperto un’inchiesta tecnica e amministrativa per risalire alle cause dell’incidente. La nave, ormai semiaffondata, è stata presa a rimorchio per essere portata a Porto Nogaro per le verifiche. “Stiamo accertando le cause di quanto accaduto e adotteremo i provvedimenti di conseguenza – ha affermato il direttore marittimo del Fvg, Luciano Del Prete, a Grado per seguire i soccorsi – la barca è di nuova costruzione, è del 2023, dotata di tutte le certificazioni di sicurezza. Mai c’è stata segnalata alcuna problematica. Il comandante e il direttore di macchina verranno sentiti il prima possibile”.
Il senatore e segretario regionale Lega Fvg Marco Dreosto, si congratula con i soccorsi, mentre la dem Debora Serracchiani esprime sollievo ma anche “stupore per la gravità di quanto accaduto a un mezzo adibito al tpl”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo (Pd), ricorda che “più volte, nell’ultimo anno, avevo segnalato con tre interrogazioni le perplessità” sul servizio e auspica che la “magistratura possa far chiarezza”. Assoutenti, in una nota, chiede ad Apt Gorizia di aprire “un tavolo di confronto per definire gli indennizzi automatici in favore dei viaggiatori coinvolti o partiranno azioni legali”.