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MotoGP: Bastianini beffa Martin nel finale, Bagnaia cade

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Sulla pista di Misano succede tutto a poche curve dal traguardo. Enea Bastianini dà sostanza al suo soprannome ‘la Bestia’ e con una manovra di forza si infila nello spiraglio lasciatogli da Jorge Martin che già assaporava la vittoria del GP dell’Emilia Romagna. Il madrileno incassa comunque un bel secondo posto, ‘impreziosito’ dalla scivolata di Francesco Bagnaia quando mancavano 7 giri all’arrivo ed era terzo. Ma si infuria lo stesso – più che altro per il modo beffardo in cui ha subito il sorpasso – e dopo il traguardo gli scappa il gesto dell’ombrello. Poi i due si chiariscono con una stretta di mano, ancor prima di scendere dalle moto. A completare la tripletta Ducati – che, con sei gare di anticipo, conquista matematicamente il quinto titolo Costruttori consecutivo – sale sul podio Marc Marquez, beneficiando del ‘regalo’ di Pecco.

Il successo di Bastianini è il 100mo della Rossa in MotoGP, 50 sono arrivati tra il 2020 e il 2024. Nella lotta per il mondiale piloti Martin sale a 341 punti e incrementa il vantaggio su Bagnaia. Il bi-campione del mondo con lo zero raccolto oggi è scivolato a -24 (vincendo sabato la Sprint si era riportato a -4), mentre Bastianini ha scavalcato Marquez, a -59 contro il -60 dello spagnolo. Secondo sulla griglia di partenza e sotto pressione dopo l’errore di strategia commesso due settimane fa sullo stesso circuito, allora teatro del GP di San Marino, Martin ha riattivato la modalità ‘Martinator’, duellando con un altrettanto scatenato Bagnaia e Bastianini a completare il terzetto subito in fuga.

“E’ stata una gara molto difficile”, ha ammesso alla fine il pilota della Ducati Pramac. In testa dal quarto giro, ma costantemente minacciato da Bastianini, Martin ha detto di “essere stato spinto fuori pista” dal riminese e “di non aver potuto reagire”. “Penso di essere stato il più forte oggi, avrei meritato la vittoria”, ha aggiunto, anche se la caduta di Bagnaia dà molto peso al suo piazzamento. “Jorge è stato perfetto per tutta la gara – ha riconosciuto Bastianini, nato a pochi chilometri dal circuito – E’ stato molto difficile superarlo all’ultimo giro. Ho visto un piccolo spazio, ero un po’ al limite, ma l’ho passato”. Partito dalla pole e superato anche da Bastianini, Bagnaia ha iniziato a perdere terreno e per una decina di giri è parso in difficoltà. “Nei primi 15 giri è successa una cosa nuova: la gomma dietro non funzionava” ha spiegato.

Poi i tempi del campione torinese hanno ripreso ad abbassarsi, fino ad un fantastico 1’30″877, di gran lunga il crono migliore del terzetto, dandogli l’illusione di poter riagganciare la testa della corsa. Ma quando gli è stato comunicato che Pecco stava arrivando, i primi due hanno cambiato passo. Nel tentativo di restargli in scia Bagnaia ha esagerato la staccata all’ingresso in curva 8, finendo la giornata nella via di fuga della Quercia. “Sono caduto nonostante avessi solo 32 gradi di inclinazione. È strano, ogni tanto succedono cose fuori dal nostro controllo. E’ un peccato, sono arrivato a Misano che ero a -19 e riparto a -24”. Ora il mondiale si sposta in Asia, nel prossimo fine settimana c’è il GP d’Indonesia.

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Gudmundsson rimonta la Lazio, prima vittoria Fiorentina

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Entra Albert Gudmundsson ed e’ sorriso viola. La Fiorentina conquista la prima vittoria della stagione superando la Lazio per 2-1: decisivo l’ingresso a inizio ripresa dell’attaccante islandese che al debutto in maglia viola realizza una doppietta sempre su rigore, l’ultimo al 90′ fra le proteste degli avversari e l’ovazione di gioia dei tifosi di casa. Soddisfatto soprattutto Raffaele Palladino che dal suo arrivo a Firenze non aveva ancora festeggiato i tre punti: al fischio finale i suoi collaboratori lo hanno abbracciato a lungo e poi lo stesso tecnico si è stretto in cerchio con i propri giocatori in mezzo al campo. Per la squadra di Baroni si tratta invece di una sconfitta, la seconda da inizio campionato dopo quella subita a Udine, piena di rimpianti e non solo perché è andata all’intervallo in vantaggio grazie alla rete di Gila nel finale di tempo.

Prima e anche nella ripresa la Lazio ha comandato per lunghi tratti il gioco e costruito diverse occasioni trovando però un De Gea sempre attento. Pur avendolo convocato per la prima volta da inizio stagione, Palladino ha escluso inizialmente Gudmundsson puntando ancora su Colpani a sostegno di Kean. In difesa, dopo il forfait ieri di Pongracic, il tecnico ha dato fiducia al giovane Comuzzo preferito a Ranieri, con lui Quarta e Biraghi, mentre a centrocampo sono partiti gli stessi della trasferta di Bergamo, compreso l’ex Cataldi applaudito dai tifosi laziali. Baroni ha sostituito l’infortunato Castellanos con Noslin supportato da Dia e Zaccagni. Titolare per la prima volta l’altro ex della sfida, Castrovilli, dietro spazio a Lazzari e Gila.

Proprio il centrale spagnolo ha sbloccato il risultato nel finale di tempo raccogliendo di testa una punizione di Tavares (fallo di Kean su quest’ultimo), anticipando Comuzzo. Vantaggio meritato per la Lazio che con maggiore lucidità e organizzazione rispetto ai viola si è resa pericolosa più volte impegnando De Gea con Zaccagni, Guendouzi e Dia. La Fiorentina era partita con il piede giusto, andando vicina al vantaggio al 9′ quando ha colpito un palo con Colpani (deviazione provvidenziale di piede di Provedel) ma con il passare dei minuti non è più riuscita a rendersi incisiva (un tentativo di Kean, troppo isolato, un passaggio di tacco di Colpani non raccolto da Bove) finendo per concedere sempre più spazio agli avversari. Così nell’intervallo Palladino è corso ai ripari togliendo Quarta e l’acciaccato Biraghi per inserire l’acclamato Gudmundsson e Ranieri e arretrando Dodo e Gosens sulla linea difensiva schierata stavolta a 4.

Fiorentina rimodellata e subito a segno proprio con l’attaccante islandese: rigore conquistato (pestone di Guendouzi) e poi realizzato con precisione e freddezza tra i cori dei tifosi viola. La Lazio però ha reagito avvicinandosi più volte all’area avversaria, Baroni inseriva Tchaouna e Rovella per Isaksen e Castrovilli, fischiato dai suoi ex sostenitori, quindi inseriva Marusic e Pedro per Lazzari e Dia, anche se il più pericoloso si confermava Guendouzi che dopo aver impegnato ancora De Gea colpiva all’85’ la traversa con un colpo di testa. La partita però è finita nelle mani della Fiorentina che dopo aver sprecato un’occasione con Kean è passata di nuovo: contatto in ritardo di Tavares su Dodo sulla linea di fondo, l’arbitro richiamato dal Var ha assegnato il penalty dopo l’on field review. Gudmundsson ha preso il pallone portandosi sul dischetto dopo una breve discussione con Kean e pure stavolta l’islandese non ha sbagliato regalando a Palladino e alla Fiorentina la prima vittoria.

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F1: Norris vince a Singapore, quinto Leclerc

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Il britannico Lando Norris ha vinto il Gran Premio di Singapore di F1, 18/a prova del Mondiale di Formula 1. Il pilota della McLaren ha preceduto Max Verstappen con la Red Bull, secondo, e l’australiano Oscar Piastri, terzo con l’altra McLaren. Charles Leclerc ha conquistato il quinto posto, dietro a George Russell su Mercedes. Settimo l’altro ferrarista, Carlos Sainz.

Norris ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, avvicinando ancora il leader della classifica del mondiale, Verstappen. All’ultima tornata, Daniel Ricciardo con la Rb gli ha strappato il punto addizionale del giro veloce e così l’olandese lascia Singapore con un totale di 331 punti contro i 279 di Norris. Leclerc è terzo con 245, con Piasti che si è avvicinato ancora, a 237. A punti nella gara di Marina Bay sono andati anche Lewis Hamilto, sesto con la Mercedes davanti a Sainz. Ottavo posto per Fernando Alonso (Aston Martin), nono per Nico Huelkenberg (Haas) e decimo per Sergio Perez (Red Bull).

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Lina Souloukou lascia la Roma dopo aver licenziato De Rossi

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L’AS Roma ha annunciato, tramite un comunicato ufficiale, le dimissioni dell’Amministratore Delegato Lina Souloukou. Il club giallorosso ha voluto esprimere gratitudine nei confronti della dirigente per l’impegno dimostrato in un periodo particolarmente delicato per la società: “Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future sfide professionali”, si legge nella nota diffusa dal club.

Il comunicato evidenzia anche come la proprietà resti saldamente concentrata sulla crescita e il successo della Roma, sottolineando l’importanza dei valori che rendono la squadra unica. Questo passaggio sembra rassicurare i tifosi sulla continuità e la stabilità del progetto sportivo, nonostante l’uscita di scena della Souloukou.

Solo ieri era emersa la notizia che l’ex AD era stata sottoposta a “misure di tutela” a seguito delle tensioni nate in seno alla società dopo l’esonero di Daniele De Rossi, figura storica del club. Nonostante il clima di incertezza, la Roma guarda avanti con determinazione, cercando di superare questo delicato momento.

L’addio della Souloukou apre interrogativi sul futuro assetto dirigenziale della Roma, con la proprietà americana chiamata ora a trovare un sostituto che sappia mantenere la rotta e gestire una fase non semplice, ma ricca di sfide e opportunità.

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